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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Novembre 2011
 
   
  COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: CALANO A OTTOBRE VENDITE EXTRA UE MA MIGLIORA SALDO NEI PRIMI DIECI MESI DELL´ANNO NEL PERIODO GENNAIO-SETTEMBRE EXPORT ITALIANO MEGLIO DI QUELLO TEDESCO E FRANCESE

 
   
  Roma, 23 novembre 2011 – Prosegue l’altalena delle vendite di prodotti italiani sui mercati extra-europei, anche se la flessione di ottobre secondo i dati destagionalizzati (-5,1%) è la maggiore da ottobre 2009 (-7,5%). Nei primi dieci mesi dell’anno il saldo al netto dell’energia risulta però in crescita di 2,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2010. “È possibile che si tratti di un assestamento dovuto a due fattori: l’incertezza che da dopo l’estate si è diffusa sui mercati internazionali, e in particolare anche su quelli dei Paesi extra-europei, accompagnata dalla flessione della crescita del Pil che sta interessando anche le economie fino ad oggi traino della crescita mondiale, tra le quali la stessa Cina, che nel terzo trimestre 2011 registra un rallentamento del Pil di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente”, sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat. A livello mondiale, a partire dall’inizio dell’anno, l’Italia è comunque cresciuta a ritmi più sostenuti rispetto ai suoi principali competitor, compresa la stessa Germania, secondo esportatore mondiale: nel periodo gennaio-settembre, l’export italiano è aumentato infatti del 14% circa, mentre il competitor tedesco è fermo al 13,4% e la Francia al 9,4%. Sempre nello stesso periodo, fatta salva l’eccezione della Germania (con un attivo di 22,7 miliardi di euro), il deficit italiano in ambito extra-europeo, pari a circa 19 miliardi di euro nei dati destagionalizzati, è pari a meno della metà di quello francese (-39,3 miliardi). “La performance di medio periodo dell’Italia in ambito extra-europeo è indubbiamente favorita anche dal deprezzamento dell’euro, che ad ottobre ha toccato il livello più basso da aprile 2011, ma è sicuramente il frutto del continuo upgrading qualitativo dei prodotti delle nostre imprese sui mercati internazionali”, aggiunge Esposito. Quanto ai Paesi target del Made in Italy, recuperano terreno i primi due partner di riferimento: negli Stati Uniti e in Svizzera il surplus della bilancia commerciale supera i 15 miliardi di euro. Buone le performance anche verso le economie più dinamiche: nei Bric (Brasile, Russia, India e Cina), l’Italia, con una quota del 18% circa, è seconda solo alla Germania per incidenza di questi Paesi sulle vendite in Extra-ue.  
   
 

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