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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Dicembre 2011
 
   
  OSSERVAZIONI DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO HERMAN VAN ROMPUY AL PARLAMENTO EUROPEO

 
   
  Strasburgo, 14 Dicembre 2011 - Di seguito alcune osservazioni di ieri del presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy: “Voglio segnalare a voi, oggi, i principali risultati del Consiglio europeo della scorsa settimana. Come sapete, l´obiettivo principale è stato sul futuro della zona euro. Si tratta di un percorso lungo. Ristabilire la fiducia è più difficile allora la maggior parte di noi si aspettava. Ci sono voluti enormi sforzi per porre rimedio alle carenze infrastrutturali previsti dal trattato di Maastricht e di correggere le politiche del passato. In questo incontro ci fu, da un lato, un notevole grado di consenso sui contenuti e gli obiettivi. Questo accordo sulla sostanza è stato inoltre sostenuto non solo dai membri della zona euro, ma anche dai membri della zona euro in futuro. D´altra parte, non c´era più la discussione sugli strumenti giuridici necessari. Permettetemi di iniziare con i primi, perché non essere trascurato, perché polemica circa la seconda. In primo luogo, per il breve termine, abbiamo concordato un´azione immediata per aiutare a superare le attuali difficoltà. Stiamo aumentando le nostre risorse finanziarie per affrontare la crisi che abbiamo di fronte. Dell´area dell´euro e gli altri Stati membri avranno lo scopo di rendere disponibili ulteriori risorse fino a 200 miliardi di euro per il Fondo monetario internazionale. La leva del Fondo europeo di stabilità finanziaria saranno distribuiti rapidamente e la Banca centrale europea agirà come suo agente in operazioni di mercato. L´entrata in vigore del meccanismo del fondo di salvataggio europeo di stabilità (Esm) sarà accelerata in modo che possa iniziare nel mese di luglio 2012. Rivedremo marzo l´adeguatezza complessiva del complessivo Efsf / Esm massimale di € 500 miliardi. Per quanto riguarda il coinvolgimento del settore privato, il grande cambiamento per la nostra dottrina che abbiamo deciso il 21 luglio sarà ora tradotta nel trattato Esm. O per dirla più brutalmente: il nostro primo approccio con Psi, che ha avuto un impatto molto negativo sui mercati del debito, ora è ufficialmente conclusa. Da ora in poi rispettare rigorosamente i principi e le pratiche Fmi. In secondo luogo, per quanto riguarda il medio e lungo termine, abbiamo concordato un nuovo patto fiscale con le nuove regole fiscali. Gli Stati membri dovranno recepirla nella loro legislazione nazionale a livello costituzionale o equivalente. Le nostre regole sulla procedura per i disavanzi eccessivi sarà più automatico per i membri dell´area dell´euro. Elementi chiave di questo nuovo approccio sono le seguenti: sulla base del Patto di stabilità e crescita, i budget devono essere equilibrati in termini strutturali (cioè tutto il ciclo economico), questa regola deve essere definita a livello Trattato e incorporati nella normativa nazionale; automatico meccanismo di regolazione a garantire l´eliminazione in caso di deviazione devono essere definiti dagli Stati membri, sulla base dei principi proposti dalla Commissione. Portare Qvm rivisto nel Consiglio di decidere sulle proposte della Commissione all´inizio della procedura per i disavanzi in eccesso in modo che questa si applica tutta la procedura. Oltre a questo, come concordato nel mese di ottobre, gli Stati membri sotto procedura per disavanzo eccessivo dovranno presentare i loro piani di progetto di bilancio prima della loro adozione alla Commissione. Come ho detto, c´era un ampio accordo sulla sostanza. Per quanto riguarda la forma, tutti d´accordo che questi nuovi impegni dovrebbe essere reso obbligatorio, ma ci sono opinioni diverse su come questo potrebbe essere fatto. Come sapete, ho messo sul tavolo una relazione intermedia sul rafforzamento dell´Unione economica e monetaria che ha valutato quello che abbiamo fatto finora, ha individuato le debolezze, e ha suggerito vari modi in cui queste vulnerabilità potrebbero essere affrontati. Questi modi variavano da decisioni che possono essere adottate nel quadro dei trattati esistenti, di una possibile revisione del protocollo n. 12, mediante decisione del Consiglio europeo, a pieno titolo modifiche del trattato, mediante sia la semplificata o della procedura di revisione ordinaria . Alcune delle decisioni che possono essere prese sulla base dei trattati esistenti sono stati concordati. Tuttavia, la possibilità di rivedere il protocollo n. 12 e la possibilità di revisione dei trattati sia richiesta l´unanimità. E ´diventato chiaro nel corso della riunione che l´unanimità non era imminente. Di fronte a questo fatto - e mi sento alcun bisogno di essere controverso me stesso su questo - non vi era altra alternativa che scendere la strada di un trattato a parte tra i 17 membri dell´Eurozona, anche se aperto agli altri. Infatti quasi tutti gli altri membri, anche con una deroga per l´adesione all´euro, hanno annunciato che si uniranno in questo processo, soggetti a consultare i loro Parlamento. È stato un momento di responsabilità e di solidarietà. L´interesse europeo è stata posta in gioco e l´interesse europeo deve essere il nostro unico criterio. Un trattato intergovernativo non era la mia prima preferenza, né quella della maggior parte degli Stati membri. Tuttavia, sarà il completamento della procedura fiscale Compact. Essa deve essere negoziata per una questione di urgenza. Non sarà facile, anche legalmente parlando. Conto su tutti di essere costruttivo, tenendo presente la posta in gioco. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare sia la disciplina fiscale e il coordinamento economico, andando oltre ciò che abbiamo già raggiunto nel ´six-pack´. Questa non sarà la prima volta che gli Stati membri più coinvolti hanno proceduto di comune accordo tra di loro, senza aspettare che tutti a unirsi alla nuova iniziativa. E ´stato il caso di Schengen, con la cooperazione di polizia di Prüm e in termini di attuazione del lancio dello stesso euro. Soprattutto, abbiamo concordato che il Parlamento europeo sarà associato in questo processo. Per quanto riguarda il calendario: piuttosto rapidamente, a seguito delle consultazioni con i parlamenti nazionali, dovremmo conoscere il numero degli stati partecipanti. Sono ottimista perché so che sta per essere molto vicino a 27. Infatti, 26 i leader indicato il loro interesse in questo sforzo. Essi riconoscono l´euro è un bene comune. Poi, primi di marzo al più tardi, questo "Fiscal Compact" Trattato sarà firmato. L´obiettivo resta quello di incorporare tali disposizioni nei trattati dell´Unione europea il più presto possibile. Nel frattempo, dobbiamo fare in modo che le nuove procedure rimangono strettamente integrati nella struttura dell´Unione possibile. Vi è, infatti, un notevole margine di manovra per farlo. Oltre a questo, il progetto esistente del trattato Esm dello scorso anno sarà modificato nei prossimi giorni. Si integrerà importanti decisioni di ieri su come modificare il nostro approccio al coinvolgimento del settore privato e le nostre idee sulla ammorbidire la regola dell´unanimità. L´obiettivo è che il Trattato Esm essere ratificato entro la metà del 2012. Nel mese di marzo, mi riferirà al Consiglio europeo approfondimento dell´integrazione fiscale, come già indicato nella relazione intermedia che ho fatto in stretta collaborazione con eh Presidente della Commissione europea e dell´Eurogruppo. Infine, abbiamo invitato il Parlamento europeo e del Consiglio, secondo la procedura legislativa ordinaria, ad esaminare rapidamente le proposte della Commissione, del 23 novembre in modo che possano in vigore in tempo per il prossimo ciclo di bilancio. Il Consiglio europeo ha fatto anche discutere di altre questioni che sono di importanza, anche se sono stati offuscati dalle domande governance economica. Sull´allargamento, previo consenso del Parlamento europeo, abbiamo firmato il trattato di adesione con la Croazia aprendo così la strada per la Croazia di diventare Stato membro dell´Unione 28. Abbiamo riconfermato la prospettiva europea dei Balcani occidentali chiarendo che la nostra porta non si chiude dietro la Croazia. In particolare, il Consiglio europeo ha individuato obiettivi chiari e un calendario chiaro per la Serbia e per il Montenegro. Entrambi i paesi hanno compiuto progressi considerevoli nel loro cammino verso l´Unione europea. La Serbia ha compiuto passi coraggiosi per portare l´Europa più ricercati criminali di guerra alla giustizia internazionale. La Belgrado-pristina dialogo ha portato i primi risultati e l´attuazione di tali accordi si muove in avanti. Ora aspettiamo la Serbia per costruire su quel dialogo e migliorare le relazioni con Pristina, con l´obiettivo di concedere la Serbia lo status di paese candidato nel febbraio 2012 dal Consiglio, di essere confermata dal Consiglio europeo all´inizio di marzo 2012. Montenegro ha ricevuto lo status di candidato un anno fa e ha intrapreso numerose riforme interne, che ora devono essere pienamente attuate. Continueremo a valutare i progressi del Montenegro, specialmente nel campo dello stato di diritto e mirano ad aprire i negoziati di adesione nel giugno 2012. Signore e signori, tornando alla fiducia dell´Eurozona, che è passato non può essere ripristinata durante la notte. E ´una lunga strada, ma questo Consiglio europeo è un tassello importante su questa strada. Grazie.  
   
 

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