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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Gennaio 2007
 
   
  UN ALTRO PASSO AVANTI VERSO LA SICUREZZA DEI MOTOCICLISTI

 
   
  Padova, 23 gennaio 2007 - Un altro colpo messo a segno dall’Associazione Motociclisti incolumi in nome della sicurezza stradale. Marco Guidarini, Presidente dell’Ami è stato convocato d’urgenza per seguire in rappresentanza dell’Italia le prove di crash test della nuova barriera salva motociclisti della società spagnola Gonvarri. Già nel 2003 l’associazione, presente al Bike Expo 2007 con un proprio stand, era stata invitata ai crash test di Lione per la prova della barriera “Custom”. L’ami da anni sostiene l’utilità di crash test appositi per motociclisti per rendere le infrastrutture ergonomicamente sicure. Gonvarri è una multinazionale con fatturati da capogiro: 3100 milioni di euro, presente in 39 paesi con 64 sedi una delle quali a Fontanellato Pr. In Spagna, grazie all’intervento della Amm – Asociacion Mutua Motera – i guard rail salva motociclisti sono già installati da due anni, lo dimostra l’accordo che ha portato con se Guidarini stipulato tra Amm e Governo spagnolo. Ai crash test erano presenti oltre all’Ami delegati spagnoli della Fema e rappresentanti dell’Amm che hanno potuto seguire le varie prove eseguite sia con auto (1500 kg e 900 kg) a 110 km/h con un angolo di 20° che con un manichino del peso di 86,5 kg. Che simulava una scivolata di un motociclista a 60 km/h con angolo di 30° contro la barriera metallica. Si tratta di una barriera classe N2 adatta quindi per strade urbane ed extraurbane. “Desidero ringraziare i dirigenti della Gonvarri per averci invitati a questo importante test a dimostrazione di quanto sia attuale e crescente l’interesse per la ricerca di nuove tecnologie per migliorare la sicurezza del motociclista. Ho trovato dei professionisti motivati che non hanno lasciato nulla al caso – racconta Guidarini – dalla vestizione del manichino alla realizzazione delle condizioni il più reali possibili. Il nostro è stato un vero e proprio blitz, abbiamo insistito affinché i test venissero effettuati prima del Bike Expò da tre anni nota vetrina per la sicurezza stradale. Sono rientrato questa notte ed oggi sono felice di dare l’anteprima durante questa importantissima manifestazione. ” “Gonvarri, come molte ditte automobilistiche e motociclistiche che da anni investono nella sicurezza, ha compreso quanto importante sia investire sullo studio di barriere “salva-motociclisti. In Italia purtroppo ci si adagia sul fatto che molte infrastrutture si rifanno alla normativa En 1317 che non contempla l’esistenza dei motociclisti e quindi non prevede studi e crash test finalizzati alla nostra sicurezza – spiega Davide Barin Vice Presidente Ami; altri paesi come la Francia e la Spagna non hanno perso tempo e da anni oramai investono con metodo scientifico sulla sicurezza, infatti costruiscono rotatorie a norma, strade con riserva di sicurezza secondo il principio di forgiving roads. Noi sosteniamo il principio di forgiving drive on forgiving roads ”. “Crediamo che il lavoro di sensibilizzazione verso i politici e verso i motociclisti svolto da associazioni come l’Ami, sia di forte stimolo anche per noi costruttori – spiega Antonio Amengual dirigente della Gonvarri – per incontrarci sulle reali esigenze di sicurezza ed affrontare con la nostra tecnologia problemi oggigiorno risolvibili. ” Gli interessanti filmati e i dettagli dei tests, tenuti a porte chiuse , saranno disponibili quanto prima sul sito Ami www. Motociclisti-incolumi. Com .  
   
 

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