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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Novembre 2011
 
   
  GIORNATA UMBRA ENERGIA; AIUTI PER DI 20,6 MLN DI EURO A IMPRESE E ENTI LOCALI PER RISPARMIO ENERGETICO, ENERGIA DA RINNOVABILI E ECOINNOVAZIONE

 
   
   Perugia, 28 novembre 011 - È stata quasi interamente dedicata alle azioni di sostegno attivate dalla Giunta regionale dell´Umbria per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per il risparmio energetico la "giornata umbra dell´energia" che si è tenuta il 25 novembre, a Perugia, a cui hanno partecipato anche gli assessori regionali all´ambiente, Silvano Rometti, e allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi. L´incontro, concluso dall´intervento della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, è stato anche l´occasione per fare il punto sull´attivazione dei Fondi comunitari del "Por Fesr" 2007-2013 relativi all´Asse Energia e per presentare quattro nuovi bandi rivolti a enti pubblici e imprese per una somma complessiva di aiuti superiore ai 20 milioni di euro. In particolare, per i bandi rivolti agli enti locali e finalizzati all´utilizzo di energia elettrica negli edifici pubblici dei Comuni e per l´efficienza energetica nella pubblica illuminazione sono stati stanziati, rispettivamente, incentivi per 4 milioni di euro e 6,6 milioni di euro (di cui 5 milioni per progetti presentati da Comuni sopra i cinquemila abitanti). Per gli altri due bandi che compongono il cosiddetto "pacchetto verde", rivolto alle imprese e finalizzato alla ecoinnovazione e alla competitività dell´Umbria, le risorse a disposizione delle aziende dei settori manifatturiero, costruzioni, commercio e trasporto per "la sostituzione di amianto con impianti fotovoltaici", ammontano a 6 milioni di euro. Mentre per il bando "per l´efficienza energetica e l´uso razionale dell´energia", finalizzato a promuovere una maggiore diffusione degli impianti di produzione di energie rinnovabili e dei sistemi certificati per la gestione dell´energia, gli aiuti, gli aiuti rivolti a imprese che investono per l´efficienza energetica e la riduzione dei consumi di energia, ammontano a 4 milioni di euro. Ai due provvedimenti del "pacchetto verde" - è stato annunciato durante il convegno - si aggiungerà a breve un nuovo bando per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie nel campo del "green business" per ulteriori 3 milioni e mezzo di euro. "Abbiamo sviluppato gli assi fondamentali delle strategie regionali che andranno a governare per il prossimo futuro le politiche energetiche dell´Umbria - ha detto l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti - e ciò in piena attuazione degli indirizzi che caratterizzano il programma di legislatura. Ma fra gli impegni che ci siamo assunti - ha proseguito - non c´è solo quello di dettare regole per il settore e quindi disciplinare criteri, localizzazioni e procedure per la realizzazione degli impianti. Ci siamo assunti anche l´onere di far sì che queste indicazioni potessero sostanziarsi in interventi concreti sul territorio, attraverso la messa a disposizione di risorse certe che accompagnassero enti, imprese e cittadini verso una nuova fase di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile". "L´incontro di oggi - ha concluso l´assessore Rometti - va proprio in questa direzione, in quanto chiama a confronto tutti i soggetti interessati su provvedimenti a sostegno di un settore che ha bisogno di crescere e che può aiutare l´Umbria ad essere più competitiva". Innovare e rendere maggiormente competitivo il sistema umbro delle imprese è, per l´assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, l´obiettivo dei bandi che compongono il "pacchetto verde" approvato dalla Giunta regionale e che prevede misure articolate e innovative nel campo del risparmio energetico, della produzione di energia da rinnovabili e dell´ecoinnovazione. "L´impiego di tecnologie a basso impatto ambientale, l´attenzione ad uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile, insieme alla riduzione dei consumi, rappresentano infatti fattori determinanti per la possibile uscita dalla crisi e per il rilancio dell´economia. I bandi che abbiamo predisposto, e che verranno a breve pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria - ha proseguito Riommi -, mettono a disposizione delle imprese risorse significative per la realizzazione degli interventi, ciò in coerenza con le indicazioni strategiche contenute nel Piano triennale per le politiche industriali dell´Umbria e con le politiche regionali in materia di energia. Una filosofia di azione, finalizzata al migliore utilizzo dei fondi a disposizione e alla integrazione di misure, risorse e politiche, che proseguirà anche con il terzo bando, che stiamo predisponendo e che andrà a completare il Pacchetto verde". Aprendo i lavori della giornata la coordinatrice regionale all´ambiente e all´energia, Ernesta Maria Ranieri, ha evidenziato come attraverso gli appuntamenti a cadenza mensile, come quello odierno, dedicati ai diversi aspetti connessi al tema dell´energia, "la Regione sta realizzando un percorso di confronto e di approfondimento per costruire la nuova Strategia regionale energetico ambientale 2020. Il tema dell´energia va infatti affrontato - ha detto Ranieri - in modo ampio, tenendo conto della relazione con le tematiche ambientali, delle implicazioni connesse agli obblighi internazionali in materia di emissioni inquinanti e quindi delle potenzialità di crescita economica che offre. Sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale che assicuri un equilibrio tra produzione e capacità di carico del territorio e dell´ambiente, riduzione dell´intensità energetica e crescita della ´green economy´ attraverso il consolidamento di filiere industriali ed agricole - ha aggiunto Ranieri - sono i temi strategici della nuova politica energetica regionale per concorrere agli obiettivi e ed ai vincoli della Strategia europea 2020". "L´emanazione dei bandi del Pacchetto verde - ha detto il coordinatore regionale imprese e lavoro, Luigi Rossetti - rappresenta l´attuazione di una strategia di applicazione operativa della ´green economy´ in un contesto di politiche industriali orientate a valorizzare le opportunità connesse alle nuove tecnologie e agli sviluppi che queste possono avere nei confronti del sistema delle imprese umbre. Inoltre - ha aggiunto - rappresenta una risposta anche dal punto di vista degli investimenti delle imprese sui temi della compatibilità e sostenibilità ambientale della produzioni cui, in via integrata, vengono applicate anche misure e strumenti finalizzati alla riduzione delle emissione di C02 in atmosfera, per accrescere l´efficienza energetica dei siti produttivi e, da ultimo, all´abbinamento con interventi a sostegno della produzione da fonti rinnovabili, applicando un approccio innovativo coerente con il programma di legislatura". "Quello dell´energia - ha ricordato il direttore regionale alla programmazione e innovazione, Lucio Caporizzi - è uno dei quattro Assi prioritari del programma comunitario Por Fesr 2007-2013, a cui sono destinati 52,2 milioni di euro pari al 15% dell´intero Por. Gli interventi previsti riguardano attività di animazione, ricerca, sviluppo tecnologico e investimenti nel settore delle fonti rinnovabili e dell´efficienza energetica rivolti a imprese e enti pubblici. Lo sviluppo della ´green economy´ - ha poi aggiunto Caporizzi - è uno degli aspetti più qualificanti del programma di governo regionale e attraverso i fondi comunitari si vuol dare attuazione ad una serie di misure che rappresentano anche uno sbocco produttivo per molte imprese finalizzato all´uscita dalla stagnazione economica in atto. La Giunta regionale - ha concluso - ha recentemente ha adottato le linee programmatiche per l´utilizzo dei fondi residui dell´Asse Energia del Por Fesr e oggi sono stati presentati i bandi di prossima pubblicazione". La scheda. La situazione energetica dell´Umbria presenta un bilancio energetico regionale a saldo negativo, con una produzione/consumo da fonti rinnovabili leggermente superiore alla media nazionale (6,2% rispetto al 5,3%), con un diverso grado di potenzialità di sviluppo per le diverse fonti: molto limitato per l´idroelettrico ed il geotermico, contenuto per il fotovoltaico a terra, maggiore per eolico e biomasse. Nell´ambito della Strategia regionale per la produzione di energia da fonti rinnovabili 2011-2013, approvata nel luglio scorso, si stabilisce l´obiettivo di crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili al 2013, in attesa della assegnazione definitiva, da parte del Ministero, del "burden sharing" (ovvero della ripartizione fra regioni della quota assegnata all´Italia al 2020 per la produzione di tale energia). Tale obiettivo viene fissato ad un incremento, nel periodo 2012-2013, del +12% (circa +6% su base annua), analogamente a quello che ha caratterizzato il biennio 2010-2011 e pari - in termini assoluti - ad un incremento di circa 200 Gwh. Obiettivo possibile e tale che, solo se mantenuto come trend nel periodo, può consentire il raggiungimento dell´obiettivo finale, al 2020, che molto probabilmente sarà dato all´Umbria. Il Decreto ministeriale del "burden sharing", la cui pubblicazione risulta ormai imminente, ipotizza, infatti, per l´Umbria, al 2020, un raddoppio della produzione attuale di energia da fonti rinnovabili. Se pure nel quadro delle regioni la posizione dell´Umbria è in una situazione di vantaggio, peggiore solo a Trento, Bolzano e Piemonte grazie alla significativa produzione idroelettrica, l´obiettivo che verrà dato si profila molto impegnativo perché, per poter essere raggiunto, non può limitarsi solo ad una produzione di energia elettrica ma deve necessariamente coniugarsi con una progressiva e significativa produzione di energia termica da fonti rinnovabili e con una progressiva, ma costante, riduzione dei consumi. Particolarmente importante sarà, al riguardo, il ruolo giocato della declinazione dei temi energetici in ambito urbano, con particolare riferimento alle questioni della mobilità alternativa e dell´efficienza energetica in edilizia. Proprio per questo, nel corso del 2012, si dovrà promuovere la diffusione dello strumento - obbligatorio - della Certificazione energetica, anche intervenendo con specifiche disposizioni regionali da coordinare con la certificazione di sostenibilità ambientale prevista, in forma volontaria, dalla L.r. 17/2008.  
   
 

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