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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Dicembre 2011
 
   
  MANOVRA. MANZATO: ENNESIMA PENALIZZAZIONE PER LE FAMIGLIE DEL NORD

 
   
  Venezia, 6 dicembre 2011 - “Non vedo dove sia l’equità: si succhia altro denaro a chi lo guadagna in modo onesto e dichiara tutto. Non mi pare che nella manovra abbondino le misure contro gli sprechi e i debiti delle Regioni del Sud o contro gli evasori che pagano tutto in nero”. L’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato non nasconde le sue perplessità sulla manovra “salva Italia” varata ieri. “Secondo le stime dell’Istat – chiarisce l’assessore – il valore dell’economia sommersa vale tra i 255 e i 275 miliardi di euro, cioè tra il 16,3 e il 17,5 per cento del Pil. Il fenomeno dell’evasione fiscale, però, non si distribuisce in maniera omogenea sul territorio nazionale: c’è un indice negativo nelle regioni del Sud, dove la propensione al consumo e tenore di vita sono mediamente superiori al reddito ufficialmente prodotto. E a me non pare che sia stato richiesto a tutti i territori di condividere il principio di equità: ancora una volta cinque Regioni (del Nord, guarda caso) pagheranno il sovrapprezzo delle inefficienze e dei debiti dello Stato e del Sud, senza alcuna garanzia che questi non si approfondiscano e non si ripetano”. “Ma andiamo sul concreto – dice ancora Manzato – e guardiamo al cittadino lavoratore – consumatore normale e onesto. Stiamo facendo qualche conto ma, già ad una prima sommaria analisi, una famiglia media (marito, moglie, un figlio), che magari si è svenata (o sta svenandosi) per comparsi un appartamento e con uno stipendio netto attorno ai 15 – 20 mila euro l’anno, si troverà a pagare dal 2012 circa 1500 euro di nuovi balzelli certi, cioè grosso modo il 10 per cento delle proprie disponibilità, sempre che non vi siano ulteriori aumenti nel costo dei servizi essenziali come i trasporti. Aggiungiamo tra sei mesi un probabile ulteriore 2 per cento di Iva su tutto, ovvero sui soldi che gli restano, visto che a queste condizioni si risparmia poco e si vive ogni mese con l’acqua alla gola. Tutto questo avviene in un Paese dove si vendono ogni anno più automobili di lusso dal costo superiore al numero di redditi annui dichiarati di pari entità. Non si riempie un vaso rotto aggiungendo sempre acqua – conclude Manzato –ma chiudendo prima le falle”.  
   
 

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