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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Novembre 2011
 
   
  I FUNZIONARI DELL ŽUE PERDONO LŽ1,8% DEL LORO POTERE DŽACQUISTO A SEGUITO DELLŽADEGUAMENTO ANNUALE DELLE RETRIBUZIONI

 
   
  Bruxelles, 28 novembre 2011 – Mentre il costo della vita in Belgio è aumentato del 3,6% e i dipendenti pubblici del paese beneficiano di un adeguamento salariale equivalente, la formula impiegata per calcolare lŽadeguamento annuale delle retribuzioni dei funzionari dellŽUnione europea ha comportato una perdita dellŽ1,8% del loro potere dŽacquisto. La formula - conosciuta come "il metodo" - segue lŽandamento, al rialzo o al ribasso, del potere dŽacquisto dei dipendenti pubblici nazionali di un "paniere" di otto Stati membri (Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio e Lussemburgo, che rappresentano il 76% del Pil dellŽUe). In altre parole, si basa su decisioni politiche adottate dai governi nazionali di tali Stati membri. Quest Žanno, malgrado le notevoli differenze registrate tra i paesi interessati, la variazione combinata del potere dŽacquisto dei dipendenti pubblici nazionali di tali Stati membri è pari a -1,8%. Pertanto, la stessa riduzione è stata proposta per i funzionari dellŽUe, a prescindere dalla loro sede di servizio nellŽUnione e dallŽistituzione o agenzia di appartenenza. Tale cifra verrebbe quindi adeguata in relazione al costo della vita nel paese in cui il funzionario presta servizio. L Želevato tasso dŽinflazione del Belgio (3,6%) ha fatto sì che lŽadeguamento nominale delle retribuzioni dei funzionari dellŽUe che lavorano a Bruxelles fosse pari allŽ1,7% (rispetto al 3,6% dei dipendenti pubblici belgi). La retribuzione dei funzionari dellŽUe con sede di servizio in Germania verrebbe adeguata dello 0,6% (rispetto allŽ1,3% dei dipendenti pubblici tedeschi, che beneficeranno altresì a fine anno di aumenti supplementari che possono raggiungere il 2,4%). LŽadeguamento sarà pari allo 0,4% nei Paesi Bassi (2% per i dipendenti pubblici olandesi) e allŽ1,9% in Francia (2% per i dipendenti pubblici francesi). Numerosi funzionari dell ŽUe che lavorano in altri Stati membri subirebbero una riduzione nominale dalla retribuzione, ad esempio a Praga (-2,7%), Lubiana (‑2,2%), Sofia (-1,7%), Atene (-1,1%) e Roma (-0,1%). Il 4 novembre, gli Stati membri hanno chiesto alla Commissione di ricorrere alla clausola di eccezione, che consente effettivamente di sospendere lŽapplicazione del metodo qualora siano soddisfatti rigorosi criteri giuridici legati a un "deterioramento grave e improvviso della situazione economica e sociale" – che il metodo non è in grado di misurare. Da unŽanalisi fondata sulle previsioni economiche europee dellŽautunno 2011, pubblicata il 10 novembre, risulta che tali criteri non erano soddisfatti e che la proposta di ridurre dellŽ1,8% il potere dŽacquisto rispecchia appieno la mutata situazione dei dipendenti pubblici nazionali. Spetta ora al Consiglio adottare la proposta entro la fine dellŽanno. Non sono escluse tuttavia riforme strutturali della funzione pubblica europea . È per questo che la Commissione propone altresì una riduzione del 5% del personale in tutte le istituzioni ed organismi, un incremento dellŽorario di lavoro minimo settimanale a 40 ore senza adeguamenti salariali a titolo di compensazione, lŽaumento dellŽetà pensionabile normale da 63 a 65 anni, lŽapplicazione di notevoli restrizioni in materia di pensionamento anticipato, nonché misure riguardanti le norme sulle carriere, quali una netta riduzione delle retribuzioni per certe funzioni. Tali proposte, conformi alle misure adottate o discusse per le amministrazioni pubbliche nazionali, consentirebbero di risparmiare oltre 1 miliardo di euro nellŽambito del prossimo quadro finanziario pluriennale e 1 miliardo di euro lŽanno a lungo termine. Inoltre, per fronteggiare la recente tempesta finanziaria e tener conto della necessità di realizzare risparmi nelle amministrazioni nazionali e ridimensionare i bilanci nazionali, la Commissione ha deciso non solo di continuare ad applicare un prelievo speciale che dovrebbe scadere nel 2013, ma anche di aumentare tale contributo di solidarietà (che viene applicato oltre allŽimposta sul reddito) dal 5,5 al 6%. Tra le riforme strutturali proposte figurano modifiche del metodo : qualora fossero accolte, questŽultimo risulterebbe semplificato e verrebbe prorogato di dieci anni. Tutti gli Stati membri sarebbero inseriti nel paniere, che diverrebbe più rappresentativo. Una nuova clausola di eccezione consentirebbe di reagire in modo adeguato a unŽeventuale crisi economica al momento dellŽadeguamento annuale.  
   
 

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