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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
 
   
  APPALTI PULITI IN LOMBARDIA, FORMIGONI INSEDIA COMITATO 5 SAGGI PER TRASPARENZA DELLE GARE E SICUREZZA DEI CANTIERI

 
   
  Milano, 1 dicembre 2011 - Raccolta di tutte le informazioni e dei dati utili ai fini della valutazione della trasparenza degli appalti, segnalazione di eventuali problematiche promuovendo forme di comunicazione diretta ai cittadini attraverso il portale di Regione Lombardia, stretta collaborazione con la Giunta e il Consiglio, individuazione e diffusione di linee guida per semplificare, uniformare e supportare le attività delle stazioni appaltanti e degli operatori. Sono questi i compiti principali del Comitato per la trasparenza degli appalti e sulla sicurezza dei cantieri che, che il presidente della Roberto Formigoni ha insediato ieri mattina a Palazzo Lombardia, presenti fra gli altri il presidente del Consiglio regionale, Davide Boni, e il segretario generale della Giunta, Nicola Sanese, i presidenti di Infrastrutture Lombarde spa, Giovanni Bozzetti, e di Lombardia Informatica, Lorenzo Demartini. I 5 Membri Del Comitato - Istituito dalla legge 9 del 2011 d´iniziativa del Consiglio regionale, il Comitato è composto da 5 membri nominati con una delibera presentata dal presidente Roberto Formigoni e approvata pochi giorni fa dalla Giunta (2 di essi su indicazione delle minoranze consiliari). Ne fanno parte: Giampiero Benzoni (ingegnere civile), Alberto Beretta (avvocato del Foro di Milano, già consulente del Ministero della Giustizia), Nazzareno Giovannelli (manager pubblico, già ufficiale delle Forze dell´ordine), Giuseppe Grechi (magistrato) e Marco Re (già manager pubblico e amministratore locale). L´approccio Integrato Della Lombardia - La costituzione di un apposito Comitato - ha spiegato Formigoni all´insediamento - ´trae origine dalla ferma volontà di mettere in campo i migliori uomini e tutti i più efficaci mezzi utili a approfondire lo studio delle procedure di controllo per la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata´. La provenienza dei 5 componenti dal mondo della Giustizia, delle Forze dell´ordine e dell´Amministrazione pubblica ´indica che Regione Lombardia vuole imprimere un approccio integrato al tema degli appalti pubblici e lo vuole fare con componenti esperti della materia e assolutamente indipendenti´. Nessuna Sovrapposizione Ma Sinergia - Questa iniziativa - ha proseguito Formigoni - ´non vuole in alcun modo sovrapporsi all´attività propria degli organi investigativi della magistratura e delle forze di polizia giudiziaria, ma si pone su un altro e diverso piano, quello del rafforzamento del presidio di legalità, svolto dall´interno del sistema, per incrementare la reattività nei confronti dei segnali di allarme´. Compito del Comitato sarà, infatti, quello di ´approfondire lo studio delle procedure per la vigilanza e la prevenzione, in modo da rafforzare ulteriormente il controllo su tutte le attività esercitate dalla Regione e dagli enti del sistema regionale, con particolare riguardo alle procedure di affidamento e gestione degli appalti e degli investimenti regionali´. L´impegno Della Regione - L´opera del Comitato non comincia da zero. Già a partire dal 2009 un Comitato di saggi aveva realizzato un monitoraggio analitico su tutte le attività di affidamento e gestione degli appalti esercitate dalla Regione e dagli Enti del sistema regionale e un attento esame delle procedure esistenti di controllo e prevenzione. Ciò è stato il presupposto per le successive azioni che Regione Lombardia ha intrapreso per la trasparenza negli appalti e il massimo di sicurezza e di contrasto al crimine nei cantieri: nel 2009, ad esempio, è stato sottoscritto, con il prefetto di Milano, Assimpredil-ance, Infrastrutture Lombarde spa e Fnm spa, il Protocollo d´intesa per la tutela della legalità nel settore degli appalti di lavori pubblici; il 3 maggio 2011 è stato siglato il Protocollo d´intesa con Atecap relativo alle funzioni di controllo sulle forniture di calcestruzzo preconfezionato; il 4 maggio 2010, infine, è stato adottato il Codice etico degli appalti regionali al fine di regolare i comportamenti delle imprese concorrenti e aggiudicatarie degli appalti di lavori, dei servizi e delle forniture indetti da Regione Lombardia.  
   
 

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