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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Novembre 2011
 
   
  MILANO, UNIVERSITÀ BICOCCA: LA VIOLENZA VA SEMPRE CONDANNATA? SE NE DISCUTE CON DON ANDREA GALLO

 
   
  Milano, 23 novembre 2011 - giovedì e venerdì si terrà in Bicocca un convegno sul tema del bullismo e della violenza in generale, vi scrivo perché alcuni nostri docenti offrono un punto di vista diverso: non sempre la violenza va condannata. Di seguito qualche spunto da cui partire: Facebook rende soli soprattutto i più giovani che quando si trovanano a confrontarsi con altri pari (magari in classe), non riescono a gestire i rapporti e assumono comportamenti violenti; I ragazzi fanno sempre meno sport e un corpo che non viene espresso diviene serbatoio di violenza La scuola non si è saputa aggiornare: la rabbia dei ragazzi va fatta sfogare, non bisogna reprimerla. Ed è anche per questo che andrebbe cambiato il sistema formativo italiano Se siete interessati ad approfondire questi temi, abbiamo dei docenti disponibili ad eventuali interviste (da fare anche prima del convegno). Grazie di tutto Maria Antonietta Izzinosa Università degli Studi di Milano-bicocca, 24 e 25 novembre 2011, Edificio U6, Aula Magna, piazza dell’Ateneo Nuovo, Milano. “Spacco tutto! Violenza e educazione È possibile esprimere la rabbia in forme non distruttive?” La violenza del branco, il bullismo, le bestie di satana, sono solo alcuni dei termini con cui i media catalogano certi generi di comportamento giovanile, ispirati da forte aggressività, e spesso molto precoci. Si tratta di un fenomeno nuovo? O nuove sono solo le etichette? È difficile stabilire se stiamo assistendo a una effettiva recrudescenza della violenza giovanile oppure alla persistenza di un fenomeno antico, che recentemente ha assunto una eccezionale visibilità. Le forme della violenza sono in realtà molteplici. C’è la violenza fisica, visibile ma anche una violenza invisibile, quella dei sistemi economici e disciplinari, delle norme sociali pervasive e capillari, quella del linguaggio pubblico e delle lingue dominanti, quella dei modelli di successo, quella delle prescrizioni implicite e dei doppi vincoli, quella delle terapie coatte e degli psicofarmaci. C’è la violenza diffusa attraverso i media e quella del moralismo delle anime belle. Molti intendono opporre alla violenza il pacifismo integrale, le buone intenzioni, la consapevolezza emotiva e qualche ricetta terapeutica. Altri ritengono che la violenza abbia molti volti, anche uno positivo e giusto, per esempio quando essa è finalizzata all’emancipazione e alla riappropriazione di spazi esistenziali. O quando è espressione di un’istanza emozionale necessaria che si nutre di trasgressione, di affermazione e di eccessi vitalistici. Se ne discute nel corso del convegno Spacco tutto! Violenza e educazione. Vai al programma: Intervengono - don Andrea Gallo, Fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova. René Schérer, Filosofo. Paolo Mottana, Docente di Filosofia dell’educazione, Università di Milano-bicocca. Marianella Sclavi, Sociologa - Politecnico di Milano. Laura Formenti, Docente di Pedagogia della famiglia, Università di Milano-bicocca. Elena Madrussan, Docente di Pedagogia generale, Università di Torino. Nicoletta Poidimani, Filosofa e pubblicista. Fabio Botto, Filosofo - Università di Milano-bicocca. Alessandro Dal Lago, Docente di Sociologia dei processi culturali, Università degli Studi di Genova. Mario Vergani, Docente di Filosofia della mente, Università di Milano-bicocca. Adone Brandalise, Docente di Teoria della Letteratura, Università di Padova. Paolo Bellini, Docente di Filosofia Politica, Università degli Studi dell’Insubria.  
   
 

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