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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Novembre 2011
 
   
  DARE UN FUTURO ALLA LUCCHINI E AMMORTIZZARE I COSTI SOCIALI PER LE AZIENDE DELL’INDOTTO

 
   
  Firenze, 23 novembre 2011 – “Dare un futuro alla Lucchini e ammortizzare i costi sociali che si stanno scaricando sull’indotto in tutta la Val di Cornia, rischiando di farne saltare il sistema produttivo. E’ questo l’impegno che la Regione si è assunta nella difficile fase che l’azienda siderurgica piombinese sta attraversando. E su cui anche il nuovo governo deve assumersi delle responsabilità, nell’immediato e nel futuro, e fare la propria parte, aiutando il lavoro. Il polo siderurgico toscano è una questione di valenza nazionale”. Lo afferma l’assessore regionale alle attività produttive e al lavoro Gianfranco Simoncini, al termine dell’incontro da lui convocato ieri pomeriggio con le organizzazioni sindacali, Fiom-cgil, Fim-cisl e Uilm e con il management del gruppo. E’ intervenuto l’amministratore delegato Marcello Calcagni con altri manager. Seduti al tavolo anche l’assessore provinciale al lavoro e alla formazione Ringo Anselmi e il sindaco di Piombino Gianni Anselmi. Nel corso dell’incontro l’azienda ha fatto il punto sul piano di “asseverazione” del debito che potrebbe avere sbocchi positivi prima di Natale visti i rapporti fiduciari con le banche, e ha presentato le ragioni per cui ritiene indispensabile la chiusura annunciata dell’altoforno dal 23 dicembre al 18 gennaio. Le organizzazioni sindacali hanno espresso le loro forti preoccupazioni per tale chiusura, “un tunnel di cui non intravvedono l’uscita”, e per i lavoratori a tempo determinato che rischiamo di non vedere riconfermati i propri contratti. Da parte dell’assessore Simoncini è stata rivolta all’azienda una richiesta forte per mettere in campo tutti gli interventi possibili per attenuare i costi sociali della vicenda. “Il futuro della Lucchini – ha ribadito Simoncini – è importante, ma lo è altrettanto quello dell’indotto con le tante imprese creditrici in situazione di alto rischio. All’azienda chiediamo il massimo sforzo”. Alle due parti in causa l’assessore ha chiesto invece un percorso concordato: “Ritengo opportuno – ha detto – che sia da parte dell’azienda che delle organizzazioni sindacali ci sia un ulteriore approfondimento della sofferta vicenda e della sua gestione. In questo le istituzioni non possono che auspicare che ci sia un percorso condiviso. Questo sarebbe un passaggio importante e darebbe un segnale di fiducia e tranquillità a tutta l’area”.  
   
 

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