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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Gennaio 2007
 
   
  IL “MAL DI PRIMAVERA” SI COMBATTE CON POLASE. ASPARTATO DI MAGNESIO E DI POTASSIO, PER RITROVARE LE FORZE.

 
   
  Il 21 Marzo, equinozio di primavera, segna in modo simbolico il risveglio della natura e il ritorno della fertilità dei campi. Questi giorni, festeggiati in tutte le tradizioni, rappresentano, tuttavia, un momento di transizione anche per l’organismo umano, che deve adattarsi ai nuovi ritmi della luce e al variare della temperatura. Ma succede spesso che il fisico abbia bisogno di un po’ di tempo per abituarsi a questi improvvisi cambiamenti. Ecco perché sono molte le persone che, con l’arrivo della primavera, sono soggette a una serie di disturbi e di malesseri, quali: sensazione di stanchezza diffusa e generalizzata, mancanza di forze, apatia, difficoltà di concentrazione…L’orologio biologico va in tilt. E’ soprattutto la luce l’elemento chiave di questo periodo di cambiamenti perché va a interferire con le nostre aree nervose (non soggette alla volontà), che regolano i meccanismi primari del metabolismo, dell’attività sessuale, del sonno, della fame e della sazietà. In particolare, è fondamentale l’attività della ghiandola pineale, che rappresenta una sorta di collegamento fra il mondo interno dell’organismo e quello all’esterno, trasformando i segnali fisici che derivano dai cambiamenti (della luce, di temperatura, dei campi elettromagnetici) in energia chimica. Sotto l’effetto della luce, la ghiandola pineale produce serotonina, una sostanza che favorisce lo stato di veglia, mentre, di notte, la produzione di questo ormone diminuisce sensibilmente e aumenta quella di melatonina, l’ormone che prepara l’organismo al riposo notturno. Nell’uomo, i ritmi biologici sono da riferire al ritmo circadiano, che ha tempi di avvicendamento luce-buio e sonno-veglia modulati nell’arco delle 24 ore. Chi non possiede un orologio biologico efficiente e, in particolare, ha un deficit di adattamento ai ritmi biologici esterni, che cambiano con la primavera, va incontro a una serie di disturbi, noti genericamente come “mal di primavera”, che vengono accentuati bruscamente dal ripristino dell’ora legale. Nelle persone più sensibili, infatti, è sufficiente un’ora in più di esposizione alla luce solare per mandare in tilt il sistema adattativo, che non riesce a superare lo stress dovuto ai mutamenti repentini che turbano l’equilibrio biologico. Magnesio e potassio: l’accoppiata vincente contro l’astenia primaverile. All’interno di tutte le cellule dell’organismo, vi sono numerosi minerali che ne assicurano il buon funzionamento. Fra i più importanti, vi sono il Magnesio e il Potassio che, possedendo una certa carica elettrica, vengono detti “elettroliti”. Il Magnesio ha un ruolo fondamentale nella produzione di energia in quanto consente all’organismo di sfruttare le calorie contenute nei carboidrati (pasta, pane, riso) allo scopo di produrre e di immagazzinare l’Atp (adenosina trifosfato), la sostanza che aiuta a fornire le cellule dell’energia di cui hanno bisogno per svolgere tutte le loro funzioni, mentre il Potassio è essenziale nella conduzione dell’impulso nervoso. Ne consegue che una carenza, anche marginale, di Magnesio e/o di Potassio può favorire la comparsa di fenomeni di stanchezza. Polase: L’integratore Di Aspartato Di Magnesio E Di Potassio Che Aiuta A Ritrovare Le Forze. Polase è un integratore di sali minerali della Wyeth Lederle, distribuito in farmacia da Wyeth Consumer Healthcare. Contiene, infatti, Aspartato di Magnesio e di Potassio. In tutti gli stati di carenza di Potassio e di Magnesio, che si manifestano generalmente con una sensazione di stanchezza, debolezza muscolare e crampi. Tali carenze possono essere provocate da eccessiva sudorazione, intensa attività fisica, diarree e vomito profusi. Polase: Per L’integrazione Ottimale Di Magnesio E Di Potassio, Ci Vuole L’aspartato. Polase è una formulazione specifica a base di Magnesio e Potassio sotto forma di Aspartato. L’aspartato, infatti, è il sale ottimale per integrare Magnesio e Potassio. Magnesio e Potassio non possono essere introdotti come tali nell’organismo, ma devono essere assunti sotto forma di sali. Il Potassio introdotto per via orale viene eliminato principalmente con le urine, a meno che non sia introdotto salificato con una sostanza che non viene eliminata a livello renale. Dei vari sali disponibili, uno dei migliori in questo senso è l’Aspartato di Potassio. Per quanto concerne il Magnesio, il miglior sale disponibile dal punto di vista dell’assorbimento è il Citrato di Magnesio, ma questo sale presenta effetti collaterali che ne sconsigliano l’uso prolungato. Anche per il Magnesio, quindi, la scelta migliore è l’Aspartato. L’aspartato, che deriva dall’Acido Aspartico un aminoacido facilmente metabolizzabile, garantisce così un buon assorbimento intestinale di Potassio e Magnesio. Inoltre, l’Aspartato è metabolizzato in Glutamina, sostanza che, a sua volta, influisce positivamente sull’efficienza muscolare. L’aspartato viene assorbito a livello intestinale e trasformato nel fegato in Ossalacetato e Glutammato. Quest’ultimo viene trasformato, in seguito, in Glutamina. Anche l’Ossalacetato ha un ruolo rilevante in quanto viene utilizzato in un processo metabolico fondamentale per la produzione di energia, il cosiddetto “Ciclo di Krebs”. La Glutamina, da parte sua, ha un’azione importante sull’insufficienza muscolare per due ragioni. La prima è che nella trasformazione del Glutammato in Glutamina viene consumata una molecola di ammonio, una sostanza prodotta proprio dal muscolo sotto sforzo e che influisce negativamente sulla prestazione muscolare. La seconda è che la Glutamina stimola l’anabolismo proteico e cioè la sintesi delle proteine a livello muscolare. Inoltre, recenti studi hanno messo in luce l’azione della Glutamina nei processi di replicazione delle cellule del sistema immunitario, in particolare dei Linfociti T e dei Macrofagi. E’ stato infatti verificato che queste cellule, che promuovono la difesa dell’organismo dalle aggressioni esterne quali virus e batteri, nelle persone affaticate sono in numero minore e meno attive. .  
   
 

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