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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Gennaio 2007
 
   
  IL REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO AFFLIGGE 2,5 MILIONI DI ITALIANI. 19 ILLUSTRI RELATORI PER IL PRIMO MEETING INTERNAZIONALE EGS (ENDOGASTRIC SOLUTIONS) SI CONFRONTERANNO SULLE NUOVE PROCEDURE ADOTTATE E SUI RISULTATI FORNENDO LA PRIMA CASISTICA EUROPEA.

 
   
  Venezia, 22 gennaio 2007 - Sabato 20 gennaio 2007 si è svolto all´Hotel Danieli il primo Meeting Internazionale sulla patologia che affligge milioni di persone in Italia e all´estero. Tre i relatori di spicco: il Professor Guy-bernard Cadière, M. D. , Ph. D. , Chief of Gastrointestinal Surgery, Saint Pierre Hospital, Bruxelles, Belgio; il Professor Riccardo Rosati, titolare della Cattedra di Chirurgia Generale, Universita´ degli Studi di Milano, Responsabile U. O. Chirurgia Generale e Mininvasiva, Istituto Clinico Humanitas; il Dottor Alessandro Repici, Responsabile del Servizio di Endoscopia Digestiva presso l´Istituto Clinico Humanitas di Milano; Un importante Ospite d’Onore: Eddie Mercks, il grande campione belga di ciclismo (ha vinto 525 gare) che è stato toccato da vicino da questo problema ed aprirà la Cena di Gala a Palazzo Donà delle Rose con un interessante intervento. La malattia da Reflusso Gastro-esofageo (Mrge) consiste nel reflusso di contenuto gastrico verso l´esofago, con una frequenza tale da interferire con la qualità della vita della persona affetta. La Mrge è causata dal decadimento anatomico della barriera anti-reflusso e dal suo componente principale, la valvola Gastro-esofagea (Vge). In un individuo sano, il tessuto alla base dell´esofago si piega su se stesso nell´entrare nello stomaco, creando un angolo denominato angolo di His. Questo è formato da un doppio strato di tessuto muscolare che funge da valvola appoggiandosi contro la curva minore dello stomaco; durante la deglutizione, tale valvola (Vge) si apre e si richiude al fine di prevenire il reflusso del contenuto gastrico verso l´esofago. La dilatazione dello stomaco, un aumento continuo della pressione intragastrica (spesso dovuto a gravidanza oppure obesità), possono causare un allentamento della muscolatura all´altezza della giunzione gastro-esofagea, con conseguente perdita dell´angolo di His e quindi della continenza della valvola. La barriera anti-reflusso perde quindi efficacia e lo stomaco diventa incontinente. Il reflusso di acidi gastrici, bile, enzimi e agenti caustici, causa irritazioni che possono portare ad erosioni e ulcere della mucosa esofagea. In casi gravi, che sono circa il 10% dei pazienti affetti da reflusso, l´epitelio esofageo può venire progressivamente sostituito da quello intestinale. La presenza di questo nuovo epitelio rappresenta una condizione pre-cancerogena denominata esofago di Barrett, ed espone al rischio di adenocarcinoma dell´esofago. Trattamenti tradizionali - La terapia medica o l´intervento chirurgico sono le due metodologie di cura di comprovata efficacia. La prima si basa sull´assunzione di farmaci che combattono la produzione di acido a livello gastrico, togliendo al materiale che ritorna in esofago le caratteristiche dannose per la mucosa esofagea. Questo approccio tratta i sintomi della Mrge, ma non la causa. La terapia è quindi a lungo termine e comporta generalmente regimi alimentari e restrizioni nello stile di vita del paziente. L´intervento chirurgico di fundoplicatio laparoscopica secondo Nissen, pur se in maniera invasiva, mira a ricostruire la naturale barriera anti-reflusso, approcciando così direttamente la causa della malattia, ed è effettuato nei centri che, come Humanitas, hanno un´elevata esperienza di Chirurgia Laparoscopica. In particolare il team dell’Humanitas, composto dal Prof Rosati e dal Dott Repici, ha al momento la maggiore esperienza italiana, e tra le maggiori in Europa, nell’utilizzo di questo nuovo dispositivo per il trattamento mininvasivo del reflusso. L´ampia diffusione del Reflusso Gastro-esofageo, e la richiesta a gran voce da parte dei pazienti per un trattamento a lungo termine che richiedesse una minor invasività rispetto all´approccio chirurgico, hanno portato negli ultimi anni allo sviluppo di numerose tecnologie endoscopiche dedicate al trattamento della Mrge. Grazie ad una migliore comprensione anatomica della valvola Gastro-esofagea, solo di recente è stata data maggiore attenzione alla stessa, quale componente principale della barriera anti-reflusso. La procedura di Fundoplicatio Endoluminale (Elf) con il dispositivo Esophyx si pone tra la terapia medica e l’intervento chirurgico, restaurando la normale geometria della giunzione gastro-esofagea e ricreando il naturale meccanismo di valvola unidirezionale necessario a fermare il reflusso. Procedura di Fundoplicatio endoluminale con Esophyx - La Fundoplicatio Endoluminale con Esophyx (Elf) si basa sui principi della procedura chirurgica, proponendosi di portare benefici analoghi riducendo piccole ernie jatali, ricreando l´angolo l´angolo di His e restaurando così la valvola Gastro-esofagea. Le differenze fondametali rispetto alla chirurgia tradizionale si riscontrano in una procedura endoscopica non invasiva che viene effettuata attraverso il cavo orale, e che non richiede incisioni di alcun tipo. Nell´emulare i principi di Nissen per via laparoscopica, la tecnica Esophyx è intesa a ridurre l´invasività, consentire tempi di recupero più rapidi, ed essere più versatile. Il dispositivo è stato disegnato per rilasciare punti di fissaggio multipli al fine di creare una valvola robusta e duratura. La procedura di Elf può essere adattata al singolo paziente e alla sua particolare anatomia. Gli esami istologici degli studi pre-clinici confermano che Esophyx è in grado di creare una valvola che incorpora la parete muscolare del fondo dello stomaco, la quale si fonde attraverso lo sviluppo di collagene tra i due strati della plica. E´ stato inoltre possibile dimostrare che i legamenti freno-esofagei sono incorporati all´interno della valvola, stabilizzandola e aumentandone la tenuta ancorandola al diaframma. In base ai risultati dei primi dati clinici, la procedura Esophyx sembrerebbe inoltre ridurre eventi sfavorevoli comuni all´approccio chirurgico quali disfagia, dolore e tempi di guarigione. Esophyx dunque, qualora lo studio clinico europeo in fase di completamento dovesse confermare gli eccellenti risultati evidenziati nella prima sperimentazione clinica su un piccolo gruppo di pazienti, potrebbe diventare una valida alternativa all´approccio chirurgico e farmacologico, di cui si propone di duplicarne gli ottimi risultati clinici. Al tempo stesso, essendo una procedura molto meno invasiva, si rivolge anche a molti pazienti sotto trattamento farmacologico che potrebbero beneficiare di un trattamento di effettiva riparazione anatomica. .  
   
 

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