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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Dicembre 2011
 
   
  PUGLIA A BRUXELLES INTERVIENE AD ASSEMBLEA REGIONI CON POTESTÀ LEGISLATIVA

 
   
  Bari, 5 novembre 2011 - Lo scorporo delle risorse destinate alle politiche di coesione dal calcolo della spesa consentita dal “patto di stabilità interno” ha assunto ormai un rilievo primario. Non è pensabile che, da un lato si tenda ad accelerare la spesa destinata alle opere co-finanziate con i fondi dell’Unione e, dall’altro, si sia di fronte all’incombente pericolo di sfondare i tetti di spesa. Questa la prima incongruenza, assurta a vera e propria emergenza di bilancio e palla al piede di Regioni ed enti locali, sottolineata da Marida Dentamaro nell’intervento pronunciato a Bruxelles il 29 novembre 2011 alla Xxii Conferenza Annuale Regleg (Rete europea delle Regioni con poteri legislativi), alla presenza del Commissario Ue alla programmazione finanziaria e bilancio, Janusz Lewandowski. L’altra criticità sottolineata dall’Assessore pugliese, titolare tra l’altro della delega ai rapporti con la Commissione Europea, riguarda l’armonizzazione delle procedure e dei processi programmatici ai diversi livelli (regionale, nazionale ed europee), con l’obiettivo di renderli compatibili. Vi è poi l’esigenza - ha precisato l’Assessore Dentamaro - di attivare un sistematico monitoraggio volto a garantire la qualità della spesa, anche con riferimento al Piano di azione-coesione concordato di recente tra Commissione e Governo italiano. Tale piano - ha aggiunto - dev’essere orientato allo sviluppo del Mezzogiorno, rispettando le dotazioni finanziarie originariamente stabilite. E’ indispensabile - ha sottolineato la Dentamaro - che il Governo nazionale rinunci a ogni tentazione centralistica, salvaguardando il ruolo delle Regioni, titolari della programmazione. Il recupero del metodo della programmazione (cosa ben diversa dalla mera composizione degli interessi), consentirebbe - ha concluso l’Assessore pugliese al Sud e Federalismo - da un lato di coinvolgere maggiormente le Regioni dotate di potere legislativo nella fase decisionale ascendente (propositiva e preparatoria rispetto alle decisioni da adottare da parte dell’Ue); dall’altro sarebbe opportuno istituire un fondo per la progettualità che permetta la costituzione di un parco progetti in adesione alle priorità di Europa 2020, con conseguente riduzione dei tempi di realizzazione degli interventi e di rendicontazione.  
   
 

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