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Notiziario Marketpress di
Martedì 29 Novembre 2011 |
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LA POLITICA DI COESIONE DELLŽUNIONE EUROPEA Ž SEMINARIO IN REGIONE MARCHE
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Ancona, 29 Novembre 2011 - Futuro, innovazione, integrazione. LŽeuropa nel 2020, al termine del nuovo periodo di programmazione, che prende avvio nel 2014. Se ne e` parlato il 25 novembre allŽincontro annuale della Politica Regionale Unitaria (P.r.u.). Un evento che ha la finalita` di fornire informazioni sui Fondi comunitari gestiti dalla Regione, anche attraverso la presentazione di case-studies e di buone pratiche avviate. Un appuntamento a cui ha preso parte una platea vasta di interlocutori istituzionali, economici e sociali. Quest``anno l``attenzione e` stata incentrata sulle priorita` della Politica di Coesione dell``U.e., in vista degli obiettivi di Europa 2020. Hanno preso parte allŽevento, il vice presidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, lŽassessore al Lavoro, Marco Luchetti, docenti universitari, esperti e tecnici regionali, ministeriali e della Commissione europea. Ha presieduto i lavori il segretario generale della Regione Marche e presidente del Comitato per la P.r.u., Mario Conti. ŽCŽe` bisogno di unŽintegrazione virtuosa, sia tra gli interventi dei vari fondi strutturali, sia tra le articolazioni amministrative che li gestiscono. Integrazione tanto piu` necessaria e utile nella fase attuale, in cui si comincia a delineare la programmazione 2014-2020. LŽeuropa ci chiede di concentrare le risorse su pochi, selezionati fattori strategiciŽ, ha detto Petrini. LŽattuazione della P.r.u., la politica di coesione e il budget per il periodo 2014 Ž 2020, il contributo dellŽItalia alla futura coesione europea, gli orientamenti strategici ŽMarche 2020Ž, il piano per attivita` produttive e lavoro, la messa in rete di tutte le attivita` inerenti lŽinnovazione nel sito www.Marcheinnovaizone.it (esperienza unica nel panorama nazionale ed europeo), sono stati gli argomenti al centro del dibattito. ŽIl nuovo periodo di programmazione si affaccia su di unŽEuropa diversa da quella che si auspicava. Oggi lŽEuropa fa fatica, sia nellŽeconomia, sia nelle istituzioni. Riemergono gli interessi nazionali, mentre cŽe` lŽesigenza di maggiore collaborazione e omogeneita`. CŽe` lŽesigenza di un nuovo modello di sviluppo, sostenuto da politiche europee che siano meno burocratiche e piu` attente alla sostanza. La sfida piu` importante e` investire e crescere nel capitale umano e socialeŽ, ha detto Luchetti, concludendo i lavori. |
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