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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
 
   
  DISTRETTI TECNOLOGICI IN TOSCANA, UN CONCENTRATO DI INNOVAZIONE

 
   
  Firenze, 29 novembre 2011 – La globalizzazione in corso della conoscenza e dei mercati, così come il perdurare di una crisi dovuta ad un eccesso di finanza rispetto all’economia reale, richiedono uno scatto di competitività anche alla Toscana, che non può più accontentarsi solo di punti di forza tradizionali quali turismo, artigianato ed agricoltura, né limitarsi al consolidamento delle industrie mature (es. Siderurgia, meccanica, chimica, ecc.). Senza industrie innovative e senza nuovi settori ad elevata intensità tecnologica diventa arduo rilanciare una crescita che consenta l’aumento del reddito disponibile e posti di lavoro qualificati. Rispetto al passato occorre dunque essere più selettivi, concentrare le risorse pubbliche e private in un numero limitato di progetti, che nel Prs vengono chiamati “Progetti integrati di sviluppo” (Pis) e che spesso comportano l’attivazione di un sistema a rete tra ricerca, una o più imprese capofila, indotto o reti di Pmi, servizi del terziario. In totale sono previsti 22 progetti integrati di sviluppo, di cui 5 sono appunto i distretti tecnologici regionali: distretto Ict, tecnologie delle telecomunicazioni e robotica, distretto scienze della vita, distretto tecnologie per i beni culturali e la città sostenibile, distretto tecnologie per le energie rinnovabili, distretto tecnologie ferroviarie, per l’alta velocità e la sicurezza delle reti. In particolare il distretto per le tecnologie ferroviarie, l’alta velocità e la sicurezza delle reti coinvolge 3 università (Firenze, Pisa, S.anna), Cnr di Pisa e 4 imprese (Ecm, Thales, Argos engineering, Cabel costruzioni elettroniche). La presidenza del distretto è stata affidata ad Ansaldobreda. Il Distretto, che ha per mission la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale, servirà anche per consolidare una filiera produttiva che contempla la produzione di rotaie, di materiale rotabile e di sistemi di segnalamento, coinvolgendo anche il centro di dinamica sperimentale dell’Osmannoro, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria con sede a Firenze, la rete di centri di ricerca e università. I distretti tecnologici sono per la Regione una leva fondamentale per gli obiettivi di lavoro e sviluppo, binomio fondamentale nel quadro delle politiche definite dal nuovo Prs e che vedono al centro il rilancio del manifatturiero. I distretti tecnologici non sono organismi dotati di fisionomia giuridica ma aggregazioni di imprese su base territoriale, collegate con enti di ricerca e istituzioni focalizzate nella promozione delle eccellenze di settori ritenuti strategici per l’economia toscana. Attraverso i distretti e per tramite dei poli di innovazione che ne costituiscono il braccio operativo la Regione sostiene le eccellenze e gli obiettivi di qualità e innovazione indispensabili a rendere il sistema produttivo toscano competitivo nella sfida su scala europea. Il primo appuntamento è la predisposizione del programma strategico di sviluppo di ogni distretto. Entro il 2011 è previsto un bando nazionale del Miur per i distretti tecnologici a cui occorrerà concorrere. Entro il 2011 è inoltre previsto anche il bando unico della Toscana per progetti di ricerca industriale riservato ad imprese (grandi e Pmi), nonché organismi della ricerca. Altre opportunità possono derivare da fondi per la ricerca, fondi settoriali (es. Ricerca sanitaria, energie rinnovabili), fermo restando la necessità di perseguire un fund-raising di risorse sia pubbliche che private.  
   
 

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