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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Dicembre 2011
 
   
  SICUREZZA: GIUNTA UMBRA APPROVA ATTO PROGRAMMAZIONE. UN PERCORSO CERTO PER RISPONDERE ALLE DOMANDE DEI CITTADINI

 
   
  Perugia, 5 dicembre 2011 - "Quello della sicurezza è un tema complesso che richiede risposte su diverse piani e un´azione sinergica tra i vari soggetti competenti in materia. In proposito l´impegno della Regione Umbria è orientato verso la progettazione di politiche integrate": lo ha affermato l´assessore regionale alle politiche per la sicurezza Fernanda Cecchini, illustrando la proposta di programmazione regionale 2011-2012 per le politiche locali di sicurezza, adottata dalla Giunta regionale e che ora passerà al vaglio del Consiglio. "L´atto di programmazione approvato - ha detto l´assessore Cecchini - vuole indicare un percorso preciso, visto che il tema della sicurezza si presta da un lato ad essere ridotto ai soli fenomeni di devianza e criminalità, e dall´altro ad essere esteso alle molteplici dimensioni della vita dei cittadini, da far perdere l´orientamento e la capacità di un intervento finalizzato a ricostruire un clima generale di fiducia. La dimensione locale di sicurezza oggi - ha precisato l´assessore - non è solo la più vicina ai cittadini e la più idonea per attivare risposte adeguate ai bisogni ed ai problemi del territorio, ma è diventata anche il primo livello verso cui viene indirizzata la domanda di sicurezza dei cittadini stessi. Gli amministratori hanno quindi, il dovere di attivarsi costruendo reti con gli altri livelli istituzionali per fornire risposte articolate e durevoli. È infatti, dal combinato di queste diverse azioni di prevenzione, mirata ed universalistica - ha aggiunto - che si può rispondere più efficacemente al senso di insicurezza dei cittadini, riducendo la frequenza dei comportamenti indesiderati, non sempre e non necessariamente definibili come criminali". L´assessore Cecchini ha evidenziato che "in questo contesto il lavoro della Regione è indirizzato alla sistematizzazione dell´approccio metodologico e alla progettazione delle politiche integrate di sicurezza. L´obiettivo è quello di costruire, in modo partecipato, una metodologia di lavoro avendo come finalità il miglioramento della qualità della vita nei territori e il rafforzamento dei legami di solidarietà. Compito degli enti locali è quello di promuovere le alleanze necessarie con le altre istituzioni del territorio, individuare i campi d´intervento e organizzare il proprio apparato amministrativo in modo da garantirne il coordinamento". Con la programmazione 2011-2012 che potrà contare su 350 mila euro previsti nel bilancio regionale, si intendono rafforzare alcune aree di intervento attraverso il finanziamento di progetti che saranno presentati direttamente dai Comuni singoli o associati con popolazione superiore a 10 mila abitanti. Sono stati individuati interventi nei confronti delle vittime dei fatti criminosi, "che - ha spiegato l´assessore Cecchini - è dovuta nel segno di una giustizia che sostiene quanti sono vittime di un reato per trarli con equità, sollecitudine ed efficacia da uno stato di sofferenza e bisogno causati dalla violazione di un bene pubblico comune". Altro filone d´intervento è quello relativo ai servizi e alle azioni a sostegno dell´operatività della polizia locale, "attraverso l´estensione del servizio ´vigile di quartiere´, il miglioramento dell´efficienza delle sale operative della polizia locale e il loro collegamento con le sale operative delle forze di polizia e con altri organismi preposti alla tutela dei cittadini, la condivisione dei flussi informativi tra le forze dell´ordine, per la raccolta dei dati territoriali relativi a fenomeni di criminalità diffusa, di disagio sociale, di disordine urbano e di vandalismo". Infine, sono previste azioni mirate ad affrontare l´emergenza droga, la tratta e la prostituzione e le attività di reinserimento sociale dei detenuti, "attraverso programmi di prevenzione mirata in quei contesti dove si è rilevato un problema di disagio conclamato o in quelle zone percepite come insicure a causa di fenomeni di spaccio, o perché luoghi dove si consumano sostanze, o vedono la presenza di prostitute. Ovviamente - ha detto Cecchini - tali azioni debbono essere coordinate con i programmi di intervento sociale e assistenziale generali agiti dagli enti locali". Per favorire una partecipazione forte a livello territoriale si ritiene di attivare una collaborazione tra la Regione Umbria, l´Università degli Studi di Perugia e la Prefettura di Perugia per sviluppare azioni e promuovere interventi. L´assessore Cecchini ha ricordato che con il precedente bando emanato in seguito alla legge regionale n. "13/2008", sono stati finanziati 12 progetti volti a migliorare la sicurezza delle comunità locali con un contributo regionale complessivo oltre 400 mila euro. "Dopo la positiva sperimentazione avvenuta con il Patto per Perugia Sicura - ha concluso l´assessore - la nuova legge regionale in materia di sicurezza urbana ha introdotto e generalizzato i Patti integrati di sicurezza urbana, quali strumenti di negoziazione e di programmazione". È stata prodotta anche la Relazione generale sullo stato della sicurezza della Regione Umbria e sull´attuazione della legge regionale n. 13, che costituisce un primo step di sistemazione e valutazione dei dati ufficiali, forniti dalla Prefettura di Perugia, relativi alla criminalità nel territorio umbro dal 2007 al 2009.  
   
 

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