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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
 
   
  DOGANE: L´ITALIA DEVE RIVEDERE LA PRASSI GIUDIZIARIA DI SGRAVIO E RIMBORSO DEI DAZI

 
   
  Bruxelles, 29 novembre 2011 – La Commissione europea ha formalmente chiesto all´Italia di introdurre adeguate procedure di ricorso per le domande di sgravio o rimborso dei dazi doganali. In alcuni casi l´Italia non consente una revisione giudiziaria delle decisioni negative sulle richieste di sgravio o rimborso dei dazi doganali. Secondo il massimo livello di giurisprudenza italiana, considerando le circostanze speciali nelle quali vengono prese, queste decisioni non possono essere contestate perché ritenute di natura politica. Conformemente all´articolo 239 del Codice doganale dell´Unione europea, le imprese che si trovano in condizioni particolari possono chiedere uno sgravio o un rimborso dei dazi versati, presentando richiesta all´ufficio doganale nazionale. Tuttavia, se le imprese intendono fare ricorso contro una decisione negativa dell´autorità doganale italiana, lo Stato non riconosce loro la tutela giudiziaria per qualunque decisione relativa a questa materia. L´articolo 234 del Codice doganale Ue e i principi generali del diritto unionale prevedono invece il diritto di ricorso contro qualunque decisione presa da un´autorità doganale nazionale. La Commissione ritiene che non vi possano essere eccezioni a questa norma e che le imprese debbano poter contestare qualunque tipo di decisione non favorevole. Essendo questo un pilastro fondamentale dell´ordinamento giuridico dell´Ue, la prassi di cui sopra si configura come una violazione del diritto unionale da parte dell´Italia. La Commissione ha inoltrato la propria richiesta sotto forma di parere motivato, avviando così la seconda fase del procedimento d´infrazione. Se le autorità italiane non dovessero porre rimedio alla situazione attuale entro due mesi, la Commissione europea potrebbe decidere di deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Ue.  
   
 

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