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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Dicembre 2011
 
   
  RAFFORZARE IL RUOLO DELL´EUROPA NEL MONDO: UN BILANCIO PER LE AZIONI ESTERNE 2014-2020 CHE ONORA GLI IMPEGNI ASSUNTI DALL´UE E PROMUOVE VALORI CONDIVISI

 
   
  Bruxelles, 12 dicembre 2011 – La Commissione europea ha adottato il 7 dicembre le proposte di bilancio per gli strumenti di azione esterna per il periodo 2014-2020, che permetteranno all´Unione di assolvere le proprie responsabilità sulla scena mondiale: lottare contro la povertà e promuovere la democrazia, la pace, la stabilità e la prosperità. La gamma di strumenti previsti contribuirà a sostenere i paesi in via di sviluppo, i paesi del vicinato europeo e quelli che stanno preparando l´adesione all´Ue. La Commissione cercherà di indirizzare le sue risorse laddove sono maggiormente necessarie e in grado di produrre i migliori risultati, assicurando al contempo maggiore flessibilità per poter reagire tempestivamente in caso di eventi imprevisti. Questo bilancio permetterà inoltre all´Ue di consolidare ulteriormente il suo ruolo sulla scena mondiale e di promuovere i suoi interessi e valori. Catherine Ashton, Alta rappresentante dell´Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "Anche in tempi di crisi l´Europa deve guardare avanti e mantenere i suoi impegni nel mondo. La nostra sicurezza e la nostra prosperità dipendono da quanto accade al di là dei nostri confini, soprattutto nel nostro vicinato. L´ue terrà fede ai propri impegni internazionali nei confronti delle popolazioni più povere e vulnerabili, dei paesi del vicinato in fase di transizione e dei paesi che stanno preparando l´adesione all´Unione. Grazie a questi nuovi strumenti di azione esterna, l´Ue potrà promuovere in modo più efficace i suoi valori e interessi centrali, quali i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto, contribuendo altresì a lottare contro la povertà, a preservare la pace e a risolvere conflitti in tutto il mondo". Andris Piebalgs, Commissario europeo per lo sviluppo, ha dichiarato: "L´ue è il primo donatore al mondo e dobbiamo continuare a guidare la lotta contro la povertà. Secondo i sondaggi, la maggior parte degli europei concorda sul fatto che l´Ue debba dar prova di solidarietà aumentando gli aiuti allo sviluppo. Le proposte adottate permetteranno al bilancio dell´Ue di contribuire, in misura simile a quanto fatto in passato, all´impegno dell´Ue di destinare agli aiuti lo 0,7% del Rnl dell´Ue entro il 2015. È ormai un dato di fatto che garantire una crescita più inclusiva e sostenibile nel mondo è anche nell´interesse dell´Ue. Oggi diamo una svolta alle nostre relazioni con i paesi emergenti e ci impegniamo a concentrare l´aiuto a favore dei paesi più poveri". A proposito del nuovo strumento europeo di vicinato e del nuovo strumento di assistenza preadesione, il Commissario responsabile per l´Allargamento e la politica europea di vicinato, Štefan Füle, ha commentato: "Questi nuovi strumenti ci consentiranno di rispondere ancora meglio alle necessità e alle ambizioni future dei nostri partner. Grazie al nuovo strumento europeo di vicinato e al nuovo strumento di assistenza preadesione, il sostegno ai nostri vicini sarà più rapido e flessibile, sarà possibile attuare una maggiore differenziazione e offrire più incentivi a coloro che ottengono i migliori risultati. Allo stesso tempo, il sostegno dell´Ue continuerà a garantire il successo del processo di democratizzazione, a migliorare lo sviluppo socioeconomico nei paesi del vicinato, nonché ad appoggiare il processo di riforma nei paesi che stanno preparando l´adesione all´Ue." Le proposte di bilancio sosterranno il nuovo approccio della Commissione – "Un programma di cambiamento" – volto a concentrare l´aiuto dell´Ue in meno settori, a sostegno della democrazia, dei diritti umani e del buon governo, e a stimolare la crescita inclusiva e sostenibile. Applicando il nuovo principio della "differenziazione", l´Ue destinerà un volume più consistente di fondi laddove ritenga che il suo aiuto possa produrre risultati migliori: nelle regioni e nei paesi più bisognosi, compresi gli Stati fragili. I paesi in grado di generare risorse sufficienti a garantire il loro sviluppo non riceveranno più sovvenzioni bilaterali, ma beneficeranno di nuove forme di partenariato e continueranno a ricevere fondi attraverso i programmi tematici e regionali. A complemento, saranno introdotte diverse modalità innovative di cooperazione come la combinazione di prestiti e sovvenzioni. Il nuovo strumento di partenariato costituisce una delle principali innovazioni della politica esterna e ne è uno strumento fondamentale, in quanto mira a difendere e a promuovere gli interessi dell´Ue e ad affrontare le principali sfide mondiali. Tale strumento permetterà inoltre all´Ue di attuare programmi che vanno oltre la cooperazione allo sviluppo con i paesi industrializzati, le economie emergenti e i paesi in cui l´Ue ha interessi rilevanti. Contesto I testi approvati oggi costituiscono le proposte legislative per l´attuazione del quadro finanziario pluriennale presentato dalla Commissione il 29 giugno 2011 nell´ambito dell´azione esterna. Il pacchetto comprende l´intera gamma degli strumenti di sostegno esterno finanziati nell´ambito del bilancio dell´Ue e include una comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio intitolata "Ruolo mondiale dell´Europa" e le proposte legislative per nove strumenti geografici e tematici, oltre a un regolamento di esecuzione comune. L´importo totale proposto per i nove strumenti ammonta a 96,2494 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 (prezzi correnti). Strumento di assistenza preadesione (Ipa): 14,110 miliardi di euro Strumento europeo di vicinato (Eni): 18,182 miliardi di euro Strumento di cooperazione allo sviluppo (Dci): 23,295 miliardi di euro Strumento di partenariato: 1,131 miliardo di euro Strumento per la stabilità (Ifs): 2,829 miliardi di euro Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (Eidhr): 1,578 miliardo di euro Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare: 631 milioni di euro Strumento a favore della Groenlandia: 219 milioni di euro Fondo europeo di sviluppo (Fes, esterno al bilancio dell´Ue): 34,276 miliardi di euro Il pacchetto sarà trasmesso al Parlamento europeo e al Consiglio e la sua adozione è prevista nel 2012. (Per ulteriori dettagli sui diversi strumenti, cfr. Imemo/11/878) Il principio della differenziazione Il principio della differenziazione sarà applicato innanzitutto ai paesi interessati dal Dci e dall´Eni. Nell´ambito del Dci, si propone che 17 paesi a reddito medio-alto (Argentina, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Kazakhstan, Iran, Malaysia, Maldive, Messico, Panama, Perù, Thailandia, Venezuela e Uruguay) e due grandi paesi a reddito medio-basso il cui Pil è superiore all´1% del Pil mondiale (India e Indonesia) entrino a far parte di nuovi partenariati non basati su aiuti bilaterali. Le economie emergenti quali, in particolare, la Cina, il Brasile e l´India sono ora considerate partner dell´Ue per affrontare le sfide mondiali. Gli strumenti di vicinato e di assistenza preadesione Nel contesto dell´approccio rinnovato nei confronti della politica europea di vicinato (Pev), il nuovo Eni permetterà di fornire un sostegno mirato agli stessi 16 paesi1 interessati dal precedente strumento europeo di vicinato e partenariato (Enpi). In linea con i principi di differenziazione e "more for more" (maggiori aiuti a fronte di un maggiore impegno), l´Eni permetterà di sostenere il consolidamento delle relazioni con i paesi partner e apporterà benefici tangibili sia all´Ue sia ai suoi partner in ambiti quali la democrazia e i diritti umani, lo Stato di diritto, il buon governo, l´economia sostenibile e lo sviluppo sociale, nonché la progressiva integrazione economica nel mercato unico europeo. L´ue continuerà a sostenere i paesi dell´allargamento2 attraverso uno strumento rinnovato di assistenza preadesione (Ipa), sulla base dei risultati positivi ottenuti grazie allo strumento attuale. L´ipa aiuterà questi paesi ad attuare le strategie di riforma globali necessarie per preparare l´adesione futura, con particolare riguardo per la cooperazione regionale, l´applicazione della legislazione e degli standard dell´Ue, la capacità di gestire le politiche interne dell´Unione dopo l´adesione e il conseguimento di risultati socioeconomici tangibili nei paesi beneficiari. Verrà fatto maggior ricorso a formule innovative di finanziamento concordate con le istituzioni finanziarie internazionali, in cui i fondi dell´Ue fungeranno da catalizzatore per stimolare gli investimenti nelle infrastrutture.  
   
 

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