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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Dicembre 2011
 
   
  COOPERAZIONE SOCIALE: IL MODELLO VENETO DI COOPERAZIONE SOCIALE NON SI TOCCA. ENTRO FINE ANNO DELIBERAZIONE GIUNTA

 
   
  Venezia, 6 dicembre 2011 - “Il modello veneto di cooperazione sociale, così come impostato dalla legge regionale n. 23, non si tocca. Se c’è qualcuno che lo vuole distruggere diciamo chiaramente che non siamo d’accordo. Ce lo dice l’Authority di Roma? Ce lo dice l’Europa? Rispondiamo comunque di no”. Lo ha affermato Remo Sernagiotto, Assessore regionale ai servizi sociali, intervenuto ieri a Treviso, nella sala convegni dell’Hotel B4, all’Assemblea per il ventennale della Confcooperative-federsolidarietà del Veneto. “Perché per gestire una persona fragile, sia un bambino in una scuola materna, o un disabile per nascita o per incidente stradale o un non autosufficiente - ha detto - ci vogliono operatori e strutture che conoscano la cultura e la storia di quelle persone e quindi serve gente del territorio inserita nel territorio. Perciò il nostro modello è valido. Perché tiene conto di tutto questo e arriva agli affidamenti fatti dalle Aziende Ullss dopo tutto un percorso di valutazione e soprattutto dopo avere verificato che la qualità del servizio offerto incida per il 60% almeno nella valutazione rispetto al prezzo del servizio ”. Sernagiotto ha sostenuto che: “Il Presidente della Giunta regionale, la Giunta stessa, il Consiglio regionale non si sottrarranno in un tempo come questo, così difficile, nel sostenere i modelli che hanno costruito e ci hanno tramandato i nostri nonni e padri. Li difenderemo. Dobbiamo mantenere, e rilanciare, il modello veneto del welfare che, in questa sede le cooperative impersonano, perché è imprescindibile se vogliamo conservare anche le chances dello sviluppo economico e occupazionale. La sfida che abbiamo davanti è che l’impresa sociale, la cooperazione sociale di cultura veneta dovrà sostituire, per il principio di sussidiarietà, quella famiglia ‘lunga’ che da sola, in pratica, negli anni sessanta/settanta assicurava il welfare. Oggi non è più così. Serve un welfare costruito da una politica intelligente, dalla partecipazione di tutti i cittadini e da un modello come il nostro che continua a fare scuola in Italia e nel mondo”. “C´è stata un po´ di confusione in questo periodo su questo tema – ha concluso Sernagiotto. Si è detto che era pronta una delibera regionale che modificava il sistema degli affidamenti e delle gare alla cooperazione ma non era affatto così: si trattava di un documento tecnico mai trasformato in atto amministrativo. L´unica delibera sarà quella che porteremo all´approvazione entro fine anno, dopo aver presentato all’approvazione del Presidente Zaia, un documento che si sta elaborando in questi giorni in piena sintonia e collaborazione tra direzioni sociali delle Ullss e comitato di coordinamento del sistema cooperativistico e direzione regionale sociale”.  
   
 

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