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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Dicembre 2011
 
   
  PLENARIA A BRUXELLES: ADESIONE DELLA CROAZIA ALL´UE: VIA LIBERA DAL PARLAMENTO EUROPEO

 
   
  Bruxelles, 5 novembre 2011 - Il Parlamento ha votato giovedì scorso in favore dell´adesione della Croazia all´Ue, come richiesto dai trattati. Tuttavia, ha invitato Zagabria ad affrontare le sfide restanti, in particolare nel campo della riforma giudiziaria e della lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. La Croazia potrebbe diventare il ventottesimo Stato membro dell´Unione europea il 1° luglio 2013. La proposta del Parlamento di consentire alla Croazia di entrare a far parte all´Unione europea, redatta da Hannes Swoboda (S&d, At), è stata approvata con 564 voti a favore, 38 contrari e 32 astensioni. Il prossimo passo sarà la firma del trattato di adesione da parte della Croazia e degli Stati membri dell´Ue, durante il Consiglio dell´8-9 dicembre, dopo di che il trattato dovrà essere ratificato da tutti i 27 Stati membri. L´adesione all´Ue della Croazia è prevista per il 1° luglio 2013. Nella relazione non vincolante che accompagna la proposta, anche questa redatta da Swoboda, i deputati accolgono favorevolmente la conclusione dei negoziati di adesione e invitano la Croazia a indire un referendum per l´entrata nell´Ue. Inoltre, chiedono di votare in favore del trattato di adesione, invitando gli Stati membri a completare rapidamente il processo di ratifica. Infine, i deputati saranno lieti di ricevere osservatori croati al Parlamento. Il documento evidenza che il processo di preadesione sarà monitorato dal Parlamento e invita la Commissione a tenerlo informato su come le autorità croate terranno fede agli impegni assunti in sede negoziale. Corruzione e criminalità organizzata: necessari passi in avanti - Pur riconoscendo la preparazione della Croazia all´adesione, i deputati invitano Zagabria ad affrontare le sfide rimanenti, soprattutto per quanto riguarda la riforma giudiziaria e la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Sollecitano quindi la Croazia a intensificare i propri sforzi per perseguire i crimini di guerra, rispettare tutte le raccomandazioni del Tribunale penale internazionale per l´ex Jugoslavia e incoraggiare il ritorno dei profughi di guerra, soprattutto serbi. Infine, i deputati invitano la Croazia a continuare a realizzare le riforme strutturali per la sua economia, stimolare l´occupazione facendo rivivere il mercato del lavoro e perseguire il risanamento di bilancio, al fine di potenziare la competitività.  
   
 

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