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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
 
   
  BURGO: IMPEGNO DELLA GIUNTA ABRUZZESE PER I LAVORATORI

 
   
  Pescara, 29 novembre 2011 - L´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo,interviene in merito alla situazione dei lavoratori della Burgo, in relazione all´ordine del giorno presentato in Consiglio Regionale."l´ulteriore deroga di 8 mesi alla Cassa integrazione per i lavoratori Burgo, era stata concessa grazie all´ottimo lavoro svolto dall´assessore Gatti su sollecitazione mia e del sindaco di Chieti, Di Primio, preoccupati per la difficile situazione in cui versano i dipendenti della Cartiera di Chieti scalo. Con questo provvedimento straordinario concesso dal Cicas (Comitato d´intervento per le crisi aziendali) - spiega ancora Febbo - a seguito dei numerosi tavoli che si sono svolti presso il Ministero del lavoro, e che hanno visto il forte interessamento anche del senatore Di Stefano, trovava la sua motivazione solo ed esclusivamente sull´implementazione del progetto In.te per il quale, questo era l´impegno di tutti, erano necessari ancora alcuni mesi. In questo modo sarebbe stato scongiurato il licenziamento dei lavoratori che avrebbero trovato così una nuova collocazione. Lo stesso assessore Gatti lo aveva garantito personalmente su un progetto che comunque doveva essere concretizzato. A dimostrazione del fatto che tutte le parti avevano assicurato l´impegno affinché questo percorso andasse in porto al più presto, ci sono i verbali dei numerosi incontri che sono stati organizzati in questi mesi. Le promesse però non si sono tradotte in fatti concreti. Nell´ultimo Consiglio regionale, con una richiesta strumentale, è stato presentato un ordine del giorno che impegna il presidente Chiodi a chiedere un´ulteriore proroga della Cassa integrazione. Ma Chiodi non può chiedere nulla, giacché spetta alla Burgo fare questa richiesta. Nonostante le motivaizoni siano state spiegate anche ai firmatari dell´ordine del giorno, questi continuano nella linea strumentale, decidendo di non ritirare il provvedimento. Si tratta quindi di una richiesta non tecnicamente possibile, e senza presupposti normativi per realizzarla. Nessun Governo - spiega ancora Febbo - potrà mai concederla perché una simile deroga darebbe la stura a centinaia di migliaia di aziende italiane che si trovano nella stessa situazione, con conseguenze facilmente immaginabili. Tant´è che le stesse organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl), che conoscono bene la situazione, non hanno presentato nessuna richiesta in tal senso essendo consapevoli che non è una strada percorribile ma, al contrario, un modo per non voler risolvere la vertenza. Chi si fa portavoce di questa situazione lo fa solo ed esclusivamente per giocare sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie.Ci saremmo aspettati un atteggiamento più responsabile da chi ricopre incarichi pubblici e dovrebbe rappresentare e difendere le istanze di tutta la collettività ma soprattutto lavorare per cercare percorsi compatibili con le norme vigenti.Ribadisco il massimo impegno del sottoscritto, del Presidente Chiodi e dell´intera Giunta affinché si trovi al più presto una soluzione positiva a questa vicenda, con progetti percorribili e concreti".  
   
 

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