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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
 
   
  “COSTRUIAMO IL FUTURO CON SPERANZA” PRESENTATA IN PROVINCIA LA IV ANNUALITÀ DEL PROGRAMMA PROVINCIALE ORATORI PROMOSSO DALLA PROVINCIA CON LE DIOCESI DI PARMA, FIDENZA E PIACENZA

 
   
  Parma, 1 dicembre 2011 – “Diamo un contributo valorizzando questi presidi sociali che portano orientamenti positivi, nel segno della collettività”. Per il quarto anno consecutivo la Provincia di Parma promuove il Programma Oratori, una vera e propria rete sul territorio di luoghi in cui bambini e ragazzi possono incontrarsi, socializzare e crescere con consapevolezza partecipando alle attività educative e formative a loro destinati. Oggi in Provincia in occasione dell’avvio della Iv annualità del Programma si è svolto un seminario sui risultati ottenuti con questa esperienza, un momento in cui i promotori hanno sottolineato contenuti e ragioni della scelta operata nel 2008. “Il ruolo degli oratori nel territorio è di grande rilevanza sociale – ha spiegato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli – Oggi in un momento particolarmente difficile e critico della nostra società in cui è evidente che la caduta dei valori ha provocato un cambio di cultura orientato all’individualismo, fornire ai bambini e ai ragazzi occasione di aggregazione, socializzazione e orientamento educativo rispetto a valori importanti sia prezioso”. Una scelta che, ha commentato, il presidente, “non può non avvenire senza i “piloni” su cui questa esperienza è fondata: le parrocchie e Fondazione Cariparma”. L’investimento della Provincia realizzato con il sostegno di Fondazione Cariparma, è di 400mila euro: 236mila per il progetto attivato nella Diocesi di Parma, 92mila euro per quello “Oratorinsieme” della Diocesi di Fidenza (Progetto Link), 72mila euro per progetto “Oratoriamo” della Diocesi di Piacenza. “Abbiamo aderito a questa iniziativa con grande entusiasmo riconoscendo in queste strutture uno dei valori fondanti della nostra società. Gli oratori sono culle dove crescere” – ha sottolineato il presidente di Fondazione Cariparma Carlo Gabbi annunciando che nella giornata di domani l’istituzione che presiede riceverà a Milano un premio importante assegnatole per il miglior bilancio per trasparenza e contenuti. “E’ bello pensare che la democrazia di questa Fondazione derivi dalla propria capacità di comunicare alla città quello che facciamo, salvaguardando il bene comune” ha osservato Gabbi. “ Stiamo parlando di 6000 ragazzi, 50 parrocchie, 500 volontari, 50 educatori, 31 comuni coinvolti. Sono numeri che danno il senso di un territorio che ha trovato una grande occasione – ha ricordato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani – Dobbiamo continuare perché i ragazzi coinvolti siano di più e sia possibile arrivare in altri luoghi del territorio”. “Questa proposta viene incontro a bisogni e alle esigenze della gente – ha detto il vescovo di Parma Enrico Solmi - Gli oratori orientano la crescita dei minori e sono un aiuto alle esigenze educative e alle famiglie. Essere in un ambiente buono e crescere come persone in mezzo agli altri, significa prevenire i problemi, integrare e far interagire i ragazzi. Mi piace molto la sinergia che il progetto mette insieme”. “ L’oratorio è una realtà molto complessa che fa tante cose, da quelle più semplici, fino a educare una leadership che possa dirigere la comunità – ha affermato il vescovo di Fidenza Carlo Mazza – In questi tre anni abbiamo potuto notare come questo progetto abbia mostrato credibilità e autorevolezza crescente. Occorre dargli continuità perché solo nella continuità cambiano le persone. Costruiamo il futuro e lo costruiamo con speranza”. Un grazie per il coinvolgimento della parte del territorio che ricade nella diocesi di Piacenza è venuto da don Angelo Busi, delegato del vescovo di Piacenza e Bobbio, vicario Alta Val Taro. “ Il territorio è la discriminate non il campanile. Non è più possibile che una parrocchia vada da sola e per fare l’oratorio non basta più il solo pallone. Nella nostra zona stiamo osservando la nascita di gruppi di genitori, si mettono in gioco per essere punti di orientamento, un fatto che testimonia la positività del progetto”. Il Programma provinciale Oratori: la storia - Il Programma provinciale Oratori nasce nel 2008 per volontà della Provincia di Parma ed è composto da tre differenti progetti presentati dalle Diocesi di: Parma, Fidenza e Piacenza e riguardanti attività di aggregazione per minori svolte negli Oratori, A partire dal Progetto Oratori attivo della Diocesi di Parma dal 2000, la Provincia di Parma nel 2008 ha voluto creare, in accordo con i quattro Comitati di Distretto e i rispettivi Uffici di Piano, una rete tra le quattro zone sociali e le altre due Diocesi presenti sul territorio provinciale, dando la possibilità di incrementare o attivare progettualità analoghe, puntando sull’Oratorio quale punto di riferimento, luogo di ritrovo e di aggregazione per bambini e ragazzi del quartiere o centro in cui è inserito, anche in territori della provincia non rientranti nella Diocesi di Parma. Sono così nati i progetti oratori delle Diocesi di Fidenza e Piacenza e ciò ha prodotto una significativa espansione del progetto anche in parrocchie e Comuni precedentemente non coperti, anche nella stessa Diocesi di Parma. Il Programma provinciale Oratori: gli obiettivi - Frutto della collaborazione tra le 3 Diocesi, 50 Parrocchie in cui verranno realizzate le azioni, 31 Comuni, il Programma Oratori della Provincia è realizzato in collaborazione con i 4 Distretti. Con i quali viene mantenuto un forte raccordo. Tali soggetti firmano con la stessa Provincia e le Diocesi gli accordi per la realizzazione dei progetti, sempre inseriti nei Piani di Zona distrettuali. Il progetto mette a disposizione delle comunità giovanili attività di vario genere: giochi, tornei sportivi, eventi a tema, gite, uscite e soggiorni fuori parrocchia; l’organizzazione di attività laboratoriali e di sostegno allo studio. L’obiettivo è quello di fornire una pluralità di risposte per esigenze di fasce di età diverse, il più possibile adeguate al cammino di vita e all’esperienza del soggetto, badando all’inclusione di bambini e ragazzi immigrati o con difficoltà famigliari. La comunità adulta, oltre che nei momenti conviviali, viene coinvolta nell’elaborazione del progetto educativo insieme agli educatori e alle realtà presenti nella comunità. Per il personale impegnato nel progetto sono previsti programmi di formazione mirata e continua, momenti di confronto tra i soggetti coinvolti e tra i destinatari diretti del progetto e il gruppo tecnico di coordinamento. Responsabili della conduzione del progetto sono le 3 Diocesi a cui spetta di delinearne gli orientamenti, coordinare l’attività delle parrocchie e approvare il piano formativo. Ogni Diocesi individua una Cooperativa Sociale / Associazione con il ruolo di Ente gestore, che con i propri Educatori e Coordinatori gestisce in prima persona le attività oratoriali. Le Diocesi lavoreranno in collaborazione con i Comuni interessati e con gli altri soggetti presenti sul territorio, in particolare associazioni e scuole. Appositi momenti di confronto e valutazione sull’andamento del progetto saranno organizzati dalla Provincia a cui spetta anche il compito del controllo sull’attuazione del progetto. Destinatari e attività Oratori 2010-11 - Mediamente gli Oratori risultano aperti 2/3 giorni a settimana e quasi sempre di pomeriggio. Complessivamente gli Oratori dei 3 progetti impegnano quasi 50 Educatori, circa 470 volontari, quasi 6.000 ragazzi. Le principali attività proposte sono di tipo: ludico-ricreativo, laboratoriale, di supporto scolastico, animazione, sport, formazione, gioco, e così via. La collocazione fisica degli Oratori è presso le parrocchie. Destinatari e attività Gr.est 2011 - I 33 Gr.est attivi nell’estate 2011 risultano in media aperti 5 giorni a settimana (dal lunedì al venerdì) e quasi sempre tutta la giornata. Complessivamente la loro gestione ha impegnato 45 educatori, circa 660 volontari, quasi 5.300 ragazzi. Le principali attività proposte sono dello sesso tipo di quelle degli oratori così come la collocazione fisica dei Gr.est è presso le stesse parrocchie.  
   
 

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