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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Dicembre 2011
 
   
  BOSCAGLI, SERVE NUOVO WELFARE COSTRUITO DA TUTTI LA REGIONE LOMBARDIA STA DEFINENDO UN FONDO ASSISTENZIALE INTEGRATIVO PRESTO I TRUST PER DISABILI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

 
   
   Milano, 5 dicembre 2011 - Il sistema di welfare attuale non regge. Lo ha sottolineato l’ 1 dicembre, intervenendo ai lavori del Primo Forum Cittadino delle Politiche Sociali ´Tutta la Milano possibile´, l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli. "Le risorse a disposizione delle politiche del welfare - ha detto Boscagli - sono sempre più limitate e richiedono una riflessione per far fronte a una domanda di servizi che cresce sia per qualità che per quantità". "Per dare nuova linfa al welfare e renderlo sostenibile e in grado di dare risposte alle diverse esigenze - ha spiegato Boscagli - occorre un contributo di tutti i soggetti del territorio, enti pubblici e realtà profit e non profit, alla definizione delle azioni. Fondi messi a disposizione da più soggetti favoriscono politiche di welfare condivise e partecipate a vantaggio dei cittadini ed evitano duplicazioni inutili dell´offerta". Ai tagli indiscriminati alle agevolazioni alle famiglie Regione risponde con precise e concrete proposte: un fondo assistenziale integrativo e un meccanismo di trust per le persone disabili. "Regione Lombardia - ha detto l´assessore - sta definendo un Disegno di legge per l´iscrizione volontaria, ma consapevole (con il meccanismo del silenzio assenso), di tutti i nuovi nati a un fondo assistenziale integrativo, con la previsione di erogare anche contributi alle famiglie che aderiscono al fondo. Partendo poi dalle esperienze più significative in atto, quali ad esempio i casi di introduzione di welfare integrativo attraverso la contrattazione di secondo livello, stiamo elaborando una proposta di legge che promuova e favorisca la costituzione di fondi di previdenza complementare e integrativa, garantendo un fondo di rotazione regionale". Per evitare duplicazioni superflue nei servizi occorre mettere in campo una visione d´insieme del bisogno della persona. "Il primo passo da fare - ha detto Boscagli - consiste nello spostamento del finanziamento dei servizi "dall´offerta alla domanda", perché è quest´ultima che deve orientare i servizi e non il contrario". L´attenzione alla famiglia si traduce, in Lombardia, in una proposta concreta. "E´ in discussione un progetto di legge che introduce per la prima volta nel nostro Paese il Fattore Famiglia, che supererà alcuni limiti dei precedenti sistemi come l´Isee (Indicatore socio economico equivalente) e tutelerà maggiormente la famiglia con compiti di cura". "Il Fattore Famiglia lombardo - ha spiegato - sarà lo strumento attraverso cui Regione, Province e Comuni determineranno, ciascuno nel rispetto delle rispettive competenze, il valore dei voucher sociali e sociosanitari, gli altri benefici economici e la compartecipazione economica ai costi delle prestazioni sociosanitarie e sociali". Un progetto particolare Regione Lombardia lo ha messo a punto per le persone con disabilità, a cominciare dall´approvazione del primo Piano d´Azione Pluriennale per questi cittadini. "Non ci fermiamo al solo Piano di Azione - ha detto l´assessore -. Stiamo valutando la possibilità di promuovere la costituzione di trust, attraverso cui, chi lo desidera, possa accantonare risorse a favore delle persone con disabilità o degli anziani non autosufficienti, per garantire ai propri cari continuità di assistenza nel tempo". "Il meccanismo del trust - ha concluso Boscagli - potrebbe anche assumere la fisionomia di un fondo regionale (cui si auspica possano concorrere anche altri attori istituzionali e non) vincolato a favore di progetti di pubblica utilità, partecipato da soggetti pubblici e privati profit e non profit, in cui ciascuno sia garantito rispetto alla tracciabilità e finalizzazione delle risorse e dei patrimoni conferiti".  
   
 

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