Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 22 Novembre 2011
 
   
  PETROLIO: ENTI TERRITORIALI E CITTADINI PUGLIESI NON VOGLIONO PIATTAFORME

 
   
  Bari, 22 novembre 2011 - “In più occasioni abbiamo ribadito di non volere le prospezioni sismiche in Adriatico e neppure, tantomeno, la coltivazione di idrocarburi. I cittadini pugliesi e le istituzioni locali sono state chiare sotto questo aspetto ma, va riscontrato, gli orientamenti di politica energetica nazionale vanno in direzione contraria”. Così l´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente della Puglia, Lorenzo Nicastro, nel suo intervento a Polignano a Mare in occasione del Consiglio Comunale straordinario e congiunto dei comuni insigniti della bandiera blu. “Ribadisco l´importanza di una presa di coscienza da parte delle istituzioni locali che, nell´iniziativa di questa mattina, vedo coese nel ritenere il nostro mare una risorsa non barattabile, quali che siano i virtuali vantaggi economici di eventuali coltivazioni. Devo però rilevare, senza alcuna volontà polemica, l´assenza dei nostri rappresentanti istituzionali, con qualche eccezione, che presso Camera e Senato potrebbero, in qualche modo, tradurre in pratica la volontà dei pugliesi – prosegue Nicastro - di non essere colonizzati sul piano economico dalle multinazionali del petrolio”. “Le azioni dimostrative, le manifestazioni, la stessa mobilitazione delle istituzioni regionali (Regione, Province, Comuni) rischiano di non essere sufficienti senza la capacità di incidere sulle scelte della politica nazionale che, a prescindere dalla composizione dei governi che si sono succeduti, è andata privilegiando la linea delle concessioni anche in situazioni come il nostro Adriatico, davvero troppo angusto per le trivellazioni. La lotta, pur con modalità civili e responsabili, sarà lunga e dura, anzi durissima e solo sulla base di questa collaborazione tra istituzioni, tra le medesime ed i cittadini possiamo pensare di invertire la tendenza”.  
   
 

<<BACK