Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Dicembre 2011
 
   
  UCIMU: POSITIVO IL BILANCIO 2011 PER L’INDUSTRIA ITALIANA COSTRUTTRICE DI MACCHINE UTENSILI, ROBOT E AUTOMAZIONE (+19,6%). CRESCITA RALLENTATA NEL 2012.

 
   
  Cinisello Balsamo, 14 dicembre 2011 - Si chiude positivamente il 2011 per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che registra incrementi a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici. Si consolida, dunque, la ripresa avviata nel 2010 ma il trend positivo rischia di affievolirsi nel 2012, complice il quadro internazionale ancora particolarmente instabile. Come emerge dai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, nel 2011, la produzione italiana di settore è cresciuta a 5.019 milioni di euro, segnando un incremento del 19,6% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato dall’ottima performance delle esportazioni che, cresciute del 29,3%, hanno raggiunto quota 3.367 milioni di euro. Secondo l’elaborazione del Centro Studi Ucimu sui dati Istat, nei primi otto mesi dell’anno, paesi di destinazione dell’export italiano di macchine utensili sono risultati: Cina, Germania, Stati Uniti, Brasile, Francia, India, Russia, Turchia, Polonia, Spagna. Nel corso dell’anno, monitorando gli aggiornamenti mensili, si evidenzia il testa a testa tra Germania e Cina che si contendono il vertice della classifica delle aree di sbocco. In particolare, secondo l’ultima rilevazione, sono cresciute le vendite in Germania (+62,9%) a 228 milioni, Stati Uniti (+99,4%) a 170 milioni, Brasile (+84,1%) a 115 milioni, Francia (+23,2%) a 105 milioni, India (+19,7%), Russia (+15%), Turchia (+85,1%); Polonia (+55,3%), Spagna (+14%). In controtendenza le vendite in Cina (-0,4%) che, con 240 milioni di euro, è comunque primo mercato di acquisizione di made in Italy di settore. Differente è invece l’andamento del mercato domestico. Il consumo, pur in crescita dell’11,9%, si è attestato a 2.761 milioni di euro, valore che denota la debolezza della domanda espressa dagli utilizzatori italiani. Il modesto incremento della domanda interna si riflette nella timida ripresa delle consegne dei costruttori sul mercato interno che, cresciute del 3,8%, non sono andate oltre quota 1.652 milioni. Più marcato l’incremento delle importazioni (+26,7%) il cui valore assoluto resta comunque appena sopra i 1.100 milioni. D’altra parte, dall’analisi relativa al periodo 2008-2011, emerge che la quota di import su consumo cresce meno di un punto percentuale, passando da 39,9% a 40,2%. Al contrario, il rapporto export su produzione guadagna dieci punti percentuali, passando dal 57% del 2008 al 67,1% del 2011. Pur non essendo direttamente collegati, i due indicatori evidenziano la capacità dei costruttori di mantenere il presidio del mercato interno pur intensificando, in modo deciso, l’attività sui oltre confine. Le previsioni 2012, pur di segno positivo, evidenziano una “crescita rallentata”. In particolare, la produzione, attesa in crescita del 3,4%, si attesterà a quota 5.190 milioni di euro. A fronte del buon andamento del mercato estero, come testimoniato dal dato di export che crescerà, del 4,8%, a 3.530 milioni di euro, il mercato interno frenerà la sua corsa: i consumi saliranno a 2.820 milioni di euro, il 2,1% in più rispetto al 2011. Stazionarie le consegne dei costruttori sul fronte domestico che si fermeranno a 1.660 milioni di euro (+0,5%). Per contrastare la debolezza della domanda interna, i costruttori italiani intensificheranno maggiormente l’attività di export incrementando ulteriormente la quota di produzione destinata oltreconfine che arriverà al 68%. Giancarlo Losma presidente Ucimu-sistemi Per Produrre ha così commentato: “ nel 2011 l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione ha consolidato la ripresa avviata l’anno precedente. La positiva performance messa a segno dalle imprese del comparto è però, nel complesso, frutto dell’ottimo andamento delle esportazioni che continuano a crescere, premiando coloro i quali investono in internazionalizzazione”. “A questo proposito - ha continuato Giancarlo Losma - manifestiamo grande soddisfazione per la decisione del nuovo Esecutivo di ripristinare Ice. Dopo la soppressione dell’Istituto avvenuta nello spazio di un mattino, l’associazione – insieme a numerose altre rappresentanze – aveva espresso ripetutamente il proprio dissenso verso una scelta giudicata miope e dunque pericolosa. Il ripristino dell’Agenzia è senza ogni dubbio uno dei migliori provvedimenti compresi nella Manovra Salva Italia appena varata, poiché è lo strumento più adatto per supportare le imprese nell’attività di internazionalizzazione. Ora ci attendiamo che le autorità di governo estendano lo sguardo all’operatività di Simest i cui fondi sono ancora a nostro avviso scarsi, considerata la mole di attività che le imprese italiane stanno svolgendo sui mercati stranieri”. “D’altra parte - ha continuato il presidente di Ucimu - i costruttori italiani di macchine utensili robot e automazione giudicano positivamente la nuova finanziaria, soprattutto considerando il contesto economico particolarmente critico. Certo le misure sono in generale pesanti ma non depressive nel complesso. Accogliamo con favore la completa deducibilità dell’Irap sul costo del personale che faciliterà, tra l’altro, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Stessa valutazione per l’introduzione di Ace, il pacchetto di interventi di aiuto alla sviluppo economico dell’impresa che comprende l’incentivo fiscale alla ricapitalizzazione funzionale alla crescita dimensionale e all’accesso al credito delle aziende. Infine è confortante il piano di finanziamenti studiato per sostenere interventi infrastrutturali che, necessari per rendere più efficiente in nostro sistema paese, saranno certamente stimolo a nuove attività di impresa”.  
   
 

<<BACK