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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Novembre 2011
 
   
  TRENI IN UMBRIA; MARINI E ROMETTI SCRIVONO A “AD” TRENITALIA: “ASSOLUTA CONTRARIETÀ” A IPOTESI SOPPRESSIONE EUROSTAR; SE NECESSARIO PRONTI A RICORRERE

 
   
  Perugia, 28 novembre 2011 - “Assoluta contrarietà” per i paventati tagli di numerosi servizi Eurostar che collegano Ancona e Perugia con Roma e per l’altrettanto numerosa prevista riclassificazione di molti servizi Eurostar in Itercity” è stata espressa dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e dall’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti in una lettera indirizzata all’Amministratore delegato di Fs Mauro Moretti. Nella nota Marini e Rometti hanno infatti evidenziato che, se confermato, il provvedimento procurerà “un inevitabile danno per l’intero territorio regionale e genererà forti disagi per numerosissime famiglie che si vedranno costrette a stravolgere i ritmi di vita, rendendo sempre più difficile conciliare il lavoro con gli impegni familiari. Ai pendolari, la cui attività dipende in modo decisivo dalla disponibilità di questa tipologia di servizi di trasporto, più veloci e qualitativamente più adeguati a contenere il disagio legato alla necessità di spostamento verso la Capitale per motivi di lavoro o di studio – sottolineano la presidente e l’assessore, devono essere garantiti questi collegamenti. Pur in un momento di difficoltà come quello attuale, con i tagli lineari che hanno colpito anche il settore dei trasporti, occorre ribadire che il settore non può essere oggetto di questo tipo di interventi. Anzi – sostengono – il comparto dovrebbe costituire una delle priorità per l’importante ruolo sociale che svolge, come la Conferenza delle Regioni ha recentemente indicato al neo presidente del Consiglio Mario Monti”. Nella nota, la Presidente e l’assessore, pur prendendo atto che questi treni non fanno parte del Contratto di servizio regionale, hanno ribadito “l’inammissibilità delle decisioni assunte dalla Divisione passeggeri nazionale /internazionale di Trenitalia, in quanto ciò è avvenuto in totale autonomia e senza alcuna preventiva concertazione con la Regione Umbria. Pertanto – concludono - la Giunta regionale si riserva di ricorrere a qualsiasi strumento utile per opporsi e scongiurare questa eventualità”.  
   
 

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