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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Dicembre 2011
 
   
  “NON TUTTI I BASTARDI SONO DI VIENNA”

 
   
   Cortina d’Ampezzo. Dietro alla “Grande guerra” dell’epica cavalleresca c’è una guerra che è entrata nelle case, nelle vite della gente veneta. Dove sono nati scontri, incontri, vicende tutte personali. E’ con queste storie che Andrea Molesini ha vinto il Premio Campiello. E Sabato 10 dicembre 2011 Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo, sceglie di inaugurare la propria V Edizione proprio con lui e il suo romanzo, “Non tutti i bastardi sono di Vienna” (Sellerio). Appuntamento alle ore 18, come sempre alla Sala Cultura del Palazzo delle Poste di Cortina. Con un’introduzione di Giuseppe Zaccaria, Rettore dell’Università di Padova. Una scelta significativa: Molesini insegna letteratura proprio all’ateneo patavino. Autore di romanzi, racconti e poesia, è tra i più letti e amati in Italia nel campo della letteratura per ragazzi. “Dedico questo premio alla memoria di Elvira Sellerio – ha detto vincendo il Campeillo – perché con la sua editoria e il suo coraggio ha difeso la scelta dei padri dalla volgarità del presente. Ha difeso la nostra letteratura uguale a pochi, seconda a nessuno”. Il libro. A metà tra romanzo storico e romanzo di formazione, “Non tutti i bastardi sono di Vienna” è scritto con uno stile alto, a volte immaginifico, a volte ironico. La Grande Guerra, ammantata nell’immaginario collettivo italiano in una atmosfera fatta di eroismo e di spirito cavalleresco, appare qui in tutta la sua fredda e stupida ferocia. Negli ultimi tempi della Prima guerra mondiale, in una località vicina al Piave, la famiglia Spada è costretta a ospitare nella propria villa alcuni ufficiali dell’esercito nemico. Paolo ha quasi 18 anni, è rimasto precocemente orfano e vive coi nonni, Gustavo e Nancy, due eccentrici, ma riesce a intrattenere gli “ospiti” austriaci aiutato dalla sua simpatia e da senso dell’umorismo. I caratteri dei personaggi, tutti incisi con molta sottigliezza, riescono ad apparire vivi e credibili, sullo sfondo di una guerra che fu crudele e spietata come talvolta si tende a dimenticare. Appuntamento quindi sabato alle ore 18.00, come sempre nel calore della Sala Cultura del Palazzo delle Poste di Cortina d’Ampezzo. A un passo da Corso Italia. Al termine dell’incontro, brindisi con Battistella, il Prosecco, e i Bibanesi. Ingresso libero.  
   
 

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