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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Dicembre 2011
 
   
  LA COMMISSIONE PROPONE TAGLI PER I FUNZIONARI DELL’UE

 
   
  Bruxelles, 14 dicembre 2011 – Oggi la Commissione ha adottato formalmente un pacchetto di proposte di riforma del personale che porterà a un risparmio di un miliardo di euro entro il 2020 e di oltre un miliardo di euro all’anno sul lungo termine. L’iniziativa permetterà all’Ue di congelare le spese operative per l’amministrazione fino al 2020. La proposta ritarda l’età del pensionamento, introduce una riduzione del 5% del personale unita a un incremento delle ore lavorative settimanali e a stipendi più bassi in determinati settori, aumenta il contributo di solidarietà e semplifica il metodo adoperato per gli adeguamenti annuali delle retribuzioni e delle pensioni. Il Vicepresidente Maroš Šefčovič ha dichiarato: “Le istituzioni europee e il loro personale si trovano a dover far fronte a grandi sfide. Sono tuttavia convinto che essi siano capaci di raccoglierle lavorando ancora più intensamente, con orari più lunghi e con maggiore efficacia. La proposta rappresenta il giusto equilibrio tra la necessità di risparmiare e la capacità delle istituzioni di realizzare le loro politiche. "Si tratta anche di una risposta corretta sotto il profilo politico e giuridico alla richiesta degli Stati membri di sospendere l´adeguamento annuale delle retribuzioni di quest’anno a causa della crisi, richiesta a cui non è stato possibile dare seguito perché non erano soddisfatti i rigorosi criteri giuridici previsti per farlo." La proposta prevede: una riduzione del personale del 5% in tutte le istituzioni nel periodo 2013-17, grazie al normale ricambio di personale; un incremento dell´orario di lavoro minimo settimanale per il personale di tutte le istituzioni da 37,5 a 40 ore, senza adeguamenti salariali a titolo di compensazione; l´età normale di pensionamento passerà da 63 a 65 anni. Continuare a lavorare fino a 67 anni sarà reso più facile per chi lo desidera; onde tener conto della difficile situazione economica attuale, il contributo speciale (imposta aggiunta all’imposta sul reddito), che scadrà nel 2013, sarà non solo sostituito da un nuovo “contributo di solidarietà” ma anche innalzato al 6% (mentre attualmente è del 5,5%); le norme relative al pensionamento anticipato saranno inasprite (l´età minima per il pensionamento anticipato senza riduzione dei diritti pensionistici acquisiti passerà da 55 a 58 anni; la possibilità di avvalersi di questo regime senza una riduzione dei diritti pensionistici sarà ridotta del 50%); l’accesso ai gradi e agli stipendi più alti nella carriera degli "assistenti" sarà limitato agli assistenti con i migliori risultati che abbiano i requisiti per un posto con il livello più alto di responsabilità per questa categoria; gli stipendi del personale amministrativo e di segreteria neo-assunto saranno ridotti del 18% circa; le altre misure prevedono: un nuovo metodo semplificato per adeguare gli stipendi e le pensioni sulla base delle decisioni politiche prese da tutti e 27 gli Stati membri per i funzionari nazionali, una nuova clausola di eccezione per reagire prontamente a un´eventuale crisi, la riduzione del numero massimo di giorni di ferie concesso al personale per il viaggio annuale nello Stato membro di provenienza da 6 a 3 giorni, un nuovo metodo aggiornato per calcolare la distanza dal paese di provenienza che ridurrà le indennità individuali, un’estensione della durata massima dei contratti per gli agenti contrattuali nelle istituzioni da tre a sei anni e norme più coerenti per il personale delle agenzie dell’Ue. Contesto Le proposte, rese pubbliche per la prima volta alla fine del mese di giugno, sono state parzialmente modificate a seguito di circa sei mesi di discussioni e trattative con i rappresentanti del personale, gli Stati membri e le amministrazioni di altre istituzioni. Al fine di salvaguardare il senso della proposta e il suo impatto finanziario senza pregiudicare la capacità delle istituzioni dell’Ue di assumere e conservare personale altamente qualificato, gli elementi fondamentali della proposta di giugno sono rimasti immutati. I principali cambiamenti alla proposta iniziale sono: l’aumento proposto per il contributo di solidarietà che deve essere versato dal personale passa dal 5,5% al 6%; i compiti amministrativi e di segreteria continueranno a essere svolti da funzionari (anziché da personale a contratto come proposto inizialmente). Sarà, tuttavia, introdotto un nuovo tipo di struttura di carriera a essi destinato con stipendi più bassi e prospettive di carriera corrispondenti al livello di responsabilità; il metodo utilizzato per gli adeguamenti annuali delle retribuzioni e delle pensioni sarà semplificato e prorogato per altri 10 anni (invece di otto). A partire dal 1° gennaio 2013, sarà utilizzato il paniere di tutti e 27 gli Stati membri per calcolare l´evoluzione del potere di acquisto nazionale dei pubblici funzionari, un elemento fondamentale del metodo (mentre la proposta originaria si limitava ad aggiungere la Svezia e la Polonia al campione attuale di 8 Stati membri); la durata massima del contratto di lavoro degli agenti contrattuali delle istituzioni dell’Ue sarà aumentata da tre a sei anni (invece di cinque). Il pacchetto modificato di proposte sarà ora trasmesso al Consiglio e al Parlamento europeo per un ulteriore dibattito e per l’adozione sulla base della procedura legislativa ordinaria. Per ulteriori informazioni consultare il Memo/11/907.  
   
 

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