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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
 
   
  VENDOLA POSA PRIMA PIETRA NUOVA SEDE REGIONE PUGLIA: "QUI,RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA INTERESSI CITTADINI"

 
   
  Bari, 1 dicembre 2011 - “Per noi oggi è una giornata storica. E’ una giornata in cui diverse Amministrazioni possono brindare, in cui la politica celebra una tappa che ha un valore istituzionale. Oggi noi offriamo alla città di Bari un’opera di qualificazione urbanistica, attraverso un’opera architettonicamente prestigiosa”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina a Bari alla cerimonia per la posa della prima pietra che segna l’avvio della costruzione della nuova sede che, tra 24 mesi, ospiterà gli uffici del Consiglio regionale della Puglia. Un progetto fondamentale che – come ha ricordato Vendola - nasce con l’amministrazione di Raffaele Fitto mentre l’amministrazione Vendola lo avvia alla conclusione. “Tra due anni cioè – ha detto Vendola - il nastro verrà tagliato dalla Puglia e non da un colore politico. Noi oggi festeggiamo un risultato che non riguarda il centrodestra o il centrosinistra, ma un risultato per il bene complessivo della Puglia”. Un’opera però sulla quale - ha sottolineato Vendola – “c’è già qualche gossip soverchio: l’idea cioè che la casta si costruisca il proprio castello. Questo è sintomo di malafede e di ignoranza. Tremila lavoratori al servizio della comunità regionale lavorano, nella stragrande maggioranza dei casi, in condizioni di assoluto disagio e in condizioni di degrado inqualificabile. Nonostante questo però – ha detto il Presidente - la Regione Puglia riesce a produrre risultati straordinari grazie proprio allo spirito di abnegazione dei tremila dipendenti dell’Ente. Questi lavoratori hanno un ruolo particolarmente delicato: sono il punto di collegamento tra l’intera comunità regionale e l’esercizio dei pubblici poteri. Se si inceppa la macchina burocratica, il lavoro cioè di tremila persone, si crea un cortocircuito e la vita dei cittadini non è più in grado di far rimbalzare sugli amministratori i desideri, le contraddizioni, le condizioni di criticità”. Vendola poi ha sottolineato l’impossibilità di assolvere a compiti particolarmente importanti e gravosi per una regione come la Puglia che ha oltre quattro milioni di abitanti “senza avere nessun controllo della macchina e senza mettere la macchina in condizione di funzionare”. Infatti, per Vendola “ il risvolto negativo per i pubblici amministratori è di avere di fronte una polverizzazione dei luoghi in cui passano i flussi decisionali e gli iter amministrativi. Se non possiamo controllare difficilmente possiamo produrre trasparenza. La trasparenza è un prodotto della buona amministrazione, del diritto al lavoro in condizioni agevoli per coloro che militano nei ranghi dell’Amministrazione. Noi crediamo di poter far vivere in questo edificio che verrà - ha aggiunto Vendola - non una casta separata, ma la rappresentanza democratica degli interessi dei cittadini e tutti quei tremila lavoratori che hanno diritto a condizioni di lavoro agevole”. Infine per quanto riguarda la presenza evocata più volte di Raffaele Fitto, Vendola ha detto che “è segno di equilibrio e responsabilità riconoscere, soprattutto in continuità amministrativa, le cose buone fatte dai nostri predecessori mentre è sintomo di stupidità delegittimare ciò che è avvenuto in precedenza. Tutto questo - ha concluso Vendola - appartiene a una stagione della responsabilità che stiamo condividendo”.  
   
 

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