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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Gennaio 2007 |
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GLI AZIONISTI TRUFFATI PARMALAT RECLAMANO I RISARCIMENTI DI BONDI
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Roma, 22 gennaio 2007 - Il Cripap (Comitato Risparmiatori Piccoli Azionisti Parmalat) oggi ha inviato una lettera al commissario straordinario di Parmalat Finanziaria dott. Enrico Bondi per conoscere, tra l’altro, l’esatto ammontare dei risarcimenti in quota alla società ottenuti attraverso le transazioni concluse nei mesi scorsi con banche e società di revisione. La lettera è stata inviata per conoscenza anche alla Consob, alla Banca d’Italia e al Gup del Tribunale di Parma dott. Domenico Truppa. I piccoli azionisti di Parmalat Finanziaria hanno visto azzerare il valore del loro investimento in conseguenza del crack del dicembre 2003. Da allora attendono il risarcimento del danno subìto. Il Gup del Tribunale di Parma dott. Domenico Truppa nell’udienza del 26 ottobre 2006 del processo penale per il crack Parmalat ha attribuito alla Parmalat Finanziaria in amministrazione straordinaria il diritto ai risarcimenti, escludendo dall’elenco delle parti civili Parmalat Spa, ovvero la nuova società. Nelle comunicazioni ufficiali rilasciate dalla società Parmalat Spa, quotata in borsa dall’ottobre 2005, invece si continua ad equivocare tra Revocatore (che sono di effettiva pertinenza di Parmalat Spa in base a quanto stabilito dalla legge concordataria del dicembre 2003) e Risarcimenti, che invece – come stabilito tra l’altro dal Gup Truppa – dovranno essere utilizzati per risarcire il danno subìto dagli azionisti della vecchia società. Nella lettera il Cripap chiede al dott. Enrico Bondi come intenda procedere al ristoro degli azionisti della Parmalat Finanziaria, società di cui Bondi stesso è amministratore straordinario. Sanare la posizione degli azionisti della vecchia società è specifico interesse degli azionisti della Nuova Parmalat, in quanto la società attualmente quotata è stata indicata dal giudice americano Lewis Kaplan nel luglio 2006 corresponsabile (“defendant”) - al pari di banche e società di revisione - nei confronti dei risparmiatori azionisti e obbligazionisti nell’ambito della class action aperta negli Usa per un controvalore complessivo di dieci miliardi di dollari. . |
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