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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Dicembre 2011
 
   
  APPALTI, UMBRIA: PARLAMENTO MODIFICHI MANOVRA SU NORMATIVA

 
   
  Perugia, 14 dicembre 2011 - "Il Parlamento, in sede di conversione della manovra governativa, riconsideri la norma abrogata relativa agli appalti". È quanto auspica l´assessore regionale Stefano Vinti, condividendo le preoccupazioni espresse dal presidente della Commissione regionale d´inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Umbria, Paolo Brutti, in merito alla abrogazione, a seguito della manovra Monti, della norma (art. 81, comma 3bis del D.lgs. N. 163/2006) che prevedeva, di fatto, che le offerte negli appalti dovevano essere al netto del costo del personale, "ovvero - spiega Vinti - che i relativi costi non potevano essere oggetto di ribasso, con tutte le conseguenze che ciò può comportare, primo tra tutti, l´apertura di spazi per le organizzazioni mafiose". "In Umbria - sottolinea Vinti - il quadro giuridico è diverso. La legge regionale n. 3/2010, in materia di appalti pubblici di lavori, contiene infatti l´articolo 23 che prevede l´obbligo, per chi bandisce una gara, di indicare specificamente e separatamente dall´importo dell´intervento, oltre ai costi e agli oneri della sicurezza, anche il costo presunto della manodopera utilizzata, che non è soggetto a ribasso d´asta". "Questo - aggiunge - vale anche per i contratti di subappalto, i contratti più appetibili dalle organizzazioni criminali. Tale norma è ad oggi pienamente vigente ed operativa, tant´è che di recente la Regione ha dato attuazione al principio con la delibera 569 del 7 giugno scorso, che fissa le ´Linee guida per il calcolo dei costi, degli oneri della sicurezza e del costo della manodopera´". In considerazione della rilevanza che la disciplina riveste in materia di salvaguardia del lavoro e della sicurezza, l´assessore Vinti auspica "che, anche a livello nazionale, il Parlamento, in sede di conversione del decreto legge ´Monti´, possa riconsiderare la norma abrogata".  
   
 

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