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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
 
   
  SETTORE AEREO: "A RISCHIO" ALCUNI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE DEL TRAFFICO AEREO IN EUROPA SECONDO LE RELAZIONI PERIODICHE

 
   
   Bruxelles, 29 novembre 2011 - Le relazioni periodiche sul Cielo unico europeo – l´insieme ambizioso di proposte per creare entro il 2030 un sistema paneuropeo di gestione del traffico aereo – pubblicate in data odierna sono un "campanello d´allarme". "Esiste un rischio concreto di accumulare ritardi e di non riuscire a soddisfare la domanda crescente di traffico aereo che, da qui al 2030, dovrebbe quasi raddoppiare", ha dichiarato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e responsabile per i trasporti. "Il 2012 è un anno cruciale per il Cielo unico europeo e la posta in gioco è molto elevata". Nonostante l´impegno profuso, la valutazione "a semaforo" della Commissione indica che una grande maggioranza di Stati membri si trova nelle fasce gialla o rossa e che rischia quindi di non conseguire obiettivi cruciali per il 2012. Il 2012 è infatti un anno fondamentale per il Cielo unico europeo – con quattro obiettivi di grande portata: il sistema di prestazioni, che fissa obiettivi chiave di gestione del traffico aereo (Atm) (avvio previsto all´inizio del 2012); i nove "blocchi funzionali di spazio aereo" (da rendere operativi entro la fine del 2012); il gestore della rete Atm (già designato: Eurocontrol); l´avvio della fase di attuazione del progetto Sesar, il braccio tecnologico del Cielo unico europeo (a partire dal 2014), che dovrebbe passare dalla fase di ricerca e sviluppo all´introduzione di nuove apparecchiature e tecnologie. Le valutazioni pubblicate oggi dalla Commissione – sulla base di due relazioni periodiche – evidenziano seri motivi di preoccupazione per quanto riguarda due elementi portanti del progetto del Cielo unico europeo: il sistema di prestazioni e i blocchi funzionali di spazio aereo. 1. Il sistema di prestazioni I risultati: solo cinque Stati membri su 27 (Belgio, Danimarca, Lituania, Lussemburgo e Paesi Bassi) hanno ottenuto il "semaforo verde" e sono sulla buona strada per raggiungere ambedue gli obiettivi (per costo e capacità/ritardi) per il periodo 2012-2014. La Commissione ha pubblicato oggi raccomandazioni in cui invita gli Stati membri a rivedere tali obiettivi. Se necessario la Commissione potrebbe adottare una decisione vincolante per invitare gli Stati membri interessati ad adottare misure correttive specifiche, nonostante resti ancora un po´ di tempo a disposizione per conseguire gli obiettivi senza farvi ricorso. I piani adottati attualmente dagli Stati membri non consentirebbero di conseguire nel 2014 l´obiettivo di capacità a livello europeo di 0,5 minuti di ritardo in meno per volo. Se tale obiettivo fosse conseguito, con conseguente diminuzione del numero e della durata dei ritardi, nel periodo 2012-2014 si potrebbero risparmiare 920 milioni di euro. Sembra inoltre che i piani di prestazioni nazionali non permetteranno di conseguire entro il 2014 a livello europeo l´obiettivo di migliorare del 2,4% l´efficienza in termini di costo dell´Atm. Ciò avrà un impatto notevole sia sugli utenti dello spazio aereo sia sulla credibilità del Cielo unico europeo. Per conseguire tale obiettivo sono necessarie misure aggiuntive che permettano di realizzare un risparmio di 250 milioni di euro nel triennio di riferimento (2012-2014). 2. I blocchi funzionali di spazio aereo (Fab) I risultati: tutti i blocchi funzionali di spazio aereo (eccetto uno, quello danese/svedese) si trovano nella fascia gialla o rossa e costituiscono motivo di seria preoccupazione. La Commissione esorta gli Stati membri ad accelerare i rispettivi interventi, in quanto, in assenza di misure a livello nazionale, si vedrebbe costretta a riaprire il pacchetto legislativo del Cielo unico europeo per introdurvi soluzioni più radicali. Per informazioni dettagliate sulle due relazioni, gli obiettivi di prestazione e i blocchi funzionali di spazio aereo si veda: Memo/11/831 Fatti e cifre essenziali: il Cielo unico I cieli e gli aeroporti europei sono a rischio di saturazione. In assenza di sostanziali investimenti per modernizzare la gestione del traffico aereo in Europa (il Cielo unico europeo), i nostri cieli e aeroporti si ritroveranno intasati. Già oggi in 440 aeroporti transita ogni anno un miliardo e quattrocento milioni di passeggeri. Ogni giorno 26 000 voli attraversano i cieli europei. Ogni anno si registrano 10 milioni di voli, ma questo dato è in aumento del 5% all´anno. Tra 20 anni il numero di voli salirà a 16,9 milioni all´anno: in altri termini, nel 2030 il numero di voli che attraverserà l´Europa sarà pari al numero degli abitanti di Pechino. La sfida? Fare in modo che i voli si svolgano senza intoppi e che siano sicuri e puntuali. Il problema? Il sistema di gestione del traffico aereo è arcaico e alcune delle tecnologie di base impiegate risalgono agli anni ´50. La soluzione? Modernizzare lo spazio aereo europeo per creare un sistema di controllo paneuropeo del traffico aereo (il Cielo unico) ovvero, da un mosaico frammentato di 27 spazi aerei nazionali, un sistema paneuropeo coerente di gestione del traffico aereo che permetta: a) di triplicare la capacità dello spazio aereo; b) di decuplicare la sicurezza; c) di ridurre del 10% l´impatto ambientale; d) di ridurre del 50% i costi di gestione del traffico aereo. Realizzazione del Cielo unico - Commissione europea, Stati membri, Eurocontrol, Sesar e il settore dell´aviazione.  
   
 

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