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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
 
   
  “CRONACA DI UNA LEGGE CHE CI DIFENDE DAL DOLORE. LA LEGGE 38/10, LA PIÙ EVOLUTA D’EUROPA”DI MARCO FILIPPINI, MANUELA MARIA CAMPANELLI

 
   
  Milano, 1 dicembre 2011 - La Legge 38 del 15 Marzo 2010, “Disposizioni per garantire l´accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, costituisce una svolta epocale nel panorama sanitario italiano e, al tempo stesso, un grande segno di civiltà: rappresenta il punto più alto nell’affrontare il problema della sofferenza da parte delle Istituzioni, raggiunto con una rara congiuntura d’intenti in cui anche la politica italiana ha dato un significativo contributo bipartisan realizzato in tempi relativamente veloci.Il libro “Cronaca di una legge che ci difende dal dolore. La Legge 38/10, la più evoluta d’Europa”, scritto da Marco Filippini e Manuela Maria Campanelli, si propone di ricostruire la storia del provvedimento che ha finalmente riconosciuto al dolore cronico la dignità di vera malattia, garantendo a tutti gli italiani il diritto a un accesso uniforme alle cure e a una maggiore appropriatezza terapeutica. Edita dal Gruppo 24 Ore nell’ambito della collana “I libri del Sole 24 Ore Sanità”, l’opera ripercorre il lungo cammino culturale e normativo che, superando resistenze mentali, pastoie burocratiche e difficoltà organizzative, ha portato al varo dell’innovativa Legge 38. Un viaggio attraverso le tappe fondamentali e i numerosi protagonisti – politici, clinici, associazioni di volontariato e anche alcuni Pontefici - che, con il loro impegno, hanno creato i presupposti di un cambiamento culturale senza il quale non sarebbe stato possibile giungere a un provvedimento tanto all’avanguardia. Strutturato in tre sezioni, il volume si apre con una prefazione del professor Umberto Veronesi, il cui impegno è stato determinante nel porre le premesse di una vera e propria “battaglia di pensiero” contro la sofferenza.La prima parte del libro descrive la situazione di oggettiva arretratezza che ha contraddistinto il periodo antecedente la Legge 38. Una presa di coscienza iniziale del problema dolore avviene a Milano negli anni ’70, con la nascita delle cure palliative: avviata per iniziativa del professor Umberto Veronesi e del professor Vittorio Ventafridda, ha avuto tra i suoi primi sostenitori Associazioni e Fondazioni rivolte ai malati terminali e il mondo del volontariato.Bisogna, però, attendere 30 anni per assistere alle prime vere svolte culturali e legislative, indice di una nuova sensibilità verso la problematica: risalgono, infatti, al 2001, durante il Ministero Veronesi, la Legge 12 e successivi decreti, che hanno iniziato a disciplinare l’impiego dei farmaci oppioidi, all’insegna di una più facile prescrizione, e la nascita del progetto “Ospedale senza Dolore”, volto a ridurre la sofferenza dei malati oncologici ospedalizzati.Nonostante questi importanti provvedimenti, il consumo pro-capite di oppioidi nel nostro Paese rimaneva tra i più bassi d’Europa, così come testimoniato, nel 2003, anche dalla ricerca “Pain in Europe”, la più ampia indagine sul dolore cronico mai realizzata nel Vecchio Continente.la seconda parte dell’opera inizia con una breve panoramica sui sette Ministeri della Salute che si sono susseguiti dal 1996 ad oggi: ciascuno di essi ha contribuito in varia misura alla lotta al dolore, preparando il terreno alla realizzazione di quella Legge che, a livello normativo, pone il nostro Paese all’avanguardia in Europa.la Legge 38 propone numerose e importanti innovazioni: dalla semplificazione della prescrizione dei farmaci oppioidi alla creazione di due reti territoriali di assistenza (una per la terapia antalgica e una per le cure palliative); dall’obbligo di trattamento del dolore in tutte le persone, anziani compresi, fino alla misurazione e registrazione dello stesso in cartella clinica e all’importanza di un’adeguata formazione del personale sanitario. Di particolare rilievo è poi l’attenzione che la nuova normativa dedica alla cura del dolore in ambito pediatrico: un aspetto fondamentale che l’Italia può vantare di aver preso in carico, sancendo per prima il diritto dei piccoli pazienti a ricevere un’assistenza adeguata, in grado di lenire la loro sofferenza.Accolto con grandi consensi da parte del mondo scientifico, delle organizzazioni non profit e del volontariato, il nuovo provvedimento è in linea anche con quanto dichiarato, dagli anni ’50 ad oggi, dalla Chiesa Cattolica.la Santa Sede ha, infatti, più volte sottolineato l’importanza dell’assistenza non solo spirituale, ma anche clinica alla sofferenza, nel pieno rispetto dell’integrità morale dell’uomo. Le dichiarazioni di Pontefici quali Pio Xii, Giovanni Paolo Ii e Benedetto Xvi dimostrano quanto sia infondato il vecchio pregiudizio secondo cui la Dottrina Cattolica vedrebbe il dolore come una forma di espiazione e redenzione della persona umana.Infine, nella terza e ultima parte del volume, viene fatto un primo bilancio dello stato di attuazione della Legge 38.Gli strumenti tecnico-burocratici necessari per passare dalla teoria alla pratica quotidiana, da una Legge innovativa a una Legge del tutto operativa, sono stati ormai quasi del tutto completati.Per quanto riguarda l’impiego dei farmaci oppiacei, il nuovo provvedimento ha portato a dei risultati positivi: si è, infatti, registrato un aumento delle prescrizioni e una maggiore adeguatezza alle Linee Guida Internazionali, che indicano le formulazioni orali come le terapie di prima scelta. In particolare, relativamente al mercato degli oppioidi forti, al 30 Marzo 2011 il consumo pro-capite era di € 1,11, contro lo € 0,90 registrato nello stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento del 24,3%. Ciononostante, l’Italia resta ancora lontana da quella che è la media europea dei consumi di farmaci oppioidi.Molto si sta facendo anche sul fronte della comunicazione, in linea con quanto previsto dalla stessa Legge 38. Grazie, infatti, al contributo dei principali “attori” coinvolti nella lotta contro il dolore, tra i quali le Istituzioni e il mondo del volontariato, si stanno realizzando diverse iniziative, campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte al cittadino, con l’obiettivo di promuovere una vera cultura contro la sofferenza inutile.;  
   
 

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