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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Novembre 2011
 
   
  CINEMA: ZANUSSI, CON BERLUSCONI SVANISCE ILLUSIONE POPULISTA IMPERANTE IL CINEMA ITALIANO? SEMPRE TROPPO POCO ESPORTABILE. SOPRAVVIVE SOLO A SE STESSO. L’ULTIMO MORETTI L’ECCEZIONE

 
   
  Terni, 28 novembre 2011 – “Berlusconi ha sempre suggerito agli italiani che la vita facile sia possibile: ma non è affatto vero!” E’ il parere del regista Krzysztof Zanussi – presidente onorario del festival Popoli e Religioni – Umbria Int. Film Fest – in questi giorni a Terni in occasione della settima edizione della kermesse umbra. Il cineasta, dopo aver annunciato che “la sceneggiatura del mio nuovo film è finalmente pronta. Presto inizieranno le riprese in Polonia”, ha tra l’altro reso noto che la casa di produzione di Elda Ferri, assieme alla Rai parteciperanno alla realizzazione di questo suo nuovo lavoro cinematografico, dal titolo Il Corpo Estraneo, una co-produzione che dovrebbe impegnare anche società russe e polacche. “È un film a difesa delle donne dal cattivo femminismo – dice il regista- Il femmini­smo è infatti come il colesterolo: c’è quello buono e quello catti­vo. Io sono contro quello cat­tivo”. Il film racconta le vicissitudini di un giovane italiano impiegato in una multinazionale “che viene preso di mira dalle dirigenti che non accettano e non capiscono il suo essere cattolico. Cade quindi vittima di un vero e proprio mobbing femminile. Chi ha detto, infatti – sottolinea il regista- che a fare mobbing siano solo gli uomini?”. Un film provocazione, come lui stesso dice, e come del resto lo è anche il suo parere sull’attuale proposta del cinema italiano: “In realtà ho poco da dire sul cinema italiano d’oggi. E’ sempre così poco esportabile. L’ultimo film di Nanni Moretti ha potuto contare sul tema ‘papalino’ per incontrare un interesse nazionale di sufficiente respiro. Le altre commedie – sostiene il regista- tutti piccoli film che sopravvivono solo al pubblico italiano”. E, ancora sulla attuale situazione politica italiana: “Un passo avanti verso la verità – dice – Era ora che svanisse l’illusione populista imperante. Berlusconi è un grande imprenditore, si, ma ha fatto il grande sbaglio di calpestare i rituali della politica europea. Inoltre, ha anche gettato uno straccio di superficialità sulla grande cultura italiana. E, diciamolo, quella sua amicizia con i dirigenti russi mi ha sempre trovato molto, ma molto perplesso!”  
   
 

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