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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Dicembre 2011
 
   
  SPECIE MARINE SENZA CASA? COLPA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

 
   
  Bruxelles, 15 dicembre 2011 - Una nuova ricerca internazionale suggerisce che le temperature in aumento cambieranno gli habitat di animali e piante e molti di essi saranno costretti a lasciare il loro ambiente per trovarne uno nuovo, alcune specie marine non sapranno dove andare. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Science, indicano che sarà difficile per le specie marine resistere ai cambiamenti climatici. Scienziati coordinati dall´Associazione scozzese di Scienze marine e dall´Istituto marino scozzese nel Regno Unito hanno confrontato i cambiamenti di temperature di mare e terra e di diverse regioni nel periodo che va dal 1960 al 2009. I dati hanno aiutato i ricercatori a proiettare la velocità alla quale le popolazioni terrestri e marine sarebbero costrette a spostarsi per sopportare i cambiamenti di temperatura. I loro risultati mostrano che non ci sono differenze significative tra i ritmi di movimento negli ambienti. "Quando le temperature si alzano, le piante e gli animali che hanno bisogno di un ambiente più fresco si spostano verso nuove zone," spiega il dott. Mike Burrows dell´Associazione scozzese di Scienze marine. "La terra si sta riscaldando circa tre volte più velocemente dell´oceano, quindi ci si aspetta che le specie si spostino tre volte più velocemente sulla terra, ma non è così. Se la temperatura della terra diventa troppo alta per alcune specie, queste possono spostarsi più in alto dove le temperature sono in genere più basse. Questo non è possibile per molte specie marine che vivono sulla superficie dell´oceano, o vicino a essa. Quando le temperature si alzano, le specie come i pesci possono spostarsi in acque più profonde per trovare gli ambienti più freschi che preferiscono, altre specie però, come le piante marine o i coralli che si muovono lentamente, dovranno spostarsi di più per trovare habitat adatti e potrebbero rimanere intrappolati se non ci sono posti più freschi dove andare." Da parte sua, il dott. John Bruno dell´Università del North Carolina negli Stati Uniti, concorda che sarebbe molto più difficile per le specie marine affrontare i cambiamenti climatici. "Rimanere intrappolati in un ambiente che si riscalda può causare una diminuzione della crescita, della riproduzione e della sopravvivenza di forme di vita marine ecologicamente ed economicamente importanti, come i pesci, i coralli e gli uccelli marini", dice il dott. Bruno, uno degli autori dello studio. I risultati dello studio hanno fatto luce anche sulla variazione delle temperature superficiali dell´oceano all´interno di una regione molto piccola. Il movimento delle specie è provocato anche da questa variazione. Per esempio, le temperature marine in primavera arrivano circa cinque giorni prima ogni dieci anni sulla costa orientale, mentre non si è verificato alcun cambiamento sulla costa occidentale. "Queste zone dove le specie dovrebbero trasferirsi più velocemente per sopportare i cambiamenti climatici sono importanti punti caldi della biodiversità, come il triangolo dei coralli nell´Asia sud-orientale," dice il dott. Brurrows. "Il nostro studio potrebbe aiutare gli ambientalisti a prepararsi al cambiamento e a proteggere i futuri habitat dei coralli." Hanno contribuito a questo studio scienziati provenienti da Australia, Canada, Danimarca, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Sud Africa. Per maggiori informazioni, visitare: Associazione scozzese per le Scienze marine: http://www.Smi.ac.uk/  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
 

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