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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Novembre 2011
 
   
  LOMBARDIA: PER MALATI CRONICI TELEMEDICINA E LETTI TECNICI NUOVA RETE DI FUNZIONI TERRITORALI DELL´OSPEDALE VIA A UN MONITORAGGIO COSTANTE PER ABBATTERE COSTI IMPROPRI

 
   
  Milano, 28 novembre 2011 - Per il 2012 sono previsti in Lombardia 126.000 pazienti cronici. Di rado, tuttavia, viene effettuato un monitoraggio su questi malati che, spesso, hanno un percorso dinamico - e non lineare - nella cronicità. Con l´utilizzo della telemedicina potrebbero essere curati in posti letto ´tecnici´ invece che in quelli ospedalieri, con un decisivo risparmio di risorse e quindi con un contenimento dei costi impropri. E´ la tesi illustrata il 25 novembre dall´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, intervenuto alla giornata di studio ´Il governo della continuità Ospedale-territorio: quali condizioni per una gestione efficace del paziente subacuto e della cronicità?´, ospitata all´Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, a Milano. Tra i partecipanti, Pasquale Cannatelli, direttore generale Azienda Opsedaliera Niguarda Ca´ Granda Milano, Sergio Harari, direttore Unità Operativa di Pneumologia, Ospedale San Giuseppe di Milano, e altri direttori tecnici e operatori del settore Sanità. Sviluppare Una Rete Di Funzioni - L´assessore Bresciani, dati alla mano, ha sottolineato che, a fronte di un costo di 800-1.000 euro di un letto ospedaliero, il letto ´tecnico´ può arrivare al massimo a 190 euro. ´Da sempre - ha detto - puntiamo alla razionalizzazione dei costi e quindi all´abbattimento di quelli impropri. Nelle prossime settimane la Giunta regionale esaminerà le nuove regole che intendiamo introdurre per un miglioramento continuo della qualità del sistema sanitario e per lo sviluppo del sistema, le cui linee guida sono state condivise con tutti i soggetti interessati e, anche, con i cittadini. Questo sviluppo in chiave federalista è incentrato sulla sussidiarietà orizzontale e verticale e ha tra i suoi punti qualificanti una proposta di cambio culturale: bisogna pensare alla funzione territoriale di un ospedale e quindi, appunto, alle sue funzioni che, una volta diventate ´nodi´, si inseriscono proprio in una nuova rete ´di funzioni´, analoghe e sinergiche, e non più di strutture´. I Pazienti Sub-acuti - Nel corso del suo intervento l´assessore regionale si è anche soffermato sui bisogni dei pazienti sub-acuti e sulla necessità di cure, anche su questo fronte introducendo un ´cambio di orizzonte culturale´: in questo caso si rivelerebbe decisiva la partecipazione del paziente al suo processo di stabilizzazione. Risulta quindi determinante il passaggio dai letti ospedalieri, onerosi e non strategici, a quelli ´tecnici´, più economici ma anche più efficaci, perché adatti all´invio e alla ricezione di dati che consentono un monitoraggio costante.  
   
 

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