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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
 
   
  DIRITTO DEL LAVORO : LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE A QUATTRO PAESI DI RECEPIRE LA NUOVA DIRETTIVA SUL COMITATO AZIENDALE EUROPEO

 
   
  Bruxelles, 29 novembre 2011 – La Commissione europea ha chiesto a Grecia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi di recepire nelle rispettive legislazioni nazionali la nuova direttiva sul comitato aziendale europeo . La richiesta avviene in forma di "parere motivato" nell´ambito di un procedimento per infrazione. Se questi quattro paesi non provvederanno entro due mesi a trasporre la direttiva, la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia europea. Gli Stati membri dovevano adottare entro il 5 giugno 2011 e comunicare alla Commissione le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla nuova direttiva . In Grecia, in Lussemburgo e nei Paesi Bassi la procedura di adozione delle disposizioni nazionali è in corso, ma non si hanno indicazioni precise sulla conclusione dell´iter in un prossimo futuro. Dall´italia la Commissione non ha invece ricevuto nessuna informazione. Nel luglio 2011 la Commissione ha inviato lettere di costituzione in mora a 17 Stati membri che non si erano conformati ai loro obblighi. In otto casi (Sk, Cy, Cz, Fi, Hu, Ie, Lt, Si) la procedura è stata chiusa, in cinque (Fr, Pl, Ro, Be, Uk) sta per esserlo o la Commissione è in attesa degli ultimi elementi per poterla chiudere, in quanto questi paesi hanno recepito la direttiva nella legislazione nazionale. Contesto La direttiva 2009/38/Ce , che rifonde e sostituisce una precedente direttiva, definisce il nuovo quadro giuridico della costituzione e del funzionamento dei comitati aziendali europei. Attraverso questi organi, che rappresentano i dipendenti europei di una società, i lavoratori sono informati e consultati dalla direzione, a livello transnazionale, sulla situazione dell´impresa e su ogni decisione importante che li riguardi. La nuova versione della direttiva tiene conto del nuovo contesto economico e sociale e in particolare del forte aumento del numero di imprese multinazionali e di operazioni di ristrutturazione su ampia scala che si è avuto negli ultimi anni. Grazie a questa direttiva, i lavoratori sono ora informati e consultati in modo più efficace e tempestivo sulle questioni di portata transnazionale. La direttiva prevede anche che i rappresentanti dei lavoratori nei comitati aziendali europei possano usufruire di una formazione e che vi sia un coordinamento tra i comitati aziendali europei e gli organi nazionali di rappresentanza dei lavoratori. La direttiva ha anche lo scopo di favorire la creazione di nuovi comitati aziendali europei e di dare certezza giuridica alla loro costituzione e al loro funzionamento. In questi tempi di crisi economica con forti ripercussioni sull´occupazione, un reale dialogo sociale è essenziale . I comitati aziendali europei devono essere in grado di guardare al futuro, di anticipare le ristrutturazioni aziendali e di far partecipare i lavoratori alla ricerca di soluzioni socialmente responsabili nelle imprese che operano su scala europea. Oggi esistono 990 comitati aziendali che rappresentano oltre 15 milioni di lavoratori. Il diritto di costituire comitati aziendali europei è stato introdotto nel 1994 dalla direttiva 94/45/Ce per le imprese e i gruppi di imprese con almeno 1000 dipendenti negli Stati membri e almeno 150 dipendenti in ciascuno di almeno due Stati membri. Ulteriori informazioni Comitati aziendali europei : http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?catid=707&langid=en&intpageid=211    
   
 

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