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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Novembre 2011
 
   
  IL BENESSERE DELLA FAMIGLIA FA CRESCERE IL TERRITORIO

 
   
  Trento, 28 novembre 2011 - “Il benessere della famiglia giova alla crescita del territorio, sia da un punto di vista sociale che economico”. Il messaggio arriva dalla seconda convention dei comuni "Family Friendly", organizzato dall´Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, in collaborazione con il Comune di Cles e l´Anci. Alla manifestazione hanno partecipato i Comuni che hanno ottenuto la certificazione Family in Trentino e i Comuni che stanno iniziando questo percorso. L’evento ha visto la presenza degli assessori provinciali alla Salute e alle politiche sociali Ugo Rossi e all’Urbanistica e enti territoriali Mauro Gilmozzi, e il presidente del Consorzio dei Comuni, Marino Simoni. “Il Trentino - hanno ribadito i due assessori - è un luogo amico della famiglia, un valore che garantisce la coesione e lo sviluppo del territorio. La famiglia fa parte appieno della cultura trentina. Tutti noi, politici, pubblica amministrazione, imprese e società civile, dobbiamo lavorare in una direzione comune per raggiungere l’obiettivo di rafforzare sempre più l’istituzione familiare in un contesto in rapida evoluzione”. Nel corso dell’incontro sono stati consegnati gli attestati di assegnazione del marchio Family in Trentino ai Comuni di Rovereto, Cles, Cavalese, Ossana, Vigo Rendena, Ragoli e Bocenago, oltre a Zevio, Comune del veronese, prima amministrazione al di fuori del Trentino ad ottenere la certificazione. Oggi a Cles, in occasione della seconda edizione della convention dei “Comuni Family friendly”, si è discusso per individuare un sistema premiante per i Comuni che aderiscono al progetto. Lo scorso marzo è stata approvata la legge “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” che istituisce e disciplina i distretti territoriali per la famiglia ed i marchi familiari. Ad oggi i Comuni che hanno conseguito la certificazione sono 12: Arco, Roncegno, Villalagarina, Dro, Brentonico, Canal San Bovo, Lavis, Vigolo Vattaro, Pinzolo, Giustino, Carisolo, Massimeno. Altri Comuni - Darè, Dimaro, Caldes, Ronchi, Novaledo e Torcegno - hanno già espresso l’impegno, all’interno dei distretti territoriali per il benessere famiglia, a conseguire la certificazione. “Molti altri Comuni sul territorio provinciale - come sottolinea l’assessore provinciale Gilmozzi - stanno avviando processi per realizzare dei distretti famiglia, assieme alle comunità, ed ottenere le relative certificazioni. Il nostro obiettivo è di arrivare a 60 Comuni e consolidare così la rete sul territorio a sostegno della famiglia”. Nel corso dell’incontro sono stati consegnati gli attesati di assegnazione del marchio Family in Trentino ai Comuni di Rovereto, Cles, Cavalese, Ossana, Vigo Rendena, Ragoli e Bocenago, oltre a Zevio, Comune del veronese, prima amministrazione al di fuori del Trentino ad ottenere la certificazione. Nel suo discorso di apertura, l’assessore provinciale alla Sanità e politiche sociali, Ugo Rossi, ha insistito sulla necessità di dotare la società trentina di nuovi strumenti a tutela della famiglia: “Il contesto in cui viviamo è in rapida evoluzione e stanno venendo meno determinate garanzie, quali il lavoro, la pensione e determinati rapporti tra parti sociali. Da qui la necessità di trovare strumenti attuali per garantire ai giovani e, in particolare alle donne, di mediare - ad esempio - tra mondo del lavoro e famiglia”. Un esempio su tutti è l’utilizzo del part-time: “Questo strumento va concesso più ai giovani che vogliono metter su famiglia che agli over 50. Sono i primi ad avere necessità di forme di incentivazione e di facilitazione perché la famiglia è la chiave di lettura che ci aiuta a decifrare in parte il futuro di un territorio”. Secondo Gilmozzi, la famiglia va messa al centro delle azioni delle azioni della politica e del pubblico: “Dentro questo schema vanno inserite le iniziative che abbiamo promosso sul territorio con i Comuni. A questo proposito - ha concluso Gilmozzi, facendo riferimento alle recenti notizie di cronaca - voglio ribadire che nessuno cancellerà l’Agenzia per la famiglia che rimarrà il motore di queste iniziative”.  
   
 

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