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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Gennaio 2007
 
   
  LA COMUNICAZIONE MULTILINGUE: FORMAZIONE E LAVORO. GLI ITALIANI E LE LINGUE IN EUROPA: GAP, PROGETTI E DATI PIÙ RECENTI.

 
   
  Milano, 22 gennaio 2007 - Si terrà il 24 e 25 gennaio dalle 10 alle 1630 , a Milano, in via Alex Visconti 18, nell’Auditorium della Scuola Superiore per Mediatori linguistici – Istituto Superiore Interpreti e Traduttori- Dipartimento di Lingue della Fondazione Scm-scuole civiche di Milano, aperta al pubblico, con entrata gratuita, una importante manifestazione rivolta a giovani, insegnanti, genitori, patrocinata a livello ministeriale ed europeo. “La conoscenza delle lingue è un obbligo oggi giorno, qualsiasi sia la tipologia di professione che si desideri esercitare. Come Dipartimento di Lingue”, dice il dott. Pietro Schenone, Direttore del Dipartimento di Lingue del Politecnico della cultura, delle arti e delle Lingue della Fondazione Scuole Civiche di Milano, “quest’anno abbiamo voluto raccogliere tutti i dati più aggiornati sulla comunicazione multilingue e le opportunità di formazione e lavoro in Italia e all’estero”. In queste due giornate presso il Dipartimento di Lingue si evidenzia come i sistemi educativi di ogni Paese per le future generazioni siano elementi cruciali per affrontare le sfide del multilinguismo e di come siano necessari programmi quali Eramus , progetti interdisciplinari comunitari, progetti di cooperazione e nuovi tools per i docenti e per gli studenti un confronto e sono stati presentati dati aggiornati del Comune di Milano, della Regione Lombardia, del Ministero della Pubblica istruzione , del Parlamento europeo e anche della Commissione europea sia sulla formazione per la conoscenza delle lingue che relativamente alle opportunità di lavoro. Inoltre verranno presentati i risultati di due importanti ricerche: una ricerca sulla politica linguistica della Lombardia, svolta dall’Ufficio Scolastico Regionale, con il Consiglio d’Europa e la Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell’Istruzione Scolastica ed i risultati della ricerca “Dalla formazione al lavoro: il Dipartimento di Lingue e la fortuna professionale degli ex-allievi”, a cura di Silvia Sbisà, della Società Swg . Per famiglie, docenti, studenti dunque si tratta di due giornate di approfondimento e informazione anche sui progetti europei più recenti quali Eurofluent, uno strumento destinato al pubblico, basato sul web, per esercizi di apprendimento e pratica della pronuncia delle lingue francese, inglese, italiana, neogreca, nederlandese, norvegese, portoghese, spagnola e tedesca, a cura di Daniela Sfirra, del Dipartimento di Lingue della Fondazione Scm (Scuole civiche di Milano – Politecnico della Cultura, delle Arti e della Musica)”. Nel corso delle due giornate oltre alle lingue europee vengono illustrati i dati relativamente ad altre lingue che il mercato del lavoro richiede come il cinese ed il russo. “Il cinese nei corsi universitari di Mediazione linguistica e Traduzione”, dice il dott Pietro Schenone,”ha una distribuzione sul territorio diversificata”. “I corsi di Mediazione linguistica,” spiega il dott Pietro Schenone,” in Italia che prevedono il cinese sono il 31% del totale (10 su 32), mentre i corsi di Traduzione che prevedono il cinese sono il 14% del totale (2 su 14); i corsi di Interpretazione che prevedono il cinese sono lo 0% del totale (0 su 4). Il nostro Dipartimento dal prossimo anno introduce sia il russo che il cinese”. La maggior parte degli europei (56%- dati Eurostat) preferisce vedere ad esempio film e programmi stranieri doppiati piuttosto che in versione originale con i sottotitoli, c’è molta pigrizia in questo sia in Italia (90%) che in altri Stati quali Ungheria (84%) e in Repubblica Ceca (78%). Il 77 % dei cittadini europei ritiene che i loro figli debbano apprendere l’inglese come seconda lingua europea oltre la loro lingua madre e solo il 39 % accetta che i loro figli inizino ad imparare una seconda lingua straniera dopo i 6 anni e non prima. Mentre il mercato del lavoro richiede almeno due lingue di conoscenza in più oltre la madre lingua quasi per tutte le professionalità, dai dati Eurostat emerge che l’obiettivo “madrelingua-2” è sostenuto solo dal 50% degli europei, il 44 % è contrario, il 28 % afferma di poter conversare in due lingue. Le percentuali più basse di cittadini che accettano l’idea di dover e poter parlare almeno due lingue straniere oltre alla madrelingua sono in Svezia (27%) e in Bulgaria (27%). Tuttavia il 67% ritiene che l’insegnamento delle lingue straniere debba essere una priorità politica. “Come Politecnico della Cultura, delle Arti e delle Lingue,” dice la dott. Ssa Anna Fellegara, Direttore della Fondazione Scm-politecnico”, formiamo professionisti dello spettacolo e della comunicazione attraverso quattro dipartimenti: Cinema, Lingue, Musica, Teatro. La Fondazione Scm-scuole Civiche di Milano – Politecnico della Cultura, delle Arti e delle Lingue”, dice la dott. Ssa Anna Fellegara, Direttore della Fondazione, “mira a valorizzare l’integrazione di risorse, conoscenze e capacità progettuali. Siamo convinti che il professionista dello spettacolo e della comunicazione debba essere consapevole del proprio potenziale di relazione e della propria responsabilità sociale nel fare e proporre cultura. Creiamo il contesto adatto per sviluppare creatività e far incontrare diversi linguaggi. Offriamo conoscenze e capacità specialistiche. Favoriamo l’incontro fra realtà professionali di respiro internazionale. Riconosciamo i talenti, accrescendo inclinazioni e qualità individuali. Abbiamo un’offerta formativa di circa 170 corsi (dal propedeutico alle specializzazioni), articolati su tre macro aree: corsi curricolari, formazione permanente e formazione continua. Siamo una realtà tra le più apprezzate in Italia nel campo della formazione artistico-linguistica. Questa manifestazione è l’esempio di un impegno concreto sul territorio che si proietta in Europa per aiutare le giovani generazioni”. .  
   
 

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