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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Dicembre 2011
 
   
  LOMBARDIA: POLITICHE FAMIGLIA PER TUTELA MINORI A BRUXELLES CHIUSURA LAVORI CONFERENZA REGIONI EUROPA

 
   
   Bruxelles, 5 dicembre  2011 -  ´Non ci possono essere politiche di tutela dei minori che non siano, insieme, politiche per la famiglia. E questo vale anche nelle situazioni di difficoltà, nei casi in cui si devono attivare progetti terapeutici specifici e persino nei casi in cui occorra allontanare il minore dalla famiglia´. Lo ha detto, il 2 dicembre, Giulio Boscagli assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia, chiudendo a Bruxelles i lavori della Conferenza Finale del Comitato delle Regioni sul tema ´Conoscere e qualificare i servizi per minori vittime di violenza´. Erano presenti anche Helene Lesay, direttore generale Giustizia della Ue, Cedric Foussard, direttore dell´Osservatorio internazionale sulla giustizia minorile e Gianlorenzo Martini, direttore della delegazione di Regione Lombardia. Il progetto è stato realizzato da Regione Lombardia con la partecipazione di Asl di Bergamo, Galdus, Synergia, Conselleria De Bienestar Social - Generalitat Valenciana (Spagna), The Fundación Comunidad Valenciana- Región Europea (Spagna), Parada Foundation (Romania), Ecip Foundation (Bulgaria), Hors la Rue (Francia), European Federation for Street Children - Efsc - (Lussemburgo). Il gruppo di lavoro ha portato al miglioramento della conoscenza sui servizi disponibili nei territori di riferimento dei partner di progetto, allo scambio di esperienze e delle buone pratiche ma, soprattutto, ha permesso di creare degli indicatori di autovalutazione (self-assessment) della qualità erogata dai servizi. Inoltre per Regione Lombardia è stata l´occasione per testare il paniere di indicatori elaborati a livello transnazionale e individuare dei criteri per l´accreditamento dei servizi territoriali di presa in carico dei minori vittime di violenza. ´Vogliamo che la centralità della famiglia - ha spiegato Boscagli - non riguardi solo i casi che coinvolgono minori né si limiti agli episodi di violenza, ma si estenda a tutto il sistema di welfare, a tutto un modello di assistenza, che deve, appunto, salvaguardare il ruolo e rilanciare la responsabilità della famiglia´. La Lombardia ha un tessuto sociale ricco di associazioni di volontariato, di enti non profit, di realtà del Terzo Settore attive in molti ambiti. ´Il nostro scopo - ha continuato Boscagli - è di coinvolgerle sempre di più nella costruzione e nell´attuazione delle politiche e degli interventi sociali. E´ indispensabile investire sulle persone che possono dare ai bambini quello di cui hanno veramente bisogno: attenzione, cura, affetto, protezione. La freddezza della burocrazia non può, da sola, rispondere a queste esigenze primarie´.  
   
 

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