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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
 
   
  TRENI INTERCITY ED EUROSTAR: LE IPOTESI DI TAGLI ALLE STAZIONI TOSCANE SONO INACCETTABILI

 
   
  Firenze, 1 dicembre 2011 – “Non sono accettabili ulteriori penalizzazioni per i pendolari toscani. Serve un fronte comune per far sì che tutte le fermate dei treni a lunga percorrenza vengano mantenute”. L’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao sintetizza così la posizione della Regione in relazione ai tagli, sin qui ufficiosi, di alcune fermate dei treni Intercity e Eurostar, i servizi a lunga percorrenza che dipendono direttamente dal Ministero dei Trasporti (Intercity) o dalle scelte commerciali di Trenitalia (Eurostar, Eurostar City). “In un momento – sottolinea l’assessore – in cui dobbiamo far fronte a una taglio di 50 milioni di euro per i nostri treni regionali, ennesima eredità del governo Berlusconi, sarebbe inaccettabile sopportare anche queste riduzioni che inciderebbero pesantemente sui collegamenti con Roma, con Genova o lungo la linea tirrenica per i nostri pendolari.” “Hanno ragione a preoccuparsi i sindaci e le amministrazioni provinciali che mi stanno contattando in queste ore – prosegue Ceccobao – per questo è necessario muoversi tutti assieme a livello nazionale. Proprio oggi ho scritto a tutti i parlamentari toscani, affinché ci si attivi ognuno nel proprio ruolo per un problema vitale per la nostra regione. Alcuni si sono già mossi per tempo nel denunciare la situazione drammatica del trasporto pubblico locale, adesso mi aspetto che si faccia fronte comune.”. Le ipotesi circolate riguardano la riduzione di alcune fermate nelle stazioni Arezzo, Chiusi, Massa, Viareggio, Campiglia, Follonica e Orbetello, a partire dal prossimo cambio di orario invernale. Nelle scorse settimane l’Assessore Ceccobao aveva scritto al Ministero ed all’amministratore delegato di Trenitalia, l’ing.Vincenzo Soprano, per avere risposte in merito alle preoccupazioni che erano emerse sul destino di questi servizi da parte di molti pendolari. Se Trenitalia aveva rassicurato sulle stazioni di Grosseto e Livorno (per le quali infatti non vi saranno cambiamenti), altrettanta chiarezza non era stata data sul resto del panorama delle stazioni cosiddette “minori” interessate dalla lunga percorrenza. –  
   
 

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