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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Novembre 2011
 
   
  PERSONALE: AL VIA LA RIFORMA: REGIONE SARDEGNA PIÙ MODERNA ED EFFICIENTE

 
   
  Cagliari, 22 Novembre 2011 - Al via la riforma della disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione. L’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, ha presentato un disegno di legge che rivede, in forma organica e innovativa, il sistema organizzativo degli uffici regionali e i rapporti di lavoro dei dipendenti, alla luce delle novità introdotte in questi ultimi anni dalla legislazione nazionale. "Vogliamo eliminare l’immagine di una Regione ripiegata su sé stessa, avulsa dalla vita e dai bisogni della società - ha detto l’esponente della Giunta regionale, illustrando alla stampa le linee fondamentali del provvedimento - per trasformarla in una più moderna, più efficiente, in linea con le mutate esigenze dei cittadini". La riforma, che punta a superare definitivamente il modello di ‘vecchia burocrazia’, riconsegna al rapporto di lavoro pubblico quella capacità produttiva che sembrava perduta sia nell’immaginario collettivo dei cittadini, sia nell’atteggiamento del personale. In sostanza, il dl fa leva sulla qualità delle prestazioni lavorative dei dipendenti e intende restituire ai cittadini, in un’ottica di miglioramento dei servizi, un’azione pubblica più trasparente, efficiente e credibile. "Si tratta di un intervento legislativo coerente con un più ambizioso progetto di rivisitazione dell’intera struttura amministrativa regionale – ha sottolineato l’assessore - aperto al contributo delle parti sociali, delle forze politiche e di tutti coloro che si attendono una regione più moderna. La parola definitiva spetta però al Consiglio regionale”. L’iniziativa legislativa, adottata con delibera di Giunta, guarda al miglioramento del l’organizzazione del lavoro per incentivare la produttività e la qualità della prestazione, anche attraverso premi di merito e di produttività da erogare in seguito a valutazione e misurazione; a valorizzare le capacità e riconoscere il merito dei dipendenti regionali, anche attraverso i concorsi e la selettività delle progressioni di carriera, nonché le capacità e i risultati per il conferimento di incarichi dirigenziali; a rendere chiari e distinti i ruoli e le responsabilità degli organi di indirizzo politico o amministrativo e della dirigenza; ad assicurare la trasparenza dell’operato delle amministrazioni e il rispetto degli ambiti riservati alla legge e alla contrattazione collettiva. Una parte rilevante del disegno di legge è dedicata alle disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale alle norme in materia di rapporto di lavoro nella Pa, oltre a prevedere l’applicabilità della nuova disciplina all’intero comparto del personale della Regione, Agenzie ed Enti. “Niente più steccati o frammentazioni, ma un unico comparto regionale”, ha evidenziato Floris, con l’obiettivo di “superare l’anacronistica distinzione giuridica tra amministrazione centrale, enti e agenzie”. Di rilievo anche la novità della Vice-dirigenza, che colma così la lacuna della categoria dei quadri (invece esistente nell’ambito privato). Nel contesto pubblico, dunque, la nuova figura si inserisce nel disegno di rafforzamento del ruolo dei dirigenti come “manager”, ovvero nel raccordo tra il dirigente e il personale assegnato, con indubbia utilità nella gestione di strutture di particolare complessità. "La riforma - ha rimarcato l’assessore - non può prescindere da una nuova ridefinizione e distinzione dei ruoli tra Giunta e Consiglio Regionale, lasciando all’assemblea legislativa il compito di definire le regole generali e, alla Giunta, gli indirizzi applicativi".  
   
 

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