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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Dicembre 2011
 
   
  DA PONTE, LA STORIA. OLTRE 100 ANNI DI PASSIONE, TRADIZIONE E CULTURA PER DISTILLATI CHE SOLLEVANO GLI “SPIRITI”.

 
   
  L’origine: Passione e Sapienza generano “il Metodo” La distilleria fu fondata nel 1892 a Conegliano (Tv) dall’intraprendente mastro distillatore Andrea Da Ponte da cui l’azienda ha mutuato il nome. Il fratello Matteo, quattro anni dopo, ossia nel 1896, codificò un’innovativa pratica di distillazione: il “Metodo Da Ponte”. La strada del rinnovamento e della qualità era stata tracciata, al punto tale che l’editore Hoepli di Milano ripropose il manuale in quattro edizioni successive tra il 1901 ed il 1931. Bruna Da Ponte, erede di Andrea, trasmise l’amore per la distillazione a suo figlio Pier Liberale Fabris, donandogli la sensibilità e la lungimiranza che lo avrebbero portato alla massima espressione dell’arte distillatoria. L’illuminazione: il monovitigno di Prosecco come sinonimo d’eccellenza Nel 1945, nel corso della seconda Guerra Mondiale, i bombardamenti anglo americani rasero al suolo la distilleria. Pier Liberale la ricostruì in Conegliano per ricominciare la produzione dei distillati sempre nel rispetto delle regole del “Metodo Da Ponte”. Pier Liberale si concentrò sull’impiego di una sola varietà di vinaccia, il Prosecco (Glera), dando vita negli anni sessanta alla “Vecchia Grappa di Prosecco” di monovitigno. Si trattava di un’innovazione rispetto alla consuetudine dell’epoca di distillare un mix di vinacce di vari vitigni. La scelta di distillare le vinacce di un unico vitigno ed invecchiare la grappa in barrique di rovere del Limousine fece della Grappa di Prosecco un prodotto elitario e di grande pregio. E’ il 1979, quando viene inaugurata la sede attuale vicino a Conegliano, nella conca di Corbanese di Tarzo (Tv), luogo ideale per la distilleria grazie alla ricchezza di acque gelide che, nel corso della distillazione, opportunamente impiegate, favoriscono la condensazione degli aromi. Nel 1992, centenario della fondazione, Pier Liberale distilla e mette a riserva una partita di grappa selezionata legando per sempre la storia di “Libera Da Ponte” a sé stesso e al figlio Francesco, l’attuale amministratore unico, che la custodisce per oltre 18 anni. Oggi, “Libera da Ponte” è una nobile emozione in edizione limitata a 4.892 champagnotte numerate. Il Futuro: un patrimonio da salvaguardare… Proprio con Francesco Fabris sono nati nuovi liquori e distillati così che oggi la Da Ponte vanta una gamma di prodotti sempre all’altezza delle aspettative, da quelli più austeri per un pubblico legato alla tradizione, a quelli più moderni per un pubblico giovane che cerca prodotti intriganti. “Quella della distilleria Da Ponte è una storia che si evolve sempre” – afferma Francesco Fabris* – “Oggi come ieri il nostro amore per l’innovazione ci spinge a creare sempre qualcosa di unico che resti nel cuore delle persone. Ma la modernità ha valore solo se ricercata nel rispetto dell’ambiente, per proteggere quella stessa terra da cui traiamo la nostra forza e la nostra tradizione”. … con l’amore per l’ambiente La produzione non si limita quindi a perseguire obiettivi qualitativamente sempre più ambiziosi, ma opera nel rispetto dell’ambiente migliorando le tecnologie in sintonia con una gestione ecocompatibile dell’azienda. Infatti nel 2009 è stato inaugurato l’impianto fotovoltaico integrato nei tetti dei magazzini di invecchiamento dello stabilimento di Corbanese con conseguente abbattimento dell’emissione di gas serra pari a circa 70 tonnellate annue. Nel 1983 furono installate caldaie a biomasse alimentate da farina di vinaccioli, bucce d’uva e farine essiccate, per produrre il vapore utilizzato nel processo di distillazione. Tre anni dopo fu la volta dell’impianto per il recupero energetico dei vapori alcolici generati durante il processo di distillazione. Infatti dalla loro condensazione si ottiene, per trasferimento di calore, acqua calda utilizzata per riscaldare i reparti di confezionamento ed imbottigliamento. Nel 1989 venne installato il depuratore delle acque con produzione di biogas: gli effluenti della distillazione sono filtrati da un depuratore. La parte filtrata viene sottoposta ad un processo di rifermentazione da cui si ottiene il biogas utilizzato per il riscaldamento degli uffici. Infine, nel 1994 fu inaugurato il depuratore dei fumi, che grazie a filtri elettrostatici, pulisce i fumi emessi così da abbattere il carico di inquinamento  
   
 

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