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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Novembre 2011
 
   
  LA LINEA FLAMINIO DELLA SOCIETÀ AGRICOLA TREVI “IL FRANTOIO” PRESENTA OLIO FLAMINIO D.O.P. UMBRIA

 
   
  Linea Flaminio della Società Agricola Trevi “Il Frantoio” “La più bella pianura tra i monti che sia da vedere”. Così Trevi, piccola cittadina in provincia di Perugia, appariva all’animo sensibile di un viaggiatore di eccezione, il filosofo francese Michel de Montaigne, nel Xvi secolo. Stesse sensazioni di meraviglia accompagnano, anche oggi, chiunque abbia la fortuna di poter ammirare questo borgo e i suoi dintorni. Il colpo d’occhio è reso suggestivo dalla policromia di un paesaggio che combina i colori caldi di antichi palazzi e della loro storia con la tonalità verde-argentea dei campi circostanti, dove dominano le grandi e rigogliose distese di uliveti. L’olivo non solo è l’elemento visivo di spicco a livello geografico ma si erge a protagonista della storia e dell’economia di queste zone fino a condizionare, anche ai nostri giorni, l’esistenza stessa dei suoi abitanti che proseguono la tradizione antica dell’olivicoltura. Una storia antica, quella dell’olio, ma ancora attuale: simbolo di tale longevità è l’ulivo di Sant’emiliano, pianta maestosa di Trevi che regala, da oltre 17 secoli e in ogni stagione, i suoi frutti. Proprio in questa terra, votata storicamente alla coltivazione degli olivi, nasce negli anni ’60 la Società Agricola Trevi “Il Frantoio” che riunisce 59 soci olivicoltori. Si distingue, sin dall’inizio, per il suo impegno e la sua serietà nel campo dell’agroalimentare tradizionale, come frantoio produttore di olio extravergine di oliva di altissima qualità e come azienda specializzata nella continua ricerca dei prodotti tipici umbri più pregiati. Gli oliveti dei soci si estendono nei comuni di Trevi, Foligno e Campello sul Clitunno, nel cuore dell’Umbria, per una superficie di circa 250 ettari. Le piante nascono in un terreno di origine calcareo, molto roccioso e povero di humus, ad una altitudine compresa tra i 300 e i 600 metri sul livello del mare, dal clima freddo che non permette la riproduzione della “mosca olearea”. Le cultivar di questi uliveti sono Moraiolo (80%), Frantoio (15%) e Leccino (5%). Nel 1985 l’azienda di Trevi si sviluppa ulteriormente e nel 1992 crea la linea Flaminio, un’accurata selezione dei più apprezzati prodotti agroalimentari tipici dell’Umbria e dell’Italia riservata alle migliori enoteche, wine bar, gastronomie e all’alta ristorazione. Il nome è un omaggio alla via Flaminia, la via consolare risalente all’Antica Roma, grazie alla quale fin dal 1300 d.C. L’olio di Trevi veniva esportato in grandi quantità alla corte papale. Composta dai quattro ingredienti principali della tavola italiana – l’olio, in primis, ma anche la pasta, i legumi e l’aceto – la linea Flaminio è prodotta secondo rigidi standard qualitativi e si distingue per il gusto e i suoi profumi, per la ricercatezza del packaging come per la passione con cui viene realizzata. Qualità, trasparenza e serietà sono i valori che la ispirano. Unendo innovazione e antichi sapori, Flaminio incarna pienamente lo stile di vita di chi pone la sana alimentazione ai vertici della propria scala di valori. Una vocazione alla qualità, quella di questa azienda, dimostrata e certificata. Nel 1994 la Società Agricola Trevi “Il Frantoio” è il primo frantoio al mondo a ricevere la Certificazione di Qualità Uni En Iso 9002, rinnovata ed adeguata fino all´attuale Uni En Iso 9001:2008; nella stagione olearia 1998-1999 è la prima in Umbria a ottenere il Certificato di Conformità della D.o.p. Umbria Colli Assisi Spoleto. Dalla stagione 2006-2007 ha aderito al sistema di rintracciabilità di filiera dell’Unaprol (Unione Nazionale Produttori Olivicoli), ottenendo la Certificazione di Rintracciabilità Uni En Iso 22005:08. Oggi è la prima, per quantità, a produrre olio extravergine di oliva con Sistema di Rintracciabilità. Nel 2007 ha anche ottenuto la Certificazione di Processo Produttivo Brc, il rigido standard di qualità inglese richiestissimo in tutto il mondo. La Società Agricola, posta tra i colli di Assisi e Spoleto, si caratterizza anche per la sua estrema attenzione alla natura e all’ambiente. Infatti nel 2009 si è dotata del primo impianto fotovoltaico in Umbria e il più grande in Italia per la produzione di olio extravergine di oliva: 90 kw di pannelli al silicio policristallino in grado di provvedere totalmente all’intero fabbisogno elettrico del ciclo di produzione. A ottobre 2011 è entrato in funzione il nuovo frantoio, il primo e più complesso sistema in Italia di gestione automatizzata dell’intero processo produttivo con un sistema di monitoraggio 24 ore su 24. Queste le caratteristiche: frantumatore a taglio che evita il riscaldamento delle paste lavorate, vasche di gramolazione a temperatura controllata ed interamente chiuse che impediscono gli scambi con l’ossigeno dell’ambiente, decanter di ultima generazione per ridurre al minimo il fenomeno di washing out e la conseguente perdita degli antiossidanti naturali, separatori centrifughi dotati di dispositivo con funzione di scambio termico per impedire il riscaldamento dell’olio, monitoraggio in tempo reale di tutte le fasi tramite termo-sonde che garantiscono continuamente l’estrazione a freddo fissata a 21°. La produzione dell’olio extravergine di oliva La filosofia produttiva della Società Agricola Trevi “Il Frantoio” è volta ad ottenere un olio extravergine di oliva, quello della linea Flaminio, di qualità superiore rispetto al panorama degli oli italiani. Per questo la produzione, oltre ad essere costantemente controllata da rigide procedure certificate secondo le norme di qualità Iso, è sottoposta alla valutazione di parametri analitici e gustativi più restrittivi di quelli richiesti dalla legge, documentati da un regolamento interno. La raccolta delle olive, che inizia i primi di Ottobre, avviene interamente per “brucatura” a mano, evitando ai frutti i traumi derivanti dalla caduta sul terreno. Le olive, poste in casse di plastica dotate di apposite fessure, al fine di consentire la necessaria areazione del frutto, vengono consegnate il giorno stesso della raccolta al frantoio, in modo da poter essere trasformate in meno di 12 ore. Il processo per l’ottenimento dell’olio ha inizio con l’eliminazione delle foglie dalle olive: le foglie, se non espulse, darebbero all’olio un sapore sgradevole. Quindi le olive vengono lavate con acqua corrente, in modo da eliminare qualsiasi eventuale impurità. L’estrazione avviene rigorosamente a freddo, con sistema a ciclo continuo a due fasi e mezzo, a temperatura controllata e fissata a 21°. L’olio prodotto viene conservato sotto azoto inerte in botti di acciaio inossidabile poste in un magazzino sotterraneo, al buio e ad una temperatura costante di 15°, per una migliore conservazione. Laboratori esterni certificati Sinal analizzano dal punto di vista chimico le caratteristiche dell’olio, mentre la delicata fase dell’assaggio è affidata ai Mastri Assaggiatori i quali, oltre ad avere superato le selezioni ufficiali per la verifica dei requisiti fisiologici degli assaggiatori di olio d’oliva, sono dotati di una trentennale esperienza che consente loro di cogliere anche le minime sfaccettature gustative e di destinare con certezza l’olio alle tre diverse selezioni: D.o.p. Umbria, fiore all’occhiello della linea, Fruttato e Delicato. Solo quelle quantità di olio che superano o al minimo eguagliano il punteggio di 7 su 9 (che corrisponde nella scala di giudizio degli assaggiatori professionisti alla totale mancanza di difetti) vengono immesse nell’azienda. Nello stesso locale avviene la filtrazione, per eliminare dall’olio i residui di acqua e sansa, con semplice carta filtro, senza aggiunta di sostanze chimiche. Una tecnologia avanzata presiede alla fase dell’imbottigliamento che prevede, prima del riempimento, la soffiatura di aria microfiltrata all’interno di bottiglie già sterilizzate. La fase successiva consente di eliminare l’ossigeno contenuto nella bottiglia, così da rallentare la naturale ossidazione del prodotto che determinerebbe una perdita di fragranza e profumi. L’olio viene immesso nelle bottiglie preventivamente riempite di gas inerte per alimenti: questo gas, essendo più leggero dell’olio e più pesante dell’aria, si frappone fra l’olio e l’aria formando un cuscinetto che impedisce all’olio di venire a contatto con l’ossigeno, responsabile dell’ossidazione. Il confezionamento avviene in base alle richieste pervenute così da fornire un prodotto sempre fresco  
   
 

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