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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
 
   
  FVG: MOBILITÀ ANCHE A CHI SI DIMETTE PER GIUSTA CAUSA

 
   
  Trieste, 1 dicembre 2011 - Potranno essere iscritti nelle liste di mobilità anche quei lavoratori dimessisi per giusta causa a seguito del mancato pagamento della retribuzione. Questa la decisione emersa dalla Commissione regionale per il Lavoro presieduta dall´assessore competente del Friuli Venezia Giulia, Angela Brandi. "Si tratta di una svolta - afferma Brandi - che consentirà a chi si è licenziato per non essere stato pagato di beneficiare degli incentivi previsti dalla legge. In questo modo è stato individuato un percorso che avvantaggia quei lavoratori alle prese con le insolvenze retributive delle aziende. Da un punto di vista giuridico - continua l´assessore - è stata fatta un´equiparazione con i licenziamenti per giustificato motivo". Il problema, è stato detto, era già stato affrontato nel 2009 dalla Regione e dalle Province ma, all´epoca, non venne individuata una soluzione favorevole ai lavoratori penalizzati dalle mancate retribuzioni. Gli enti coinvolti, infatti, condivisero un orientamento negativo espresso dal ministero del Lavoro. A distanza di due anni, però, grazie al pressing operato dalla Regione, l´ultima interpretazione del ministero del Lavoro ha superato i pronunciamenti più restrittivi espressi in passato. Nella fattispecie, appare legittimata la prassi amministrativa che include, quale requisito ai fini dell´accesso alle liste di mobilità, le dimissioni per giusta causa nel caso in cui siano state determinate da motivi imputabili a grave colpa del datore di lavoro. In tale senso è stato ritenuto di equiparare, ai fini dell´iscrizione nelle liste di mobilità, i lavoratori dimessisi per non aver ricevuto lo stipendio dopo almeno due mesi a quelli licenziati per giusta causa. Decisivo, comunque, è stato l´intervento dell´Inps regionale "che - spiega Brandi - ha formalizzato il proprio nulla osta alla possibilità di riconoscere il previsto sgravio contributivo anche alle aziende che assumono lavoratori inseriti nella lista di mobilità per dimissioni a seguito del mancato pagamento della retribuzione per due mensilità consecutive". Sotto il profilo del procedimento, infine, l´iter farà capo alle Province che potranno definire, alla luce dei principi condivisi in sede di Commissione regionale per il Lavoro, oltre alle nuove domande di iscrizione nelle liste di mobilità, anche quelle ancora pendenti.  
   
 

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