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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Novembre 2011
 
   
  RETE SCOLASTICA UMBRA: CASCIARI RISPONDE A STUFARA

 
   
   Perugia, 23 novembre 2011 - “In risposta alle questioni sollevate dal Consigliere regionale Damiano Stufara sulla programmazione della rete scolastica, è necessario in primo luogo, di chiarire il contesto e il percorso normativo in cui si muove questa programmazione, afferma la vicepresidente della Giunta Regionale, Carla Casciari. “Il percorso che da sempre viene rispettato è stato modificato in primis alla fine di luglio 2011 con la conversione in legge della Manovra di Tremonti in cui si prevedeva che a decorrere dall´anno scolastico 2011-2012 le scuole dell´infanzia, le scuola primaria e le scuola secondarie di primo grado vengano aggregate in istituti comprensivi con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nei comuni montani. Contestualmente la norma nazionale stabiliva di procedere alla soppressione delle istituzioni che non raggiungevano questi limiti. “La medesima manovra, continua Casciari, stabiliva inoltre che alle istituzioni scolastiche autonome con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per i comuni montani, non potessero essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, ma solo in reggenza. Su queste disposizioni è stato presentato dalla Giunta regionale dell’Umbria, insieme ad altre sei Regioni, apposito ricorso alla Corte Costituzionale. Il ricorso sottolinea come la norma del Governo nazionale intervenga con disposizioni puntuali sul dimensionamento della rete scolastica che invece è di chiara competenza regionale, come altre sentenze avevano già affermato. Nonostante la controversia di fronte alla Corte Costituzionale sia ancora aperta, la responsabilità politica ed istituzionale delle Regioni, in un accordo a livello nazionale tra tutti i Presidenti delle Regioni e Province autonome, ha portato, in ogni caso, a decidere di dare applicazione al disposto governativo con modalità attenuate, flessibili e graduali nel tempo”. “A fronte di un contesto normativo velocemente modificato, l’Assessorato ha proceduto - già nel mese di ottobre, per la precisione il 7 ottobre scorso – a discutere nella Conferenza di servizio permanente le modifiche apportate dalla Manovra e gli orientamenti da adottare nel nostro territorio e concordati anche al Tavolo nazionale delle Regioni. Ricordo, sottolinea la vicepresidente, che a tale Conferenza siedono le Province, l’Anci Umbria, le Organizzazioni Sindacali e la Direzione scolastica regionale. “In sede di Conferenza, afferma la vicepresidente con delega all’istruzione Casciari, sono stati discussi e concordati i criteri ed il percorso da seguire per la predisposizione delle linee guida per la programmazione della rete scolastica. Nella stessa sede sono state richieste a tutti i soggetti convocati osservazioni scritte in merito alla presenza di eventuali punti di criticità. A tale richiesta hanno risposto solo le Province. L’assessorato ha poi nuovamente convocato un incontro tra Province, Anci Umbria, Consiglio delle Autonomie Locali e Direzione scolastica regionale, lo scorso 8 novembre per presentare la bozza tecnica di linee guida all’interno della quale sono state accolte le osservazioni delle Province. A tutto questo va aggiunto il recentissimo intervento del Governo uscente, adottato nella legge di stabilità 2012 approvata in via definitiva dal Parlamento il 12 novembre 2011, che ha elevato i parametri minimi previsti già dalla manovra di Luglio. A questo punto le istituzioni scolastiche per mantenere l’autonomia devono avere un numero di alunni superiore a 600 unità o a 400 nei comuni montani. La Giunta regionale nella seduta del 14 novembre scorso, ha altresì preso atto della bozza delle Linee Guida, aggiornate alle ultime modifiche di legge che è stata tempestivamente resa nota alle Province e all’Anci Umbria. La prima fase di concertazione non mi sembra sia stata effettuata in sordina, come afferma Stufara, ma in accordo con tutto il quadro istituzionale e sociale competente”. “Ora, ripartendo dal fatto che le Linee guida sono il primo atto che avvia il consueto percorso amministrativo da adempiere obbligatoriamente entro il 31 dicembre di ogni anno”, Casciari sottolinea che “esse rappresentano anche l’avvio delle fasi di partecipazione allargata che i singoli Comuni e le Province - istituzionalmente competenti in materia – devono effettuare per raccogliere le proposte e le osservazioni dei territori e delle istituzioni scolastiche dell’Umbria. Riguardo invece alle cosiddette “classi pollaio”, la vicepresidente evidenzia che “le linee guida non si occupano del numero di alunni per classe. La materia degli organici e della conseguente formazione delle classi è infatti di esclusiva competenza ministeriale. Per quanto concerne altresì il tema delle “pluriclassi”, oltre che ai territori, credo sia opportuno lasciare la valutazione della valenza pedagogica della costituzione di questi particolari gruppi-classe anche agli educatori ed agli esperti di settore”. “Ritengo, continua Casciari, che in questo particolare momento risulti quanto più necessario esercitare le competenze proprie della Regione e degli Enti locali in tema di programmazione della rete scolastica proprio nella consapevolezza delle difficoltà e dei vincoli del contesto sopra delineato ma contemporaneamente riconfermando la priorità per il sostegno ad un servizio scolastico diffuso e di qualità per i nostri territori. Penso che queste valutazioni, conclude la vicepresidente, saranno la traccia di un approfondito e proficuo dibattito istituzionale, che troverà la propria sede conclusiva nell’Assemblea del Consiglio regionale”.  
   
 

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