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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Dicembre 2011
 
   
  CONCLUSE IN PIEMONTE LE CONSULTAZIONI SUL PIANO SOCIO-SANITARIO

 
   
   Torino, 6 dicembre 2011 - A conclusione delle consultazioni della Iv Commissione consiliare sul Piano socio-sanitario, che hanno toccato tutti i capoluoghi di provincia piemontesi, l’assessore alla Sanità, Paolo Monferino, ha dichiarato che “sono emerse le esigenze territoriali di amministratori e rappresentanti di enti, sindacati ed associazioni. Abbiamo preso atto del fatto che principalmente si chiede che vengano approfonditi, nel piano, i contenuti del socio-assistenziale, che cercheremo di integrare per poi sottoporli alla Commissione prima e al Consiglio nella fase successiva”. “Sono anche emerse riflessioni - ha continuato l’assessore - sulla separazione tra aziende sanitarie ed ospedaliere relativamente alla continuità terapeutica che, comunque, verrà gestita da precisi protocolli, procedure e processi che garantiranno la continuità assistenziale al paziente”. Un altro aspetto emerso il presunto mancato coinvolgimento dei sindaci nella scelta e nella programmazione del territorio. A questo proposito Monferino fa riferimento al testo del nuovo Piano, che cita testualmente: “Le funzioni di indirizzo e controllo sull´attività socio-sanitaria sono esercitate dalle conferenze dei sindaci, ovvero per le aziende della Città di Torino dalla conferenza dei presidenti di circoscrizione, mentre a livello distrettuale la partecipazione alla programmazione socio-sanitaria è esercitata dal comitati dei sindaci di distretto o dei presidenti di circoscrizione con le modalità previste dalle norme vigenti. Il processo di programmazione delle attività sanitarie e socio-sanitarie integrate in ambito regionale e locale si realizza anche attraverso la partecipazione degli utenti, delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di tutela e di promozione sociale, della cooperazione sociale e degli altri soggetti del terzo settore, anche nell’ambito delle apposite conferenze partecipative aziendali e con il contributo tecnico degli operatori, delle associazioni professionali e delle società scientifiche accreditate”.  
   
 

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