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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
 
   
  AGRICOLTURA FVG: PER LA NUOVA PAC L´AGEA REGIONALE

 
   
  Castions di Strada - Anche attraverso l´analisi delle prospettive del mondo rurale sviluppata alla luce degli orientamenti comunitari per i prossimi anni, l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, ha tratto lo spunto per indicare agli agricoltori la strada da percorrere al fine di far compiere al settore primario del Friuli Venezia Giulia un ulteriore salto di qualità. Oltre quella crisi dalla quale il sistema agroalimentare, anche quello regionale, sembra oramai proiettato. Violino ha tratto le conclusioni all´affollatissimo convegno ´Agricoltura: orientamenti per il futuro´, che si è tenuto nella sala San Carlo, a Castions di Strada, organizzato dall´Associazione Gruppo 3P Castionese e dall´Assoagrofor-fvg, l´Associazione agronomi e forestali, per ribadire che la Pac, la Politica agricola comunitaria, anche per il settennio che inizierà nel 2014, cioè la ´nuova Pac´, sarà orientata in termini conservativi. E verrà indirizzata a cauti e graduali cambiamenti, non certo epocali, ma determinati esclusivamente dalla contrazione delle risorse che la Ue metterà a disposizione del settore rurale e, contemporaneamente, di quello forestale. Che in futuro saranno accomunati. Mentre alle Regioni con potestà autonoma, come il Friuli Venezia Giulia, sarà data la possibilità di predisporre ´mini Piani di sviluppo rurale´ all´interno del Psr generale, per l´assegnazione di forme di sostegno ai giovani agricoltori, alle piccole aziende, alle aree montane, alla filiera corta. Inoltre, il Psr non sarà più caratterizzato da Assi di intervento, bensì da 6 Priorità all´interno di 3 Obiettivi inerenti la competitività, la gestione sostenibile, lo sviluppo equilibrato del territorio rurale. Questo, perché all´interno della Comunità è prevista la contrazione delle somme a disposizione per il settore primario 6 per cento: passeranno così dal 39 al 36 per cento dell´intero bilancio della Ue. Questi dati sono stati illustrati da Federica Cisilino, della sede regionale Inea (Istituto nazionale di economia agraria) e introdotti da Francesco Miniussi, della direzione centrale delle Risorse Rurali Agroalimentari e Forestali. Mentre i motivi del convegno, e le potenzialità di sviluppo dell´agricoltura nel castionese, erano stati esplicitati da Marco Stocco, presidente del locale Club 3P, e da Luca Gargioli, del Consorzio di bonifica Bassa Friulana. Alla luce delle considerazioni sugli orientamenti comunitari, è necessario fin d´ora definire le priorità. Non solo, ma, secondo Violino, è indispensabile concretizzare strategie che consentano di valorizzare le potenzialità esistenti e insite nel tessuto rurale e agroalimentare del nostro territorio e della nostra gente. Per esempio, è giusto parlare di prodotti rurali a Km 0. Ma questa potenzialità molto condivisa dai consumatori è finora stata valorizzata soltanto in minima parte. Basti pensare che, ha puntualizzato l´assessore, a Lignano e a Grado ci sono ancora spazi infiniti di collocazione, non solo per i prodotti rurali del territorio rivierasco, ma anche per i vini e i prodotti agroalimentari di pregio. Così come a Trieste, per l´assessore, anche alla luce delle esperienze maturate di recente con il marchio Tipicamente Friulano, c´è attesa per le eccellenze della nostra ruralità. Che cosa manca allora per un rilancio definitivo e reale dell´agricoltura regionale? Che cosa serve per fare sì che il settore primario del Friuli Venezia Giulia, come in passato, abbia maggiore considerazione da parte del Governo centrale e dell´Europa comunitaria, ma anche dei mercati internazionali? Occorre, secondo Violino, che siano gli stessi agricoltori a essere protagonisti del Rinascimento dell´agricoltura regionale. Perché se, com´è emerso dagli interventi al convegno, si richiede per esempio la messa in rete degli essicatoi di cereali per un´offerta sui mercati più omogenea e consolidata, occorre che siano gli stessi imprenditori agricoli a mettersi in relazione. Ad associarsi, o a creare forme cooperative che debbono assolutamente partire dal basso. Essere ideate e sostenute direttamente dal mondo rurale. Per evitare il perpetuarsi di esperienze che anche nel Friuli Venezia Giulia non hanno avuto buon fine. Quanto alla Pac, alle sue prospettive, per Violino è opportuno che il mondo rurale sappia progredire ed evolversi, sappia fare sistema proprio per poter fruire al massimo delle opportunità, dei sostegni comunitari. La Pac 2014/2021 avrà per il Friuli Venezia Giulia il valore di 230 milioni di euro. Occorre dunque una collaborazione forte tra gli imprenditori agricoli, le associazioni, le organizzazioni del mondo rurale, con il sostegno dell´intera categoria, per porre la Regione nelle condizioni di programmare in modo efficace la sua politica di sviluppo del settore primario. Non ultima, ha rilanciato l´assessore Violino nel concludere, la regionalizzazione dell´Agea, l´organismo pagatore dello Stato anche per i fondi comunitari. Perché una delle caratteristiche della nuova Pac, a fronte della contrazione delle risorse, sarà quella di accresciute forme di verifica rispetto ai finanziamenti. Che, nell´impossibilità di tenere l´intero territorio continentale sotto controllo, si tradurrà nel rallentamento e nella complicazione delle procedure di accesso ai benefici. A farne le spese saranno ancora una volta gli agricoltori. La soluzione di Violino? La regionalizzazione dell´Agea per consentire, attraverso lo snellimento della burocrazia e la velocizzazione delle procedure che la Direzione centrale della Regione ha già dimostrato, una più rapida fruizione dei contributi da parte dei beneficiari.  
   
 

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