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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
 
   
  SICUREZZA INTERNA: L´UE HA BISOGNO DI MIGLIORI STRUMENTI PER COMBATTERE LA CRIMINALITÀ, IL TERRORISMO E L´ESTREMISMO

 
   
  Bruxelles, 28 novembre 2011 – Un sondaggio Eurobarometro pubblicato il 25 novembre dalla Commissione europea rivela che per quattro cittadini europei su dieci l´Ue ha bisogno di strumenti migliori per combattere la criminalità organizzata, il terrorismo e l´estremismo. Allo stesso tempo, la Commissione ha anche pubblicato la prima relazione sulla Strategia di sicurezza interna, avviata l´anno scorso, che passa in rassegna i progressi realizzati e individua gli aspetti che richiedono ulteriore attenzione. L´ue deve essere pronta a reagire di fronte a minacce per la sicurezza emergenti e in evoluzione. In Norvegia, nel luglio scorso, un estremista di destra ha portato a termine un attentato terroristico con conseguenze devastanti; in agosto la polizia del Regno Unito ha sequestrato 1,2 tonnellate di cocaina in una retata senza precedenti; in tutta l´Ue, attacchi informatici hanno causato perturbazioni sempre più gravi nei sistemi informatici pubblici e privati. Questi fatti ci ricordano l’importanza di agire per tenere sotto controllo le minacce alla sicurezza interna. "Gli attentati in Norvegia dell´inizio dell´anno hanno reso drammaticamente chiaro che le nostre società sono esposte a minacce per la sicurezza sempre più sofisticate ed estese. Nessuno Stato membro può rispondere a tali minacce da solo; dobbiamo lavorare assieme per raggiungere i nostri obiettivi di sicurezza e rispondere in modo efficace alle preoccupazioni che i cittadini europei esprimono sulla loro sicurezza" ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni. Come risulta dal nuovo sondaggio Eurobarometro, quattro Europei su dieci chiedono all´Unione europea di fare di più per affrontare le sfide in materia di sicurezza evidenziate dalla Strategia di sicurezza interna. Molti Europei ritengono anche che le minacce si intensificheranno nei prossimi tre anni e che i rischi maggiori per la sicurezza verranno con ogni probabilità dalla criminalità informatica (cfr. Memo/11/829). Tali timori non sono infondati; la relazione sulla Ssi individua infatti almeno tre nuove minacce particolarmente preoccupanti: innanzitutto Internet - ora parte integrante ed indispensabile della nostra vita quotidiana – che sta diventando un facilitatore online per una vasta gamma di attività illecite e un veicolo di propaganda terroristica; in secondo luogo, l’impatto della crisi economica in atto lascia alle autorità pubbliche minori risorse disponibili per contrastare le minacce interne contro la sicurezza; infine, i recenti sviluppi nei paesi vicini dell´Ue, compresi gli sviluppi democratici oltremodo positivi della "primavera araba", sono all´origine di considerevoli movimenti di persone. Ciò a sua volta crea pressioni alle frontiere esterna dell’Ue e, in alcuni casi, favorisce le condizioni per un aumento delle attività criminose. Per dare seguito concreto alle priorità individuate dalla strategia di sicurezza interna, nel 2012 la Commissione europea intende, tra l´altro, adottare un pacchetto legislativo relativo alla confisca e al recupero dei proventi di reato, organizzare una conferenza ad alto livello per la lotta contro l´estremismo violento e sviluppare una strategia europea globale per la sicurezza in Internet.  
   
 

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