Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 06 Dicembre 2011
 
   
  UN NUOVO WELFARE CON FONDO SANITARIO INTEGRATIVO LOMBARDO

 
   
  Castellanza/Va, 6 dicembre 2011 - Il welfare, così come lo abbiamo conosciuto sino ad ora, va ripensato in quanto non è più sostenibile il modello assistenziale che ha caratterizzato gli scorsi decenni. Uno degli strumenti innovativi che potrebbero essere introdotti è un Fondo Sanitario Integrativo, che agli interventi redistributivi attuati dalle istituzioni affianchi indennizzi di tipo assicurativo o la costituzione di veri e propri fondi mutualistici. Sarebbe possibile ipotizzare anche un Fondo di rotazione regionale di garanzia". E´ la proposta formulata, l´1 dicembre, da Giulio Boscagli, assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia, intervenuto al Convegno annuale ´Osservatorio settoriale sulle Rsa´ organizzato dalla Liuc-università Carlo Cattaneo di Castellanza (Va). "Alcuni esempi esistono già - argomenta Boscagli - nell´ambito della contrattazione di secondo livello: occorre renderli più trasparenti e accessibili e sarebbe in questo senso auspicabile una collaborazione tra Regione Lombardia e i più importanti soggetti attivi in questi settori". Nel corso del suo intervento l´assessore regionale ha sottolineato che il welfare non può più essere misurato in termini di servizi resi, possibilmente dal settore pubblico, alla cittadinanza. Deve essere misurato, invece, in base alla capacità di riattivare le relazioni sociali, di far emergere la capacità di risposta presente nelle persone e nelle reti di persone, nei corpi intermedi. "Appurato che il modello assistenziale - ha detto Boscagli - ha sovraccaricato di aspettative il settore pubblico, appesantito oltre ogni limite i bilanci e contemporaneamente è risultato spesso inadeguato a dare risposte convincenti ai molteplici bisogni della popolazione, abbiamo individuato come fondamentale il passaggio dall´offerta alla domanda. Solo se spostiamo i finanziamenti in capo alla persona, i cittadini potranno rendersi pienamente conto del valore dei servizi di cui usufruiscono e comprendere la portata del welfare rispetto alla vita quotidiana di ciascuno, trovandosi così nella effettiva possibilità di esercitare consapevolmente una libertà di scelta". La riforma del welfare che Regione Lombardia ha allo studio da tempo ha come obiettivo restituire alla famiglia la sua centralità, metterla in condizione di svolgere appieno quel ruolo di generazione, educazione, cura, accoglienza che la contraddistingue. Un primo passo in questo senso è l´introduzione del "Fattore Famiglia", un nuovo modello di valutazione della situazione familiare (redditi, componenti, carichi di cura) che superi l´attuale Isee, non in grado di tenere conto della situazione di contesto, ma limitata a parametri di misurazione di reddito e componenti.  
   
 

<<BACK