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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Dicembre 2011 |
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TONDO, AEROPORTO FVG VERSO NUOVI SVILUPPI
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Ronchi dei Legionari (Go), 5 dicembre - Un traguardo importante, ma nello stesso tempo un punto di partenza per nuovi sviluppi. L´aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari ha festeggiato il 2 dicembre, con una semplice cerimonia alla quale ha partecipato il presidente della Regione, Renzo Tondo, i 50 anni dal primo volo commerciale e contemporaneamente l´intitolazione ufficiale dello scalo a Pietro Savorgnan di Brazzà, il grande viaggiatore ed esploratore ottocentesco di origini friulane. Accanto a Tondo e al presidente della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia, Sergio Dressi, erano presenti questa mattina nella sala convegni della palazzina dello scalo l´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, e numerosi consiglieri regionali, a testimonianza dell´unità di intenti che si è realizzata attorno al progetto di crescita dello scalo di Ronchi. Il 2 dicembre del 1961 decollò da Ronchi il primo aereo, un Dc3 da 20 posti, con destinazione Roma e scalo intermedio a Venezia. La pista era in erba e i passeggeri avevano atteso l´imbarco in una baracca. Da allora, come ha ricordato Dressi, la storia dell´aeroporto del Friuli Venezia Giulia è stata caratterizzata da una continua crescita, nelle strutture così come nei passeggeri, fino ad arrivare al record di 800 mila quest´anno. "I primi cinquant´anni - ha detto il presidente Tondo - sono stati in crescendo, e non si può che esprimere un apprezzamento per tutti coloro, e in particolare per i lavoratori dell´aeroporto, che hanno contribuito a ottenere questi risultati". "Lo scalo - ha aggiunto Tondo - ha grandi potenzialità per un´ulteriore crescita, al servizio della regione e del Nordest ma anche dell´Italia, per la sua posizione strategica nei confronti dell´Europa dell´Est. Ci sono dunque spazi per crescere, ma non da soli, perché occorre fare sistema". La questione delle alleanze è stata toccata, in margine alla cerimonia, dall´assessore regionale Riccardi. "Oggi possiamo dire - ha osservato - che quella dell´aeroporto è stata una scommessa vinta. Con uno sforzo notevolissimo, in termini di impegno, tempi, investimenti siamo riusciti a portare l´aeroporto fuori dalle secche. Il record di passeggeri premia il lavoro svolto". Ora all´ordine del giorno c´è, ha ricordato l´assessore, il tema di un´"alleanza strategica, per affrontare un mercato, quello aereo, che è per definizione globale". Il prossimo passo, ha confermato Riccardi, sarà la gara per individuare il partner. Di grande significato è stata anche la scelta di intitolare lo scalo a Pietro Savorgnan di Brazzà, una decisione che, come ha osservato Tondo, ci permette di "riannodare il filo con la nostra storia, ma anche con quella europea e internazionale". A ricordare la sua figura, oggi a Ronchi, c´erano il discendente Roberto Pirzio-biroli e alcuni esponenti della tribù Teké, diffusa in tutto il Centro Africa, che ha conservato un rapporto di stima e di affetto con l´esploratore friulano, portabandiera di un colonialismo "diverso", ispirato a senso di giustizia nei confronti delle popolazioni indigene e alla lotta contro lo schiavismo. Per festeggiare i 50 anni è stata promossa la pubblicazione del volume "45nord-13est. Storia dell´aeroporto del Friuli Venezia Giulia", di Carlo d´Agostino e Rino Romano. Una mostra dal titolo "Pietro Savorgnan di Brazzà, un esploratore senza armi" sarà inoltre visitabile, accanto ad alcune foto storiche dell´aeroporto, fino al 15 dicembre. |
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